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Voi siete qui: Biblioteca » Gruppo di lettura: “La ferrovia sotterranea” di Whitehead

22 Settembre 2025

Gruppo di lettura: “La ferrovia sotterranea” di Whitehead

Martedì 16 settembre è ripartito il Gruppo di Lettura organizzato dalla Biblioteca di Mezzago. Il primo appuntamento del nuovo ciclo di letture ha avuto come protagonista La ferrovia sotterranea di Colson Whitehead (su ALIBI potete leggere la recensione di Michele Lupo).

Uscito negli Stati Uniti nel 2016 e pubblicato in Italia nel 2017 da Sur con la traduzione di Martina Testa, il romanzo è stato premiato con il Pulitzer e il National Book Award, due tra i più importanti riconoscimenti letterari.

Prima di procedere con i dettagli e le considerazioni sul romanzo, è necessaria una breve spiegazione sulla scelta di questo titolo, che va oltre i premi ottenuti. La ferrovia sotterranea rientra fra i libri e materiali didattici vietati da Donald Trump. Il Presidente degli Stati Uniti ha, infatti, redatto un elenco contenente centinaia di titoli banditi nelle scuole e biblioteche pubbliche americane.

I testi censurati affrontano per la maggior parte temi legati alla razza e all’identità di genere. Tra questi si trovano anche numerosi classici della letteratura americana, tra cui 1984 di George Orwell, Piccole donne di Louisa May Alcott, Uomini e topi di John Steinbeck e Anna dai capelli rossi (Anne of Green Galles) scritto da Lucy Maud Montgomery.

Non esistono spiegazioni ufficiali relative alla censura del romanzo La ferrovia sotterranea, ma è possibile che i contenuti politici e storici, legati alla schiavitù e al razzismo, siano la naturale risposta.

«Schiavismo, razzismo, crudeltà e indifferenza per chi è diverso da noi: pensavate di esserne immuni? Per il solo fatto di essere umani, siamo coinvolti» (Daria Bignardi, Vanity Fair, 01.11.2017, pag. 48)

La protagonista del racconto è Cora, una giovane schiava che vive in una piantagione di cotone in Georgia nella prima metà dell’Ottocento. Sua madre, Mabel, è fuggita da quel luogo, abbandonandola quando lei aveva circa dieci anni.

Cora è costretta a confrontarsi quotidianamente con la fatica del lavoro e con la brutalità dei suoi padroni, muovendosi in un mondo in cui gli schiavi non sono considerati esseri umani, ma oggetti e proprietà da scambiare, vendere ed eliminare se necessario. Così, quando Caesar, un compagno di schiavitù capace di leggere e scrivere, le propone di fuggire insieme, Cora accetta e decide di provare a salvarsi.

I due, supportati da volontari bianchi abolizionisti, raggiungono la ferrovia sotterranea, che li conduce verso la Carolina del Sud, la Carolina del Nord, il Tennessee, e altri luoghi che faranno scoprire alla ragazza nuovi orrori e altre forme di oppressione e sfruttamento.

Il percorso verso la libertà di Cora è disseminato di imprevisti e ostacoli, tra cui il cacciatore di schiavi Ridgeway, particolarmente motivato a catturarla dopo aver fallito nel tentativo di fermare la fuga di Mabel anni prima. Il racconto segue così, tappa dopo tappa, il viaggio di Cora. Riuscirà a salvarsi?

«Dopo tutti quegli scampati pericoli era ancora allo stesso punto in cui si trovava da mesi: bloccata dalla bonaccia. A metà fra la partenza e l’arrivo, in transito come la passeggera che era diventata dandosi alla fuga.» (La ferrovia sotterranea, p. 220)

Per riuscire a raccontare questa oscura pagina della Storia, Colson Whitehead ha impiegato quattordici anni di studio e ricerca prima di scrivere La ferrovia sotterranea, un lungo impegno che ha dato vita a un’opera riconosciuta da molti come un capolavoro della letteratura contemporanea.

Whitehead fonde fatti storici e invenzione letteraria, realismo ed elementi simbolici e surreali, tra cui la stessa ferrovia sotterranea. Nella realtà, la Underground Railroad era una rete clandestina e segreta di uomini e donne che aiutavano gli schiavi a fuggire in Canada o nel nord degli Stati Uniti.

Nella sua opera, l’autore trasforma questo sistema di aiuti in un simbolo narrativo, immaginando una vera e propria ferrovia nascosta sotto terra, con stazioni, treni e conduttori avventurosi, capace di trasmettere speranza, determinazione e desiderio di libertà. Un’idea brillante che regala al testo una sfumatura fantastica, quasi fiabesca, in contrasto con l’elemento crudo e reale della schiavitù.

La ferrovia sotterranea è un romanzo avvincente, caratterizzato da un linguaggio asciutto e un ritmo narrativo sostenuto. L’autore affida il racconto a una voce esterna e onnisciente, che non risparmia al lettore immagini crude e dettagliate di uccisioni, frustate e torture, che restituiscono la crudeltà del sistema schiavista.

«Finì incatenata dalla testa ai piedi, dalla testa ai piedi, con una sofferenza esponenziale.» (La ferrovia sotterranea, p. 11)

La scelta di Whitehead di narrare i fatti con intensità e durezza è stata sicuramente ragionata, con lo scopo di descrivere la drammaticità della schiavitù nella storia. L’uso di una prosa essenziale e di un linguaggio distaccato punta a riflessioni profonde, evitando sentimentalismi.

Questa scelta, se da un lato risulta efficace nel denunciare la violenza del sistema schiavista, dall’altro può creare una distanza fra il lettore e la protagonista del romanzo, rendendo più difficile l’empatia. Alcune partecipanti del gruppo di lettura non hanno pienamente apprezzato la scelta stilistica dell’autore, ritenendola poco valorizzante per i protagonisti del racconto.

Nonostante ciò, le lettrici presenti al primo incontro hanno apprezzato il libro ed evidenziato come questo sia capace di suscitare una riflessione profonda sul tema della schiavitù, ma anche sulle dinamiche del mondo e della società contemporanea, spesso priva di empatia e di capacità di identificazione nel prossimo.

La ferrovia sotterranea diventa uno strumento di analisi del presente, capace di evidenziare il rischio del ripetersi della storia, nelle sue peggiori forme di violenza e oppressione su chi è diverso e più debole.
«Il mondo può anche essere cattivo, ma le persone non devono esserlo per forza, possono rifiutarsi.»

I titoli selezionati per il ciclo 2025/2026 del Gruppo di Lettura della Biblioteca di Mezzago rientrano tra quelli che, negli Stati Uniti, sono stati oggetto di censura o limitazioni.

Questi i prossimi incontri del Gruppo di Lettura, che si terranno sempre alle 18:00 in Biblioteca:

  • Martedì 4 novembre 2025
    Uomini e topi di John Steinbeck
  • Martedì 16 dicembre 2025
    Noi siamo infinito di Stephen Chbosky
  • Martedì 3 febbraio 2026
    Amatissima di Toni Morrison
  • Martedì 17 marzo 2026
    The Hate U Give di Angie Thomas
  • Martedì 5 maggio 2026
    Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer
  • Martedì 16 giugno 2026
    Il buio oltre la siepe di Harper Lee
  • Martedì 7 luglio 2026
    La ragazza della palude di Delia Owens

La partecipazione è libera e gratuita: basta prenotare la propria copia del libro sul catalogo Cubi o in Biblioteca, e unirsi al gruppo il giorno dell’incontro.

Note:

Dal romanzo di Colson Whitehed è stata tratta l’omonima miniserie televisiva, creata e diretta da Barry Jenkins, disponibile su Amazon Prime.

Nel corso dell’incontro del Gruppo di Lettura, sono stati citati:

  • Radici di Alex Haley, romanzo pubblicato nel 1976, vincitore del Premio Pulitzer
  • Le avventure di Washington Black di Esi Edugyan (2018, Neri Pozza), e la serie televisiva Washington Black, tratta dal romanzo, ideata da Selwyn Seyfu Hinds e diretta da Mo Marable, Wanuri Kahiu, Rob Seidenglanz, disponibile su Disney+.

Colson Whitehead
La ferrovia sotterranea
Traduzione di Martina Testa
Edizioni Sur
Collana BigSur
2017, 376 pagine
20 €

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