Al MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli si è aperta oggi, 21 dicembre 2022, la mostra “Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario”. Ci sarà tempo fino al 13 febbraio 2023 per visitarla, anche se è possibile – nella conferenza stampa di presentazione il condizionale è stato d’obbligo – una proroga.
È curata da Federico Marazzi dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, coordinata da Laura Forte del MANN e organizzata da Villaggio Globale International. Presenta al pubblico oltre quattrocento pezzi, centocinquanta dei quali arrivati in prestito da vari musei della Grecia, mentre il resto del materiale è stato concesso da istituzioni italiane (compreso il Museo Egizio di Torino!) e dal Vaticano.
Dell’organizzazione e del percorso – che si articola in quindici sezioni che coprono oltre un millennio di civiltà bizantina, dalla rifondazione di Bisanzio come nuova capitale imperiale alla sua caduta nel 1204 durante la IV Crociata – parlerò diffusamente nella recensione che pubblicherò tra qualche giorno.
Queste righe vogliono essere invece una sorta di anticipazione. Qui di seguito segnalo dieci opere che hanno attirato la mia attenzione, con la doverosa annotazione che non si tratta necessariamente delle più significative né delle più “appariscenti”.
La mia selezione
- Statua di giovane magistrato. Marmo. Dagli Horti Liciniani di Roma. Centrale Montemartini, Roma.
- Ritratto dell’imperatrice (cosiddetta Galla Placidia). Marmo. Museo dell’Alto Medioevo, Roma.
- Missorio di Flavius Ardabur Aspar. Argento. Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
- Bracciale a fascia, in oro e vetro, smalto cloisonné. Ritrovato in Dodekanisou Street a Salonicco. Museo della Cultura Bizantina, Salonicco.
- Lastra con raffigurazione dell’albero della vita. Marmo. Agrigento, Collina dei Templi.
- Piatto con emblema figurato. Argento. Da Isola Rizza (VR). Museo di Castelvecchio, Verona.
- Tesoretto di quattordici monete d’oro. Da Olympiou Diamanti Street di Salonicco. Museo di Cultura Bizantina, Salonicco.
- Icona di Sant’Anastasia Pharmakolytria. Tavola lignea. Dalla Torre di Crispi dell’isola di Naxos.
- Elmo ostrogoto in bronzo e ferro. Museo dell’Abruzzo Bizantino e Altomedievale, Crecchio.
- Frammento di un epistilio con iscrizione (riferita ai monaci Daniel e Pachomios, fondatori della chiesa e successivi abati del monastero di Brontochion). Marmo. Dalla chiesa di Hagioi Theodoroi a Mistrà.
Come anticipato sopra, vi rimando al prossimo articolo in cui racconterò la mostra in modo più articolato. Intanto io domani tornerò a visitarla.
Saul Stucchi
Bizantini
Luoghi, simboli e comunità
di un impero millenario
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Dal 21 dicembre 2022 al 13 febbraio 2023
Informazioni: