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Voi siete qui: Storia » A Palazzo Ducale le relazioni molto particolari tra Venezia e l’Egitto

14 Settembre 2011

A Palazzo Ducale le relazioni molto particolari tra Venezia e l’Egitto

È stata presentata questa mattina, al Circolo della Stampa di Milano, quella che ha tutte le caratteristiche per essere una delle mostre protagoniste dell’intero anno. Venezia e l’Egitto ha già avuto un anticipo polemico sui giornali qualche settimana fa, quando si è conosciuto il prezzo del biglietto d’ingresso combinato con la visita di Palazzo Ducale che la ospiterà dal prossimo primo ottobre al 22 gennaio 2012. La polemica deve essere servita ad abbassarre le tariffe: quelle comunicate oggi sono rispettivamente di 10 euro per la visita della sola mostra e di 16 euro per il biglietto combinato.

Euro in più, euro in meno, di sicuro è una mostra molto impegnativa e faticosa da costruire, ha dichiarato Maurizio Cecconi, amministratore delegato di Villaggio Globale International, sottolineando che l’esposizione è nata in un momento storico molto particolare e che vuole essere un omaggio al nuovo mondo che nasce. Presente in vece del sindaco Orsoni, trattenuto a Venezia, l’assessore Pier Francesco Ghetti ha ricordato l’antica consuetudine della città con il Mediterraneo e con l’Egitto e ha anticipato che la mostra sarà innovativa come modo di proporsi, non solo nei contenuti che presenterà al pubblico. In questo anno di crisi, Venezia per fortuna non ha avuto questa preoccupazione, visto l’aumento di visitatori fatto segnare dai Musei Civici.
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Taha Mattar, addetto culturale dell’Ambasciata d’Egitto in Italia, ha espresso la sua speranza che la mostra possa successivamente approdare alla Biblioteca di Alessandria, seconda vetrina “naturale” di questo ambizioso progetto, mentre il Presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Costa, ha detto che non c’è differenza tra la storia di Venezia e il suo essere potenza navale (o la volontà di tornare ad esserlo: per questo è importante lo sforzo di riallacciare i legami marittimi con l’Egitto). Da parte sua Walter Hartsarich, Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, ha ringraziato i tre curatori per il lavoro incredibile che hanno fatto in appena un anno, riuscendo a riunire oltre 300 opere, per la gran parte provenienti dai Musei Civici. Per la prima volta quattro università del Veneto hanno collaborato allo stesso progetto.
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Infine la parola è passata ai tre curatori. Maria Pia Pedani ha presentato il percorso espositivo come un racconto di quasi duemila anni di rapporti tra Venezie e l’Egitto, dal Veneto romano all’espansione veneziana nel Mediterraneo, su su per i secoli, fino al Settecento e all’Ottocento, epoche di viaggiatori, esploratori ed artisti. Rosella Dorigo ha ricordato che a Venezia si aveva una netta percezione e una grande consapevolezza dell’importanza del mondo arabo che portava a interessarsi non soltanto dei commerci, ma anche di scambi nei campi della cultura e della scienza. I rapporti con l’Egitto erano molto intensi e variegati. Enrico Maria Dal Pozzolo ha chiuso la presentazione illustrando nei dettagli il percorso espositivo, sezione per sezione, dalle testimonianza egizie nel Veneto romano e dalla storie di San Marco al grande sogno di Suez, attraverso l’Egitto immaginato, gli intrecci culturali e le figure emblematiche di Giovanni Battista Belzoni e di Ippolito Caffi, un “Canaletto” sul Nilo.
Saul Stucchi

VENEZIA E L’EGITTO
Palazzo Ducale
Venezia

Dal 1° ottobre 2011 al 22 gennaio 2012

Informazioni:
www.visitmuve.it

Didascalia:
Ippolito Caffi
Il vento Simun nel deserto egiziano
Olio su cartoncino intelato, 33,5×51,5 cm
Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro

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