Troia City, la verità sul caso Aléxandros

Siamo ormai a primavera ben inoltrata, ma è ancora fresca la sensazione di rinascita. Questa volta non è la natura a risvegliarsi, bensì la cultura. È tutto un rifiorire di iniziative: riaprono musei, mostre e – finalmente! – i teatri. Impossibile dar conto di tutte le proposte, tanto più per una piccola rivista come ALIBI.

Ma lasciatemi almeno segnalare lo spettacolo “Troia City, la verità sul caso Aléxandros”. Andrà in scena al Teatro Litta di Milano il 13 e 14 maggio. MTM Manifatture Teatrali Milanesi riapriranno i battenti proprio con questo spettacolo ideato e diretto da Lino Musella. Il suo nome è il primo motivo che giustifica questa mia segnalazione.

Il secondo è la fonte a cui si è ispirato l’autore Antonio Piccolo, in scena insieme al musicista polistrumentista Marco Vidino che accompagnava Musella nello spettacolo “L’ammore nun’è ammore” (rappresentato proprio al Litta all’inizio del 2019). Si tratta dei frammenti della tragedia perduta di Euripide “Alessandro”, rappresentata per la prima volta alle Dionisie di Atene nel 415 a.C. (vinte quell’anno da Senocle che si impose proprio su Euripide).

Naturalmente l’Alessandro del titolo non è il figlio di Filippo II di Macedonia (Alessandro Magno sarebbe nato una sessantina di anni dopo, nel 356), ma il pastore che in realtà è il principe troiano Paride. Quel poco che resta della tragedia perduta serve come insieme di indizi per ricostruire una delle premesse della guerra di Troia.

“Troia City, la verità sul caso Aléxandros” fa parte del progetto “Visionari MTM Teatro – L’Italia dei Visionari” che vede la partecipazione attiva di “comuni” appassionati di teatro (“comuni” nel senso di “non professionisti del settore”) nella scelta di alcuni spettacoli nella programmazione stagionale del teatro.

Saul Stucchi
Foto di Gennaro Manzo