Ultimissimi giorni per ammirare i disegni originali di Lorenzo Mattotti realizzati per il libro Scavando nell’acqua edito dal Consorzio Venezia Nuova, esposti nella galleria della Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.
È difficile disegnare Venezia senza darle un aspetto stereotipato e trasognato. Lorenzo Mattotti si è cimentato con questo tema utilizzando la tecnica che gli è propria quando attraversa un territorio e dipinge carnet di viaggio: nelle sue parole, si trova a raccontare con le immagini “un paesaggio in movimento” dove le vedute non sono tratte dal reale, ma si pongono come “trasposizioni di ricordi vissuti guardando paesaggi reali mescolati dal ricordo e digeriti dal gioco dell’immaginario”. Così, dopo la Patagonia, la campagna francese, la Toscana e le coste dell’Australia, questo artista poliedrico si è cimentato con la città bella per antonomasia.
Lo ha fatto con una semplicità debitrice del suo mestiere di illustratore per The New Yorker, Le Monde, Le Nouvel Observateur, eccetera, nonché guardando ad alcuni grandi della pittura, in particolare David Hockney e Francis Bacon; il primo per la quotidianità dei soggetti, il secondo per le geometrie inquietanti che viene ad assumere la scatola prospettica che racchiude lo spazio.

I disegni ci mostrano sequenze quasi cinematografiche di una Venezia fatta di bianchi e neri contrastati, rigidi e vorticosi al contempo, così come di tavole in cui si associano colori forti e inaspettati. Sono gli arancio, i verdi, i viola degli inchiostri Ecoline: liquidi, trasparenti e acidi, molto lontani dalle biacche e dai colori pastello con cui si dipinge solitamente una Venezia di sapore settecentesco. La città descritta da Mattotti non ha nulla di accattivante. È un posto vuoto di presenze umane e spesso nero o infuocato. È una Venezia del presente, ritratta dopo la fine dei suoi fasti e dopo un sogno industriale fallito, ripresa in quella solitudine delle calli che ancora oggi si trova immediatamente se, voltando in controtendenza, ci si sporge verso le zone meno battute.
Mattotti ha derivato questo modo di disegnare saturnino, intriso di ricerca della profondità e di silenzio, da una serie di foreste in bianco e nero e di grande dimensione.
La Fondazione Bevilacqua La Masa rende omaggio a questo protagonista della figurazione e a Venezia esponendo l’intera serie su Venezia, nata sotto forma di libro ed esposta per la prima volta nei suoi originali, e qualche esempio delle grandi foreste intitolate “Nelle profondità”.

Mattotti e Venezia
Scavando nell’acqua
Fondazione Bevilacqua La Masa
Galleria di Piazza San Marco 71/c
Venezia
Fino al 17 maggio 2009
Ingresso libero
Orari: dal mercoledì alla domenica 10.30-17.30
Informazioni: tel. 041.5207797
www.bevilacqualamasa.it
Didascalie:
Lorenzo Mattotti
Scavando nell’acqua, 2008
© Lorenzo Mattotti
Courtesy Consorzio Venezia Nuova