“Visto da vicino, nessuno è normale”. Questa frase, che si vuole attribuire al grandissimo psichiatra italiano Franco Basaglia, potrebbe essere un efficace prologo alla visita della mostra Antonio Ligabue e l’arte degli Outsider, allestita a Lecco presso il Palazzo delle Paure, visitabile fino al 2 novembre 2025 [prorogata fino al 23 novembre, ndr].
Il filo conduttore di questa esposizione – curata da Simona Bartolena per Vidi Cultural – è il complesso e spesso prolifico rapporto fra la follia e l’arte, o meglio la follia come fonte generatrice di arte.

L’artista, per sua natura, osserva la realtà da un punto di vista altro rispetto al resto degli individui. Spesso la storia ha definito folle chi presentava un eccesso di sensibilità. In un’epoca e in un Occidente in cui il tema della necessità di omologazione in ossequio alla presunta perfezione della normalità, dell’assimilazione a un sistema di apparenza è più che attuale, le storie e le opere di questi otto artisti rappresentano un interessante spunto di riflessione.
Le elaborazioni pittoriche che Giovanni Sesia ha realizzato partendo da un archivio fotografico di un ospedale psichiatrico, testimoniano lo spossessamento totale subito a danno degli internati nell’Ospedale psichiatrico di San Lazzaro (RE): annullamento dell’identità, dell’individualità, della dignità. Icone del dolore vuole restituire a queste sfortunate esistenze l’umanità che spetta loro.
L’esperienza in manicomio è stata fondamentale per permettere al livornese Mario Puccini di scoprire la propria vocazione per la pittura al punto da trasformare il suo stile e la sua tecnica, e spingerlo a proseguire con i pennelli anche dopo la fine della reclusione.
Il manicomio di Mombello a Limbiate (che già ospitò Ida Dalser, l’amante di Mussolini), è il luogo dove Gino Sandri fu recluso fino alla sua morte. Da quella esperienza egli seppe tuttavia ricavare lo spunto per raccontare con disegni efficacissimi (in bianco e nero) il popolo denso di umanità che albergava in quei luoghi.
Pietro Ghizzardi e Antonio Ligabue hanno storie parallele di vita ai margini: i loro dipinti hanno l’odore genuino della vita di provincia, dai colori saturi, erroneamente assimilati allo stile naïf. Tecnica completamente diversa, ma altrettanto straordinaria quella che utilizza Filippo De Pisis per rappresentare, come fotogrammi rubati, attimi di vita. Il colore vivace, qui, si alterna al neutro grigio.
Interessante, poi, il caso di Edoardo Fraquelli, pittore con una fama in crescita, rinchiuso in manicomio a Como a causa di disturbi psichici manifestati dopo la morte del padre. Quando la sua carriera sembrava ormai spezzata, ebbe una nuova chance: due giovani collezionisti milanesi lo visitarono in manicomio e lo spinsero a riprendere a dipingere. Le sue opere vigorose per tratto e intensità cromatica già prima del ricovero diventano più luminose: una metafora della ritrovata serenità?

L’arte può essere terapeutica e guarire i traumi della guerra. È questo il messaggio che si coglie osservando i quadri di Carlo Zinelli (che combatté in Spagna) e di Rino Ferrari (impegnato in Grecia). Quest’ultimo ritraeva nei suoi disegni l’espressione dei ricoverati nel momento del trapasso.
Zinelli invece ritrae scene di vita contadina utilizzando una tecnica più esotica che rimanda ad atmosfere africane e aborigene, per certi versi riconducibili all’opera di Ligabue. Zinelli fu esortato a dedicarsi alla pittura dal suo psichiatra, Vittorino Andreoli.
Andreoli che disse “fortunatamente oggi si può essere artisti senza aggettivi”: senza, cioè, negare l’unicità al singolo.
Simone Cozzi
Didascalie:
- Antonio Ligabue
Leonessa con zebra (1959 – 1960
Olio su tavola di faesite
Corporate Collection La Galleria BPER Banca - Carlo Zinelli
Alpino dal grosso naso con cappello e croce (27 giugno 1967)
Tempera e grafite su carta, 70×50 cm, inv. 552a
Collezione privata
Antonio Ligabue e l’arte degli Outsider
Informazioni sulla mostraDove
Palazzo delle Paurepiazza XX Settembre 22, Lecco
Quando
Dal 13 giugno al 23 novembre 2025Orari e prezzi
Orari: martedì 10.00 – 14.00da mercoledì a domenica 10.00 – 18.00
lunedì chiuso
la biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti: intero 12 €; ridotti 8/5 €