Abbiamo chiesto all’architetto Beniamino Attoma Pepe di raccontare ai lettori di ALIBI Online il progetto “5mins”.
Cos’è 5mins e chi ci collabora?
“5mins” è un progetto di produzione video e prevede la realizzazione di 5 clip della durata massima di 5 minuti, con una narrazione in lingua inglese, di 5 luoghi riconosciuti come esemplari di una storia culturale, architettonica e sociale di una comunità e di conseguenza particolarmente importanti per la promozione di un territorio.
Inoltre, riteniamo che ogni territorio offra numerose occasioni di interesse e la nostra proposta si concentra sulla possibilità di poter comprendere in una mini-serie web luoghi noti e luoghi meno noti, con l’obiettivo di sostenere un effetto di trascinamento dei primi verso i secondi. La serialità consente di lavorare sulla creazione di un format omogeneo e riconoscibile e stimolare nell’utente l’attesa per la successione degli episodi e quindi della conoscenza di luoghi diversi, episodio dopo episodio.
La produzione è pugliese, dagli autori, Beniamino Attoma Pepe e Dario De Leonardis, ai collaboratori, dalle riprese al montaggio, fino ai compositori della colonna sonora. Siamo molto contenti di aver trovato un gruppo ispirato che crede in questo progetto.
Perché questo video sul “Minareto”?
Il video sul “Minareto” è il primo di una serie dedicata a Fasano, la città tra Bari e Brindisi al centro di molta attenzione da parte dei turisti in transito per il Salento e per conoscere la Valle d’Itria. La prima serie infatti si chiama “fasano5mins” e il titolo suggerisce anche la strategia di diffusione del progetto, ovvero offrire alle comunità locali la possibilità di promuovere il proprio territorio attraverso una serie ad esso dedicata…
Immaginiamo di poter produrre una serie per l’intera Puglia, “puglia5mins”, oppure alla città di Brindisi, “brindisi5mins” o Lecce e via discorrendo. Naturalmente non mettiamo limiti al nostro raggio di azione… possiamo pensare ad una serie “vimercate5mins”?
Nei prossimi episodi di “fasano5mins”, accompagneremo i nostri spettatori a conoscere il Parco Rupestre di Lama d’Antico, il Museo e il Parco Archeologico di Egnazia, il museo della “casa alla fasanese”, una tipologia edilizia unica dal punto di vista abitativo, e il Tempietto di Seppannibale, una costruzione di epoca longobarda nella campagna fasanese.
Chi era Damaso Bianchi?
Damaso Bianchi era un personaggio molto curioso… Come si narra nel video sul Minareto, da giovane aveva iniziato una carriera in Banca d’Italia, e pare che le sue caricature dei clienti fossero molto divertenti, poi si dedicò all’arte studiando a Roma presso l’Accademia di Belle Arti ed entrando a contatto con l’ambiente artistico romano di fine ‘800.
La sua produzione artistica infatti attraversa la maniera dell’Impressionismo, nelle varianti da Manet a Monet, fino ad avvicinarsi alla corrente dei “Macchiaioli”. Le sue opere sono conservate presso la Pinacoteca dell’Area Metropolitana di Bari.
Con le debite proporzioni, di periodo e contesto storico e politico, ho azzardato una equivalenza tra Damaso Bianchi con il suo “Minareto” e Gabriele D’Annunzio con il suo Vittoriale degli Italiani. Ai primi del ‘900 fece un viaggio in Tunisia e lì prese spunto per lo stile e i dettagli decorativi impressi sul “Minareto”.
Come fu accolto ai tempi il “Minareto” dalla comunità di Fasano e più in generale da quella pugliese? E come lo è oggi?
All’epoca della costruzione, nel 1912, il Minareto risultava una anomalia nel gusto corrente. In quel momento si costruivano villini in stile liberty, sostanzialmente da catalogo. La residenza di villeggiatura aveva una definizione stilistica abbastanza precisa e il committente poteva scegliere su uno dei tanti manuali che circolavano in quel momento tra i pochi tecnici locali.
Inoltre, in quell’area della Valle d’Itria, la costruzione a trulli era molto diffusa e la villa di Damaso Bianchi, in alcune fotografie d’epoca sembra una astronave appena atterrata da un pianeta alieno.
Damaso Bianchi introdusse un gusto certamente esotico per l’epoca, riconoscibile attraverso una cura doviziosa verso i dettagli, dai rivestimenti agli infissi fino alle ringhiere.
Oggi, l’attenzione nei confronti della villa è cresciuta grazie all’impegno di molte associazioni che hanno reso possibile l’apertura dell’immobile alle visite di migliaia di persone e soprattutto di tanti giovani che hanno potuto conoscere un edificio dimenticato. Da pochi mesi, l’edificio e l’area di pertinenza sono stati acquisiti al patrimonio del Comune di Fasano dalla Regione Puglia.
Siamo fiduciosi rispetto ad una valorizzazione di un immobile di pregio che potrà generare economia e cultura per l’intero territorio fasanese, anche per sostenere la candidatura di Fasano a Capitale Italiana della Cultura nel 2020.
Prossime iniziative?
“5mins” è un progetto che cresce e che vorremmo proporre ad istituzioni pubbliche ed investitori privati perché riteniamo che la narrazione di alcuni luoghi in inglese possa diventare uno strumento adeguato ai tempi per la conoscenza del territorio. Non mi resta che rivolgere un appello a seguire le nostre attività sui nostri canali social e sul nostro sito web www.5mins.it con l’invito a condividere la nostra iniziativa editoriale!
Intervista a cura di Saul Stucchi
Foto di Ida Chiatante
La scheda di “5mins”
“5mins” è un format depositato presso la Società Italiana Autori ed Editori.
- Autori: Beniamino Attoma Pepe e Dario De Leonardis
- Testi: Beniamino Attoma Pepe
- Traduzioni: Beniamino Attoma Pepe
- Riprese: Benny Fanizza e Simone Losito
- Drone: Davide Murri
- Montaggio: Benny Fanizza
- Musiche originali: Antonio Conte, Fabrizio Semeraro e Giovanni Caramia