Dal 29 luglio al 3 settembre 2006 avrà luogo ad Ovada, in provincia di Alessandria, una mostra sull’opera di Theo Gallino. Il lavoro di Gallino va assolutamente contestualizzato nel suo periodo storico. Le sue opere sono una perfetta sintesi tra un’ispirazione prolifica ed una poetica scevra dai meri esercizi di stile che si innalza all’indagine del mondo e della contemporaneità.
La fotografia è per Gallino un linguaggio espressivo, ma anche un occhio vigile sul mondo, uno sguardo disincantato ed asettico sul reale, lontano sia dalla pura mimesi documentaria, sia dalla riproduzione naturalistica; è una possibilità infinita di sperimentazione che risponde al desiderio di “radiografare” la realtà. Gallino giunge, in questo modo, ad ottenere immagini poetiche, perfettamente liminari, in bilico tra realtà ed astrazione grazie all’utilizzo del pulriball, un materiale plastico composto da una serie di piccolissime bolle usato normalmente per imballare oggetti fragili. Quest’oggetto permette a Gallino di rappresentare l’arte non solo nella sua accezione consumistica e concreta, ma anche in quella simbolica di mezzo di espressione e protezione, recuperando i gesti banali del quotidiano in una dimensione astratta e trascendente. Ma Gallino utilizza anche altri materiali inconsueti per la storia dell’arte, come ad esempio il floc, un composto plastico ottenuto negli anni ’70 per sostituire il velluto. Grazie ad un’operazione che lo stesso artista chiama floccaggio, egli filtra l’immagine fotografica con questo composto mettendo la sequenza in un contenitore virtuale che intende proteggerla dimensione onirica e mnemonica delle immagini ottenute.
La mostra avrà luogo dal 29 luglio al 3 settembre 2006 ad Ovada, al Sabrina Raffaghello Arte Contemporanea
in via Cairoli 42 dal mercoledì al sabato secondo i seguenti orari:
mercoledì e giovedì 10-12.30, venerdì e sabato 10-12, 17-19.30, venerdì 21-23, domenica su appuntamento.
Silvia Greco