
Il 4 agosto 2006 nell’ex mattatoio di Fermignano sarà inaugurata la mostra su Giovanni Gaggia e Francesco Diotallevi, due artisti che seppur diversi, hanno indagato la contemporaneità come inferno sociale il primo e individuale il secondo.
Giovanni Gaggia ha uno stile sferzante e cinico nella sua indagine sulla banalità del male che si rapporta costantemente con l’indifferenza e l’impotenza del mondo circostante: immagini shockanti e crude prendono vita in ambienti tranquilli e inerti. Francesco Diotallevi utilizza visioni sagaci ed ironiche che pur partendo dall’ispirazione dantesca, ne prendono le distanze grazie all’uso del sarcasmo e della canzonatura.
Anche l’indagine sulle forme dei due art5isti è sicuramente diversa: nel primo la decadenza degli ambienti,la mostruosità degli atteggiamenti, e le atrocità delle sofferenze assumono i contorni del contrappasso; nel secondo invece le figure sono stilizzate e sottili, tagliate su episodi di piccola e media drammaticità analizzati sempre con irriverenza e con una acuta vena comica che in ogni momento desidera prendere in giro la solennità del male e della sofferenza da esso generata. I due artisti sono capaci di narrare la realtà contemporanea con sguardo disincantato e analitico, sono in qualche modo gli scienziati del male di vivere dei nostri giorni.
La rassegna avrà luogo dal 4 agosto 2006 all’ex Mattatoio di via del Corso di Fermignano
Silvia Greco