Pur essendo già stato una ventina di volte a Parigi, confesso che non avevo mai visitato il Musée Carnavalet. La scorsa primavera ho colmato questa colpevole lacuna grazie all’esposizione Napoleone e Parigi che rimarrà aperta fino al prossimo 30 agosto.
In occasione del bicentenario della battaglia di Waterloo (della sconfitta di Waterloo, per chi scrive…) sono state organizzate in tutta Europa numerose esposizioni sulla figura e l’opera dell’imperatore dei Francesi (non di Francia, attenzione. La Rivoluzione non è passata invano!), molte di alto livello, altre più modeste.

Appartiene alla prima categoria quella di cui parliamo in queste righe, allestita con cura. Presenta un percorso espositivo che si dipana in modo lineare lungo cinque stazioni, la prima delle quali si concentra sulla rievocazione dei momenti trascorsi da Napoleone a Parigi.
La sua ascesa vive momenti drammatici e altri festosi, ma sempre intensi, nel cuore di Francia, dal colpo di stato del 18 Brumaio 1799 alla battaglia di Parigi, passando per la fastosa incoronazione del 1804 e il matrimonio con Maria Luisa d’Austria (1810).
Senza tralasciare l’attentato a mezzo di una carrozza bomba posizionata in rue Saint-Nicaise, sul percorso che portava il Primo Console Bonaparte a teatro. La macchina infernale esplose facendo una ventina di vittime, ma non colpì Napoleone che due anni dopo rafforzava la propria posizione con l’estensione a vita della carica consolare.
La seconda tappa è riservata alle cure che Napoleone prestò all’amministrazione della città. Organizzatore attento e davvero moderno, da Console e poi da Imperatore investì molto per rendere Parigi la capitale degna dell’impero continentale che aveva in mente. Gli oggetti qui esposti – stampe, progetti, modellini… – raccontano le innovazioni introdotte e quelle solo abbozzate, le figure inventate per regolare la vita cittadina (come il Prefetto della Senna), ma anche per controllarla (su tutti vigilava della polizia, nelle mani dello spregiudicato Fouché).

Letteralmente snodo del percorso, visto che congiunge ad angolo retto le prime due sezioni alle ultime due, la terza stazione è centrale anche per il tema che tratta: la corte di Napoleone alle Tuileries. Oggi restano soltanto gli splendidi giardini, una delle attrazioni parigine preferite dai turisti, mentre il palazzo venne distrutto da un incendio nel 1871 durante la repressione della Comune. Si sono salvati anche mobili e arredi, alcuni dei quali presenti in mostra, come la poltrona-trono realizzata dagli architetti e decoratori Percier e Fontaine.
Si arriva poi alla sezione dedicata alla Parigi sognata da Napoleone. Lui che diceva che “l’immaginazione governa il mondo” progettò per la “sua” capitale piani davvero faraonici. L’Egitto l’aveva stregato con la maestosità dei templi e delle piramidi e la passione per Roma aveva forgiato il suo immaginario (peraltro mai ebbe l’occasione di visitare la città dei cesari e dei papi). Parigi doveva diventare una nuova Roma, abbellita da piazze scenografiche, archi di trionfo, monumenti alla gloria della Grande Armée, palazzi e obelischi…
Il percorso si chiude con la leggenda napoleonica a Parigi che non si arresta certo con la morte dell’ex imperatore nell’esilio di Sant’Elena. Nel testamento Napoleone esprime tutto il suo amore per la città:
“Desidero che le mie ceneri riposino sulle rive della Senna,
in mezzo al popolo francese che ho tanto amato”.
Parigi non ha una via dedicata a Napoleone, ma in centro tutto parla di lui e della sua epopea, dall’Arco di Trionfo al Museo del Louvre. Salvo la Tour Eiffel, costruita tra il 1887 e il 1889, nel primo centenario della Rivoluzione Francese.
Saul Stucchi
DIDASCALIE:
Louis-Charles-Auguste Couder
Napoleone I visita la scalinata del Louvre con la guida degli architetti Percier e Fontaine, 1833.
Olio su tela, 177 x 135 cm
(Deposito del Museo della Malmaison). Museo del Louvre
© RMN-Grand Palais (musée du Louvre) / Thierry Ollivier
Jean-Antoine Alavoine Le Chevalier
Progetti per la fontana dell’elefante in piazza della Bastiglia, 1809-1819 circa
Acquerello 36 x 57 cm.
© Museo Carnavalet / Roger-Viollet
NAPOLEONE E PARIGI
Sogni di una capitale
8 aprile – 30 agosto 2015
MUSÉE CARNAVALET
16 rue Francs-Bourgeois
Parigi
Orari: da martedì a domenica 10.00 – 18.00
Lunedì chiuso
Biglietti: intero 9 €; ridotto 6 €
Informazioni:
www.carnavalet.paris.fr
ATOUT FRANCE
www.rendezvousenfrance.com