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Voi siete qui: Interviste » Caffè con Jan Parmentier, curatore del Museo MAS di Anversa

7 Maggio 2013

Caffè con Jan Parmentier, curatore del Museo MAS di Anversa

In occasione della visita alla mostra Bonaparte sulla Schelda, allestita al MAS di Anversa fino al prossimo 30 giugno, ho incontrato il curatore Jan Parmentier con il quale ho scambiato quattro chiacchiere sull’esposizione. Le righe che seguono sono il resoconto di quell’incontro.
Dopo le presentazioni di rito di fronte alla biglietteria (Parmentier mi racconta di essere uno storico dell’economia e io gli dico di essere laureato in storia romana… Davvero tutte le strade – anche d’acqua – portano a Napoleone!), saliamo al piano della mostra e una volta entrati, prima di affrontare il percorso, gli domando quali siano i suoi pezzi preferiti tra quelli esposti. Ne menziona due e mi accompagna a vederli. Si tratta dell’acquerello di E.D. Lewis raffigurante il blocco di Boulogne dell’ottobre 1804 (n. 112 del catalogo; in prestito dal National Maritime Museum di Greenwich) e del grande quadro di Mathieu-Ignace Van Bree intitolato L’Imperatore e l’Imperatrice visitano la squadra ancorata nella Schelda davanti ad Anversa e salgono a bordo del vascello ammiraglio Carlomagno, il primo maggio 1810 (cat. 151), arrivato da Versailles.
Il primo lo affascina per la raffinatezza e la precisione dell’esecuzione che lo innalzano a livello di opera d’arte, mentre il secondo gli piace per il valore di documento storico: è una sorta di fotografia che immortala un momento molto importante per la storia di Anversa.
Anversa_Napo_7

Il 95% dei pezzi che gli organizzatori hanno richiesto sono stati concessi dai rispettivi musei e istituzioni, a dimostrazione dell’alta stima di cui gode il team e del riconoscimento del valore della mostra, che però non viaggerà all’estero perché strettamente legata ad Anversa. Mentre mi guida lungo il percorso espositivo gli chiedo la sua opinione personale su Napoleone. Per prima cosa ci tiene a sottolineare la precisione del titolo: Bonaparte sulla Schelda. Lo spettacolare sviluppo di Anversa in epoca francese. La mostra infatti non è su Napoleone, ma sulla città fiamminga e il ruolo centrale che ebbe per la sua posizione strategica in epoca napoleonica.

Confessa di non nutrire una particolare simpatia per il personaggio e lo accosta a un nostro ex presidente del consiglio (vi lascio indovinare quale). Toccato nel mio orgoglio bonapartista, gli faccio notare che – tra le altre cose – Napoleone ha “inventato” il Museo del Louvre e ha lasciato ai Francesi il codice civile che porta il suo nome: contributi alla civiltà non paragonabili alla televisione commerciale. Sorridendo me ne dà atto e si sofferma su alcune caricature satiriche, critiche feroci e veri e propri controcanti alla propaganda napoleonica, non per la prima volta nella storia massiva e pervasiva, ma eccezionalmente moderna ed efficace (tornerò a parlarne in un prossimo articolo).

Parmentier_1
Uscendo dalla mostra, gli chiedo di posare davanti alla sagoma del Piccolo Caporale che ha deciso di appendere per smentire il luogo comune sulla bassa statura di Napoleone, sostenuto per ragioni propagandistiche dagli Inglesi. Secondo il calcolo corretto Napoleone risulta addirittura di qualche centimetro sopra la media degli uomini francesi della sua epoca! Ci fermiamo poi davanti al semaforo o telegrafo ottico posizionato davanti all’ingresso e Parmentier me ne spiega il meccanismo e la funzione: serviva per la comunicazione su lunghe distanze di informazioni cifrate.
Parmentier_2
Facciamo un salto nel suo ufficio e mentre si aggiorna con i colleghi, ne approfitto per dare un’occhiata ai volumi nelle librerie: riconosco cataloghi e brochure di diverse mostre di argomento napoleonico, come quella su Nelson e Napoleone al National Maritime Museum di Greenwich e quella sulla campagna napoleonica in Egitto organizzata dall’Institut du Monde Arabe di Parigi.
Parmentier_3
Mi fa dono del catalogo della mostra, in versione francese, e io ricambio con una copia della piccola guida ai Luoghi di Napoleone che ho realizzato per il Touring Editore in collaborazione con Federica De Luca. Mentre beviamo un caffè nell’accogliente bar al pian terreno del MAS, mi racconta del suo viaggio in bici da Venezia a Porec (Parenzo) e io gli parlo dei miei sopralluoghi napoleonici a Cabo Trafalgar (Spagna) e nella baia alessandrina di Aboukir. Il mare non ha mai portato bene a Napoleone e la bella mostra di Anversa è lì a ricordarlo.

Saul Stucchi

Didascalia:
Mathieu-Ignace Van Bree
L’Imperatore e l’Imperatrice visitano lo squadrone all’ancora nella Schelda e salgono a bordo del vascello Carlo Magno il primo maggio 1810.
Musée national des Châteaux de Versailles et de Trianon (Versailles), MV1755
Foto: © RMN – Grand Palais (Château de Versailles) / Franck Raux

 
BONAPARTE SULLA SCHELDA
Lo spettacolare sviluppo di Anversa in epoca francese

MAS Museum Aan De Stroom
Hanzestedenplaats 1
Anversa (Belgio)

Dal 23 marzo al 30 giugno 2013

Orari:
10.00-17.00; lunedì chiuso.
Biglietto: 8 €; 10 € cumulativo con il Museo.
www.mas.be

Informazioni su Anversa:
Turismo Fiandre
Tel. 199 442111
www.turismofiandre.it
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