Sarà bello quando non ci sarà più bisogno di specificare il sesso di una persona al momento di decantarne le doti (o, viceversa, quando se ne criticano i difetti). Vorrà dire che avremo raggiunto quel grado di consapevolezza del valore degli individui in sé e per sé che dovrebbe essere la norma e che invece ancora ci manca.
Dunque sono benvenute ed encomiabili tutte le iniziative finalizzate alla promozione del ruolo delle donne nella società. È il caso della mostra fotografica “Ritratte – Direttrici di musei italiani” che si è aperta nelle Sale degli Arazzi al Palazzo Reale di Milano ieri, giovedì 3 marzo. Si potrà visitare fino al 3 aprile, con accesso gratuito, naturalmente nel rispetto delle disposizioni vigenti che prevedono la presentazione del Green Pass rafforzato all’ingresso e l’utilizzo della mascherina (chirurgica o FFP2) durante tutta la visita.
Promossa e prodotta da Palazzo Reale, Comune di Milano Cultura e Fondazione Bracco, presenta al pubblico ventidue ritratti di altrettante direttrici di musei italiani, realizzate dal fotografo francese Gerald Bruneau (nato a Monte Carlo, nel principato di Monaco, nel 1947).
Alfabeto di donne
Da Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle arti del disegno, della Fondazione Casa Buonarroti, dell’Opera di Santa Croce e della Fondazione di studi di storia dell’arte “Roberto Longhi” di Firenze, fino ad Annalisa Zanni, Direttrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano. Dalla A alla Z, letteralmente, un alfabeto di donne che dirigono alcune delle istituzioni culturali più importanti del Bel Paese. E quindi organizzano, gestiscono, studiano e promuovono, curano e fanno rete con colleghe e colleghi, non soltanto d’Italia. Tutte queste attività, e molte altre, vengono menzionate nei pannelli che accompagnano ciascuna fotografia. Ogni direttrice si racconta attraverso le risposte a cinque domande, rispettivamente:
- Curriculum Vitae in poche righe
- Cosa l’ha spinta a fare questo lavoro?
- Essere donna nel mondo dei beni culturali in Italia: tre “carte vincenti” che non devono mancare?
- Il patrimonio culturale in Italia è?
- Il suo motto o citazione preferita
I testi sono molto di più che “didascalie” alle immagini. Sono inviti a conoscere il lavoro delle direttrici, tra passione, sfide e difficoltà, progetti e disincantata consapevolezza dello stato dell’arte, è il caso di dire. Prendiamo come esempio la risposta alla domanda n. 4 data da Gabriella Belli, Direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia: “La più grande scommessa sociale ed economica del nostro Paese, di cui tutti parlano, ma di cui nessuno si occupa veramente”.
Il futuro è donna
Pensa invece al futuro Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco:
Oggi alla guida di importanti istituzioni culturali del nostro Paese ci sono professioniste straordinarie che hanno raggiunto posizioni apicali grazie a competenze multidisciplinari, che uniscono una profonda conoscenza della storia dell’arte con capacità gestionali e creative.
Valorizzare le loro storie grazie agli scatti di Gerald Bruneau ci è sembrato importante per ispirare percorsi analoghi da parte delle più giovani. Con il progetto #100esperte della nostra Fondazione, vogliamo infatti incoraggiare la presenza femminile in tutti i campi: dalla scienza all’economia, dalla storia alla filosofia, dall’arte alle istituzioni.”
I ventidue ritratti sono diversi uno dall’altro, non soltanto – ovviamente – per i soggetti che vi compaiono, ma soprattutto per il taglio dell’immagine, il disegno delle luci, l’ambientazione e la composizione dello scatto.
Le protagoniste “dialogano” con opere delle “loro” collezioni (come il David di Michelangelo che si staglia alle spalle di Cecilie Hollberg, Direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze), ma a loro volta le fotografie suggeriscono interessanti e curiosi collegamenti con quanto abbellisce le sale del Palazzo Reale che le ospitano.
Citazioni
Le armi impugnate dagli Argonauti negli arazzi della serie “Le storie di Giasone e Medea” realizzata dalla manifattura Gobelins di Parigi (su cartoni del pittore Jean-François de Troy) richiamano quelle della sala d’armi del Museo Poldi Pezzoli, nell’allestimento di Arnaldo Pomodoro, alle spalle della dottoressa Zanni. All’ascetica Annunziata (esposta tre anni fa a pochi passi da qui, nella mostra su Antonello da Messina) su cui veglia Evelina De Castro, Direttrice della Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis a Palermo, sembra rispondere con un tocco di leggera ironia la Musa Polimnia seduta sul quadrante dell’orologio nella pendola del XIX secolo creata dalla Fonderia Manfredini.
Belle le foto, bello l’allestimento, bella soprattutto l’idea che ha ispirato la mostra. Invitandovi a visitarla, chiudo citando Emanuela Daffra, Direttrice Regionale Musei della Lombardia (ritratta in una delle fotografie che preferisco), la quale cita Italo Calvino che a sua volta citava Paul Valéry, il quale ha detto: “Il faut etre léger comme l’oiseau, et non comme la plume”.
Tanto più quando si parla di parità di genere, je crois.
Saul Stucchi
Didascalie:
- Gerald Bruneau
Gabriella Belli, Direttrice Fondazione Musei Civici di Venezia
© Fondazione Bracco - Gerald Bruneau
Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, Roma
© Fondazione Bracco - La foto di Cecilie Hollberg, Direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, all’inaugurazione della mostra è di Saul Stucchi
Ritratte
Direttrici di musei italiani
Informazioni sulla mostra
Dove
Palazzo RealePiazza del Duomo 12, Milano
Quando
Dal 3 marzo al 3 aprile 2022Orari e prezzi
Orari: da martedì a domenica 10.00 – 19.30Giovedì 10.00 – 22.30
Lunedì chiuso
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Biglietti: ingresso gratuito