Quanti misteri nasconde una libreria! Incalcolabili quelli racchiusi nei libri esposti sugli scaffali, che siano romanzi o saggi, senza distinzione. Ma innumerevoli anche quelli che ruotano attorno ai clienti e alle persone che la gestiscono. Ha dunque potuto attingere a un pozzo profondissimo quanto il passato Riccardo E. Grassi per scrivere il suo romanzo giallo A mali estremi, uscito da Manni nella collana Occasioni (con lo stesso editore Grassi, milanese classe 1961, ha pubblicato un paio di libri sul settore immobiliare, sua principale attività).
L’autore torna indietro nel tempo di mezzo secolo per ambientarlo in una piccola area dell’alto Piemonte (Genestredo era “un tentativo di paese, un orlo sfrangiato di pietre, case, balze appuntite e pertugi nei muri”) e pone al centro della vicenda una libreria antiquaria, moltiplicando per n il tasso di misteriosità.
Chi ne è il proprietario e perché qualcuno lo sta pedinando e spiando? Questo qualcuno è la voce narrante nonché il protagonista: ha un passato accidentato da asperità che – almeno in parte – ha appianato grazie proprio al libraio che sua sorella Maddalena (nomen omen) gli ha presentato.
Costantino Mekatis, l’antiquario, è “mezzo greco, mezzo francese, consapevolmente ossolano” e questa triplice identità nasconde forse altri misteri. Ma anche chi lo sta spiando, tutt’altro che esente da vizi, ne ha da raccontare di storie, tra cui la tragedia che ha colpito la sorella e il nipote Elia, rendendoli prematuramente vedova e orfano, e il lettore le viene a sapere di pagina in pagina, mentre approfondisce la conoscenza dello strano rapporto che lega i due. Ma già a pagina diciotto ci si imbatte in un cadavere.
Nella recensione di un giallo è più quello che si deve tacere di quello che si può raccontare, pena il rovinare il piacere al lettore. Dunque mi limiterò a qualche considerazione sull’ambientazione, peraltro fondamentale nella vicenda e per il romanzo stesso. Al nostro l’antro del libraio lascia una prima impressione ambigua:
Lo spettacolo che mi offrivano quei locali possedeva un che di drammatico e di esaltante insieme.
Tutto era nuovo per me e, forse per la giovane età forse per la mia grassa ignoranza, davanti a quel sacrario di carte e pagine mi sentivo impotente, puerile, inutile. E l’unica cosa che mi veniva da pensare era: quanto potrò mai resistere qui dentro?”
Impererà a muoversi con sicurezza, a riconoscere carte e volumi, a giudicare i libri non solo dalla copertina e dalla legatura e verrà naturalmente contagiato dalla passione, tanto che la visita alla Biblioteca Braidense di Milano avrà l’effetto di stordirlo. Bibliomania e bibliofollia…
Eppure, se ricordo sufficientemente bene queste circostanze, al contrario non ho memoria della fiammata che mi colse riguardo all’improrogabilità di possedere i libri. Di quando la brace, che non credevo stagnasse dentro di me, improvvisamente si è fatta incendio: volevo disporne, godere di volumi e carte antiche, averli con me, con noi, sugli scaffali, in negozio. Una necessità.”
Grassi descrive bene lo stato in cui si trova ogni cacciatore di libri, indipendentemente dalla preziosità e rarità del testo ricercato e ambito. Nelle pagine del romanzo agli odori della libreria antiquaria si mescolano quelli del vetiver, così come le parole nei libri si mischiano a quelle nei taccuini di appunti che più di un personaggio della storia tiene gelosamente per sé.
Altrettanto bene tratteggia il processo di assimilazione che porta il protagonista a somigliare al libraio Mekatis, tanto che le loro divengono col tempo vite parallele. Cinematografiche sono un paio di scene molto movimentate, anche se per diverse ragioni: una più intima, diciamo, e l’altra in un’affollata stazione.
Naturalmente non mancano titoli che accendono la fantasia non solo dei personaggi ma anche dei lettori, come il De peste et pestiferis affectibus di Ludovico Settala. Cito soltanto questo per lasciare al lettore il gusto di scoprirli e come omaggio – nemmeno troppo indiretto – ai Promessi sposi del Manzoni.
Domani, mercoledì 11 settembre alle ore 18.00, Riccardo E. Grassi presenterà A mali estremi alla Biblioteca Ostinata in via Osti 6 a Milano. A dialogare con lui sarà Luca Crovi, uno dei massimi esperti italiani di romanzi gialli.
Sarà un’ottima occasione per chiedere all’autore di svelare qualche mistero, almeno di quelli legati all’ideazione della trama e alla composizione dell’opera.
Saul Stucchi
Riccardo E. Grassi
A mali estremi
Manni
Collana Occasioni
2023, 176 pagine
16 €