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Voi siete qui: Fotografia » “Elliott Erwitt. Family” in mostra al MUDEC di Milano

9 Dicembre 2019

“Elliott Erwitt. Family” in mostra al MUDEC di Milano

Recensione della mostra “Elliot Erwitt. Family” allestita al MUDEC di Milano dal 16 ottobre 2019 al 15 marzo 2020.

La perfetta mostra fotografica. Questa è l’impressione che si ha visitando l’esposizione di immagini selezionate personalmente dall’autore insieme alla curatrice Biba Giacchetti.

Elliott Erwitt, New York City, USA, 1974 © Elliott Erwitt

In tali scatti è visibilissimo lo stile che accomuna i fotografi che hanno fatto parte dell’agenzia Magnum Photos; non per nulla fu proprio Robert Capa a insistere affinché Erwitt entrasse nella più prestigiosa agenzia fotografica del mondo che fu anche la casa di un maestro come Henri Cartier Bresson.

In equilibrio fra ironia e struggimento, la mostra racconta le molteplici e articolate declinazioni dell’amore, sentimento che confluisce in quel concetto, talmente lato da rasentare l’astratto, convenzionalmente definito famiglia. Non si tratta però di un inno all’ideale caro a Giorgia Meloni, tutt’altro.

È, invece, un’attenta osservazione di un legame spesso indefinibile (né solo agape, tantomeno semplicemente eros) che unisce gli umani e a volte i loro fedeli animali da compagnia.

Ecco allora il classico nucleo WASP americano, accomodato nel soggiorno buono dell’Illinois, ma anche la coppia attempata di hippy in un appartamento di Amsterdam, due anziani che scrutano la strada da un balcone diroccato, o i genitori ebrei ortodossi a piedi nudi sulla spiaggia insieme ai due figli, fino al paradosso di una madre che regge in braccio un bimbo, entrambi incappucciati con gli abiti del Ku Klux Klan.

Elliott Erwitt, New York City, USA, 1955 © Elliott Erwitt

Ma famiglia, negli occhi e nell’obiettivo della Leica di Erwitt, assume contorni più sfumati che ne dilatano l’accezione.

Come già detto, è l’amore la chiave di lettura, al di là di ogni deformazione retorica: quello iconografico del nonno provenzale che si porta il nipotino con baguette sul sellino della bicicletta, o del giovane cowboy che abbraccia il padre separato durante un pranzo domenicale (questa forse la foto più struggente di tutta la mostra).

L’ironia dell’artista accompagna il visitatore per tutto il percorso espositivo, facendolo sorridere ma spesso anche commuovere. Come negli scatti del ragazzino che gioca con il suo Border-Collie o dell’anziana signora che scambia uno sguardo colmo di affetto con il suo cavallo.

Due immagini, poi, si staccano dalla quotidianità delle vite comuni catturate da Erwitt. La prima è quella che ritrae le lacrime di Jackie Kennedy e lo sguardo svuotato di Robert, il giorno del funerale di JFK. La seconda ritrae il dolore straziante della madre di Robert Capa abbandonata sulla sua lapide funeraria.

Come a dire che questo sentimento complesso, impenetrabile e spesso inintelligibile, trascende i confini del metafisico e si protrae nel tempo infinito.

In conclusione, un’annotazione a margine.

Non tutti gli scatti di Erwitt sono stati colti al volo. Molti di essi sono stati studiati a tavolino e preparati meticolosamente. Ciò non toglie valore alle opere, perché esse trasmettono in modo efficace il messaggio e le emozioni.

L’autore stesso afferma che lo scatto incidentale è frutto di un miracolo, per cui il compito del fotografo è quello di creare le condizioni, a prescindere dal verificarsi o meno dell’inatteso, affinché l’immagine risulti funzionale allo scopo. Al contempo, ovviamente, egli deve tenersi pronto a cogliere l’attimo, qualora esso giunga.Ciò fa della fotografia un’arte da collocare sullo stesso piano delle altre arti figurative.

Simone Cozzi

Didascalie:

  • Elliott Erwitt
    New York City, USA, 1974
    © Elliott Erwitt
  • Elliott Erwitt
    New York City, USA, 1955
    © Elliott Erwitt

Elliott Erwitt. Family

Informazioni sulla mostra

Dove

MUDEC – Museo delle Culture di Milano Via Tortona 56, Milano

Quando

Dal 16 ottobre 2019 al 15 marzo 2020

Orari e prezzi

Orari: Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
Giovedì e sabato 9.30 – 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti: intero 10€ ridotto 8€

Maggiori informazioni

Sito web ufficiale:

www.mudec.it/ita/

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Archiviato in:Fotografia

Info Simone Cozzi

Una laurea in Economia e Commercio, una passione per la scrittura, la fotografia, la musica. Ha pubblicato con Panda Edizioni: La pace inquieta, Doppio strato, Lo spazio torbido e Il buio è prossimo. Informazioni sull'autore Simone Cozzi.

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