Magick – Autobiografia della vergogna: cinque repliche al Teatro Litta, dal 17 al 22 novembre 2009, per assistere alla struggente storia di Lucia Calamaro, giovane rivelazione per la drammaturgia italiana contemporanea, prodotta nel 2008 dal Teatro di Roma.
Lo spettacolo si inserisce all’interno del progetto speciale giovani “Oggi verso domani”, ideato dal Teatro di Roma per dare voce alle nuove generazioni. Un’iniziativa importante dedicata alla scrittura teatrale giovanile che ha trovato il palcoscenico del Teatro di Roma a sostegno della loro promozione e distribuzione e che ha ottenuto il patrocinio morale della Siae. Una scommessa per un cammino che, partendo dall’oggi, vuole guardare con apertura ed interesse al domani. Lo spettacolo è una storia di famiglia, un testo inedito scritto dalla giovane drammaturga romana Lucia Calamaro, che riflette i complicati e talvolta difficili legami di sangue. Una scrittura originale, forte, con una particolare cura e ricercatezza di linguaggio.
La piéce racconta la storia della famiglia dell’autrice ed è suddivisa in tre parti. La prima, intitolata Autobiografia di mia madre si articola in quattordici sequenze, dove a parlare sono Il Padre, La Madre e la Figlia. Le tre figure non comunicano mai tra di loro, bensì danno voce ad un frammentario flusso di pensieri, a tratti confuso e indistinto come se fossero meri fantasmi della memoria dell’autrice. Sono epifanie incorporee, apparizioni che si raccontano o sono raccontate in forma di monologo interiore da tre voci salmodianti, che sono poi l’unica voce della Figlia. La seconda e la terza parte sono più brevi e narrano sempre in modo frammentario l’incontro della Figlia con il mago Georges a Parigi e terminano con Delirio della Santa che è un’auto- celebrazione della vittima di un ambiente familiare opprimente.
“Magick è un’ autobiografia di famiglia. Soggettiva, parziale, caotica, a volte apocrifa. Potrei giustificarla dicendo che ho avuto una vita avventurosa e insolitamente seminata di dolore. Ma il suo senso non sta nella mia stranezza. Ancora meno nella mia tristezza. Potrei difenderla, argomentare. Potrei raccontarvi l’arzigogolata e sofferta genesi, dopo uno spettacolo abbandonato e un altro quasi tutto sbagliato. Potrei, lo faccio, lo sto facendo. Ma onestamente l’unico modo per dargli un senso, per qualcuno che non sia me, e come me affezionato alla genesi, credo stia nella tematica. Il sottotesto centrale di Magick è la vergogna. Emozione complessa, transgenerazionale, sociale, epidemica e virale, penosa, distruttrice, isolante, non verbalizzata, gemella del segreto, devastante. La vergogna non è senso di colpa, ci si vergogna di essere, non di fare, è un disaccordo metafisico con se stessi. Chi parla della vergogna, la conosce. Eccome. Anche chi viene a vederla. Forse. Altrimenti, per definizione, vive nascosta e non se ne parla”. (Lucia Calamaro)
Magick – Autobiografia della vergogna
Scritto e diretto da Lucia Calamaro
Con Benedetta Cesqui, Monika Mariotti
Dal 17 al 22 novembre 2009
Repliche: dal martedì al sabato 20.30; domenica 16.30; lunedì riposo
Biglietti: martedì/mercoledì/giovedì intero € 12 – ridotto € 9
venerdì/sabato/domenica intero € 18 – ridotti € 9/12
Info e prenotazioni:
Tel. 0286454545
promozione@teatrolitta.it
Teatro Litta
Corso Magenta 24
Milano
www.teatrolitta.it
Le foto sono di Severino Amato