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Voi siete qui: Teatro & Cinema » “Delicatessen” di Jean-Pierre Jeunet e Marc Caro

23 Ottobre 2019

“Delicatessen” di Jean-Pierre Jeunet e Marc Caro

Dopo una recensione personale – e per questo più faticosa delle altre (“Un cuore in inverno” di Claude Sautet, ndr) -, sento il bisogno di rilassarmi un pochino: lo faccio con una pellicola divertente e surreale.

“Delicatessen” è un film di due registi francesi, all’epoca esordienti: Marc Caro (classe 1956), proveniente dalla pubblicità e Jean-Pierre Jeunet (nato nel 1953), appassionato di animazione. Entrambi realizzano dei corti, prima di conoscersi al festival di Annecy e da lì iniziano una proficua collaborazione. Dopo aver lavorato per spot pubblicitari e video musicali, nel 1991 arriva la prima grande affermazione con il nostro “Delicatessen”, bissato, ma solo in parte, da “La città perduta” del 1995.

Delicatessen

Jean-Pierre Jeunet

A questo punto le strade dei due si separano e, mentre Caro continua con gli shorts (con l’unica eccezione di “Dante 01- Benvenuti all’inferno” del 2008), Jean-Pierre Jeunet diventa famoso prima con “Alien (Resurrection) – La clonazione” (1997) e poi, nel 2001, con “Il favoloso mondo di Amélie” (tecnicamente ineccepibile ed anche detentore del maggior incasso di tutti i tempi al botteghino francese).

Torniamo alla pellicola di cui stiamo trattando. Secondo il mio modesto parere, non è niente più che una favola condita da humour nero, spinta al limite del surreale, di chiara derivazione dai fumetti post apocalittici francesi.

Per citare autori di cui ha già parlato o di cui parlerò in futuro, questo film a tratti ricorda Terry Gilliam (ex Monty Python), Federico Fellini, Tim Burton o John Carpenter.

Comunque, anche se la storia in sé risulta abbastanza intrigante, sul risultato finale influisce in maniera decisiva il modo in cui essa è realizzata. In primo luogo, la fotografia (Darius Khondji): monocroma, tendente al buio seppia, metallica e fumosa; quindi la scenografia (Jean-Philippe Carp): rétro e gotico-industriale; e, per finire, la musica (Carlos d’Alessio): stridente e perfetta nell’accompagnare gli strambi personaggi che abitano il condominio in cui è ambientata la vicenda.

Montaggio e personaggi

Un discorso a parte merita il montaggio. Hervé Schneid ha compiuto un piccolo capolavoro, mantenendo per tutta la durata della pellicola un ritmo e una corrispondenza perfetta tra le azioni e la musica. “Delicatessen” si presenta come l’assoluta antitesi di un piano sequenza (vedi nota in calce), rappresentando un caotico alternarsi di ambienti e di scene spezzettate.

Memori della loro esperienza di animatori, infine, Jeunet e Caro utilizzano spesso la tecnica del “Mickey Mousing”, cioè una forma di sonorizzazione simile a quella dei cartoon in cui le azioni e i movimenti vengono sottolineati ed enfatizzati da suoni e musica in modo da rendere il tutto ancora più surreale.

L’ultima riflessione voglio dedicarla ai personaggi che animano questa strana commedia. In ognuno degli appartamenti che compongono il degradato condominio del signor Clapet, vive un’umanità molto varia, ma accomunata dal fatto di rappresentare una grottesca alterazione del reale.

  • Troglodite J: In più ci vedo come una talpa. Vivo nella nebbia.
  • Troglodite L: Nella nebbia ci si perde.

Gli unici personaggi positivi sono i bambini che, grazie alla loro innocenza, trasformano ogni avvenimento in gioco e la cui inarrestabile vitalità potrebbe probabilmente aiutare a salvare il mondo. Non a caso, nella sequenza finale, sono proprio loro ad affiancare i due innamorati nel delizioso concertino sui tetti del palazzo semidistrutto.

“Delicatessen” ha fatto incetta ai premi César del 1992 (il Premio César è un riconoscimento che viene assegnato annualmente dal 1976 ai migliori film e alle principali figure professionali del cinema francese): migliore opera prima, migliore sceneggiatura, miglior montaggio e migliore scenografia.

Note e curiosità

Il piano sequenza è una tecnica cinematografica che consiste nel girare un’intera sequenza in un’unica inquadratura, senza stacchi e quindi evitando l’utilizzo del montaggio.

Pure spulciando qua e là, non ho trovato per questa pellicola troppe notizie curiose, che non riguardassero la novità della storia, l’opera prima, l’aspetto molto particolare dei personaggi, ecc… Quindi mi permetto di suggerire a chi soffra di insonnia, a chi ama il cinema più del riposo notturno, o semplicemente a chi possa registrarla con qualunque supporto, la visione, nella notte fra sabato 25 ottobre e domenica 26, alle ore (previste) 5.35, su Italia 1 del delizioso “Delicatessen”.

Ripensandoci, una curiosità potrebbe essere che, osservando con attenzione i titoli di coda, è possibile scoprire (nella parte di uno dei trogloditi), anche il co-regista Marc Caro.
L S D

Delicatessen

Regia: Jean-Pierre Jeunet e Marc Caro
Interpreti: Dominique Pinon, Marie-Laure Dougnac, Jean-Claude Dreyfus, Karin Viard

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