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Voi siete qui: Europa » Seconda parte del reportage su Amorgos, perla bianca delle Cicladi

9 Luglio 2008 Scritto da Saul Stucchi

Seconda parte del reportage su Amorgos, perla bianca delle Cicladi

amorgos_aegiali

Prosegue il nostro viaggio ad Amorgos. La cittadina di Aighiali è piuttosto recente, ed è veramente stupefacente, confrontando il paesaggio attuale con le fotografie risalenti agli anni Sessanta, vedere come il borgo sia letteralmente esploso. Dove c’erano solo campi e coltivazioni ora infatti sorgono ristoranti e case bianche, e anche l’economia della zona è cambiata, da prevalentemente orientata alla pesca verso il turismo. Soprattutto durante il mese di agosto il flusso di persone in questa zona è piuttosto intenso, anche perché qui si trovano le spiagge più facilmente accessibili. Passeggiando lungo la riva si possono anche ammirare delle alte colonne di pietra che testimoniano le tracce di insediamenti romani: sembra infatti che Aighiali abbia conosciuto in epoca romana un grande sviluppo pari a quello di Katapola, grazie alla presenza di notabili romani in esilio. La bellezza di Amorgos sta soprattutto nel mare stupendo, limpidissimo e trasparente, ma ancora di più nei paesini dell’interno, dove si respira la vera tradizione e si può comprendere più a fondo la storia dell’isola. Gli abitanti sono di una cordialità incredibile e raccontano volentieri la storia delle loro origini o le leggende legate ai loro costumi e tradizioni. Solo così si può venire a conoscenza della storia delle ricamatrici di seta di Potamos, anziane signore che, tramandandosi di generazione in generazione l’arte, allevano i bachi da seta e producono meravigliosi manufatti utilizzati molto spesso per ornare gli abiti ma anche gli ex voto. amorgos_mareAlcuni dei quali sono addirittura presenti al Victorian and Albert Museum di Londra. O le poesie dell’anziano Nikolas Teologhitis, figura istituzionale dell’isola, un simpatico vecchietto che gestisce una taverna a Tholaria, poeta di questi luoghi e custode di numerose storie, nonché maestro nel suonare (e ballare) i syrtos e i ballos, tipiche musiche amorgosiane che gli isolani accompagnano con danze collettive. La musica rappresenta un vero e proprio momento imprescindibile nelle cerimonie di qualsiasi tipo, e non si perde alcuna occasione per scatenarsi al ritmo dei liuti e dei violini. I giovani coltivano questa arte, e non è così poco frequente, durante le sere d’estate, gruppi di ragazzi che suonano la Rembetica, un’antica musica greca risalente ai primi anni del Novecento.

Langada
Spostata verso l’interno rispetto ad Aighiali, una visita particolare la merita Langada, la capitale di Amorgos, raggiungibile anche a piedi in circa mezz’ora di cammino attraverso la vegetazione brulla e le piante di olivo. Il paese è così piacevole e accogliente che molti stranieri, in particolare francesi, hanno deciso di trasferirsi qui definitivamente. È il caso di Laurent, un giovane attore parigino che con la sua compagna, ha deciso di lasciare del tutto la caotica Parigi per il relax e la tranquillità di queste zone. Poco lontano dal centro del borgo, sulla strada per Kroukellos a circa un’ora di cammino, si trova il bellissimo monastero di Theologos, meraviglioso esempio dell’arte bizantina, all’interno del quale si possono ammirare le antiche vestigia, purtroppo abbandonato a se stesso, nel silenzio della montagna. Tra una passeggiata e una visita alla bellissima chiesetta di Aghia Kyriaki l’occasione deve essere sfruttata per assaggiare la buonissima cucina dei ristoranti locali, basata sui legumi e le ottime carni, soprattutto di capra. Il cibo è un ottimo motivo per visitare Amorgos: la coltura e la preparazione è ancora quella di una volta, totalmente naturale e genuina, aromatizzata con i numerosi tipi di erbe che crescono numerosi sull’isola. Assolutamente da assaggiare è il buonissimo purè di fave (favas), gli involtini di riso nelle foglie di vite (Dolmades) oltre al classico gyros, lo spiedino di agnello o montone.
Se si è golosi, inoltre, un’occasione da non perdere è il festival del Pasteli, che si tiene durante il mese di agosto a Khora: si tratta di un momento unico, in cui la comunità si riunisce per preparare in piazza questo tipico dolce costituito da sesamo e miele lasciati essiccare su foglie di limone. Gli ingredienti vengono mescolati insieme ad un temperatura altissima e , dopo essere stati disposti sulle foglie, lasciati per almeno due ora finché il composto non diventa abbastanza da poter essere tagliato. A questo rito partecipano tutti quanti, ed è un vero divertimento vedere i bambini intenti a ritagliare le loro formine e a nascondersele per potersele mangiare più tardi. L’occasione rappresenta uno dei grandi eventi, e testimonia ancora una volta la dimensione centrale che il cibo ha per gli abitanti di queste zone. Amorgos rappresenta per certi una sorta di piccolo paradiso perduto, totalmente lontano dai ritmi frenetici che si hanno al di fuori dei suoi confini, e si rimane sorpresi nel vedere come certi luoghi siano al di fuori dello scorrere del tempo. Quello che non sorprende, allontanandosi da Katapola, è la sottile sensazione di malinconia nel lasciare questo luogo così speciale e unico e la sua gente cordiale e cortese.

Minoa
Situato vicino a Katapola, sul versante nord est di Moundoulia, l’area archeologica di Minoa rappresenta un importantissima testimonianza degli antichi insediamenti di tipo minoico in questa zona. Circondata dai resti di mura ciclopiche, l’insediamento nella sua bellezza non rende giustizia alla grandezza di un tempo: Minoa infatti doveva essere un centro nevralgico, come testimoniano i resti dell’anfiteatro, il grande edificio del ginnasio Ptolemaico, risalente al quarto secolo a.C., ma soprattutto i resti del tempio ellenistico, di cui rimane intatta soltanto una statua che si erge fiera e solitaria all’interno del suo perimetro.

Il museo archeologico
Custodita all’interno della signorile residenza appartenuta alla famiglia Gavras, la collezione archeologica di Amorgos rappresenta un tesoro preziosissimo. Organizzata dalla famosa archeologa greca Lila Marangou, essa comprende una vasta gamma di reperti risalenti a diverse epoche storiche, dall’età del bronzo alla dominazione romana. La raccolta si dispiega su due piani: al primo sono contenuti i reperti preistorici, e in particolare ai pezzi donati l museo dalla famiglia del professore Emmanouil Ioannides (1823 – 1906). Molto interessante la parte con alcuni degli schizzi realizzati dallo studioso, molti dei quali purtroppo andati persi, che hanno permesso agli scienziati di ricostruire la struttura di luoghi ed edifici antichi, andati persi nel secolo scorso. Al secondo piano sono invece esposti sculture e bassorilievi facenti parte dei sarcofagi, nonché alcune suppellettili tra cui preziosissimi gioielli.

amorgos_processioneAghios Gheorghios Valsamitis
Poco lontano da Khozotiovissa, disperso tra le montagne a sud-est di Khora, si trova il piccolo santuario di Aghios Gheorghios Valsamitis. Raggiungere la chiesetta non è semplice, anche perché bisogna percorrere uno lungo viottolo a strapiombo tra le montagne, ma una visita a questo piccolo gioiello architettonico non può mancare. Il nome del santo deriva dalla particolare abbondanza, in questi luoghi, del Valsamos, la menta selvaggia, utilizzata per le sue numerose proprietà curative. L’edificio risale all’epoca della dominazione veneziana, anche se poi venne ricostruito nella conformazione attuale con tre navate intorno al sedicesimo secolo. Al suo interno è custodita, incastonata tra le rocce, una piccola sorgente d’acqua, che si ritiene abbia poteri divinatori (da molti scrittori antichi veniva addirittura ricordata come La Pizia dell’Arcipelago), motivo che rese famoso il santo protettore tra le genti dell’Egeo

Le festività
amorgos_processione_2Tra le ricorrenti festività tradizionali dell’isola ce ne sono due particolarmente sentite dagli abitanti dell’isola. La prima è la Liotropia: durante il solstizio d’estate gli agricoltori “liotropizzano”, ossia iniziano a raccogliere, i primi frutti del raccolto, i “magherema-fava”. Nello stesso giorno (il 24 giugno, giorno della festa di San Giovanni Battista), i giovani celebrano il Klidonas, ossia la scomparsa del passato e l’accoglienza di un futuro prospero. Un’altra giornata particolarmente sentita è quella del 21 novembre, giorno della festa di Panaghia Khozoviotissa, durante la quale nel famoso monastero si assiste alla presentazione della Vergine Maria.
Simona Silvestri
Seconda parte (fine)
La prima parte si può leggere qui.

INFORMAZIONI PRATICHE

Come arrivare
Amorgos può essere raggiunta soltanto con il traghetto con partenza dal Pireo: il passaggio ponte costa circa 14,00 € a persona.
Per informazioni: www.bluestarferries.gr
Le date di andata e ritorno possono subire variazioni in base alle condizioni del mare e rispetto ai diversi periodi dell’anno.

Info turistiche
Vekris Antonis
Ormos Egialis
84008 Amorgos
Tel. (2285) 73094
www.amorgos.net

Ente Nazionale Ellenico per il Turismo
Via Lupetta 3
Milano
Tel. 02.860470, 02.860477
www.ente-turismoellenico.com

Dove mangiare
Khora: Liotrivi
Tel. +30 22850 71700
Piatto consigliato: pietanze a base di legumi

Tholaria: Taverna Panorama
Tel. +30 22850 73349
Piatto consigliato: carne di tutti i tipi, gyros

Dove dormire
Katapola:
Villa Katapolitani
Tel +30 22850 71054
www.villakatapoliani.gr

Aighiali:
Lakki Village
Aigiali
Tel: +30 22850 – 73253
www.lakkivillage.gr

Langada
Pagali Hotel
Tel. +30 22850 73310
www.pagalihotel-amorgos.com

Aegiali: Hotel Aegialis. Un luogo dove conciliare benessere e un ambiente piacevole e confortevole è l’Aegialis Hotel&Spa. L’albergo, diretta dalla gentilissima signora Irene, dispone infatti di un grande e confortevole centro benessere all’interno del quale, oltre alla palestra, si possono eseguire trattamenti di salasso terapia. Per i più vanitosi, inoltre, è stato creato un piccolo beauty center dove poter eseguire trattamenti di bellezza, dal make-up alla cura dei capelli.

Tel: +30 22850 73393
www.amorgos-aegialis.com

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