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Voi siete qui: Biblioteca » Da Bompiani “La babilonese” di Antonella Cilento

23 Giugno 2025

Da Bompiani “La babilonese” di Antonella Cilento

Nel romanzo La babilonese (Bompiani, 2024) Antonella Cilento racconta una storia che, con sapienza, attraversa i secoli. Dall’Assiria arriva Treviso, da Londra a Napoli, fino ai primi anni 2000. Tutto ha inizio a Ninive, nel VI secolo a.C., la vita di Libbali, sposa del dio-re Assurbanipal, scorre monotona finché alla ziggurat reale non giunge un giovane prigioniero ebreo di nome Avhiram, dagli occhi blu.

Tra Avhiram e Libbali, presto, nasce una passione travolgente. Quando la relazione viene scoperta, Avhiram viene giustiziato e le figlie di Libbali pagano con la vita la colpa della madre. Solo Libbali riesce a fuggire grazie a una bambina che porta fra le mani una lucerna e la trascina con sé in una fuga attraverso i secoli. 

Nel corso di un lungo tempo, infatti, le due si ritroveranno nell’immagine di un monile assiro che, nella Londra del 1848, attira l’attenzione dell’archeologo Henry Layard, che ha riportato alla luce varie città assire.

In un secondo momento le ritroviamo nelle fattezze della maga Albalì e di sua figlia, a Napoli del 1655, mentre la peste infuria. Il pittore Aniello Falcone nel ritrarle ne rimarrà affascinato, e troverà in loro qualcosa che risale all’antichità, un’antichità che neanche conosce, quella assira. Così la vita delle due fuggitive continua.

Sempre a Napoli nel 1683, si ritrovano tracce delle due: l’erudito Sebastiano Resta in un disegno di Falcone ritrova le tracce della giovane donna e della bambina.

Filomena Argento, nel 1881, ultima di una dinastia di setaioli, quando eredita il disegno di Falcone e incontra Madame Ballu, negromante, e sua figlia, non pensa che siano le due donne che dal mondo assiro hanno attraversato secoli di storia per giungere davanti a suoi occhi.

Tutti questi avvenimenti che si susseguono nel romanzo concorrono alla ricerca di una verità che è (e sempre sarà) un mistero.

Il ritmo è serrato, la lingua ricercata e ricorre anche al dialetto, all’arte e alla storia di Napoli.

Il problema del libro sta nel finale, che racconta di una coppia che nella Napoli odierna cerca di evitare il tracollo di un progetto imprenditoriale, anche se si troveranno davanti a una giovane e luminosa ragazzina, che cerca di risolvere i loro problemi.

La storia diventa a tratti grottesca, distruggendo quanto abilmente costruito in precedenza. 

Claudio Cherin

Antonella Cilento
La babilonese
Bompiani
2024, 384 pagine
19 €

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