Mercoledì 15 novembre, presso il Punto Touring di Corso Italia 10 a Milano, si è tenuto un incontro del ciclo “Compagni di viaggio”: ospite il giornalista e scrittore Patrizio Nissirio che ha presentato il suo ultimo libro “Atene, cannella e cemento armato. Percorsi e riflessioni con Màrkaris e gli altri”, edito da Giulio Perrone Editore. Accanto a lui, nel ruolo di intervistatrice, Eleni Sarikosta della comunità greca a Milano.
I libri di Nissirio
A mo’ d’introduzione Nissirio ha raccontato di lavorare all’ANSA dal 1988 e proprio grazie al lavoro di corrispondente, oltre alle sue origini greche, ha potuto conoscere in profondità la realtà di Atene. Questo è il suo quarto libro, il terzo di argomento greco, dopo “Ouzo amaro” (Fazi) sulla crisi che ha stritolato il paese e il romanzo “Una ballata del Mar Egeo” (L’Erudita).
“Atene, cannella e cemento armato” invita a conoscere la capitale greca attraverso alcuni scrittori, ha detto l’autore. “È il libro di una persona che ha vissuto la Grecia”, ha commentato Eleni.
Ma davvero Atene è brutta come si sente dire spesso? Di certo la città è cresciuta in maniera spaventosa nel secondo dopoguerra. Era un disastro urbanistico annunciato. Se però ci si concede il tempo di assorbire la città, non si rimane delusi. Ci vogliono tempo e sensibilità. Il tempo è l’enzima necessario al processo di apprezzamento. E sorprendentemente (almeno per noi Italiani) Atene è una città che si protende verso il moderno, anche se in maniera sgangherata. Non è Roma, incatenata all’idea di essere ancora Caput mundi.
L’Atene di Màrkaris
Nel libro Nissirio parla anche di alcuni temi che toccano gli ateniesi di oggi, a cominciare dall’immigrazione. Lo scorso 28 ottobre, ricorrenza del “Giorno del No” istituito per ricordare il rifiuto opposto dal primo ministro Metaxas alla richiesta di Mussolini di lasciar entrare in Grecia l’esercito italiano (“Metaxas era un ammiratore di Mussolini”, ha annotato Nissirio), un ragazzo afghano sorteggiato per portare la bandiera greca se l’è vista togliere di mano e la vicenda ha provocato una catena di reazioni.
Un altro tema che ricorre spesso nei libri di Màrkaris è il traffico, con lo stress che ne consegue. Anche in questo caso Nissirio ha fatto una breve digressione per spiegare che quando in greco si parla di “polis” (la città per antonomasia) ci si riferisce sempre a Costantinopoli, non ad Atene che per secoli è rimasta un villaggio di pastori. Petros Màrkaris, originario proprio di Costantinopoli, mantiene in fondo sulla realtà ateniese un atteggiamento di superiore distacco…
Nissirio ha poi raccontato della musica rebetica e del Pireo, luogo ambiguo per eccellenza, porto di partenza e approdo per marinai e viaggiatori, ma anche luogo di lavoro per le prostitute, come ricorda il film “Mai di domenica”, in cui Melina Merkouri canta la canzone greca più celebre, appunto “I ragazzi del Pireo”.
Caffè greco
E il caffè? Guai a chiamarlo caffè turco! In Grecia, e ad Atene in particolare, il caffè è prima di tutto il luogo di ritrovo, di condivisione, di discussione. E Atene, ha notato Eleni, è proprio come il caffè greco, in questo caso la bevanda: ogni giorno diversa, a seconda da come ci si alza.
Un’altra caratteristica di Atene è la creatività, arma con cui i giovani combattono la crisi e la disoccupazione che morde ancora più duramente che in Italia. Un esempio tra tanti è lo spazio di coworking The Cube a pochi passi da piazza Omonoia, fondato da un greco di origine sudafricana.
Il tema delle origini ha portato Nissirio a rievocare le proprie, raccontando della famiglia, originaria di un’isola del Dodecaneso. Fu una bisnonna triestina a imporre il cambio di cognome, da Nissyropoulos a Nissirio. Il padre è nato ad Alessandria e i nonni parlavano tra di loro in francese perché avevano studiato al liceo francese della città allora cosmopolita.
Per finire una confessione: a lui il profumo della cannella citata nel titolo del libro piace. Non gli piace invece il rizogalo, il riso con il latte che la nonna gli preparava a colazione. In effetti alla mattina è meglio la madeleine.
Saul Stucchi
- Patrizio Nissirio
Atene, cannella e cemento armato
Percorsi e riflessioni con Màrkaris e gli altri
Giulio Perrone Editore
2017, 128 pagine, 12 €