Fino al 16 febbraio si potrà visitare, nello spazio espositivo di CaixaForum a Madrid (praticamente di fronte al Museo del Prado), la mostra Tiempos inciertos. Alemania entre guerras, ovvero “Tempi incerti: la Germania tra le due guerre”.
È un’occasione da non perdere per familiarizzarsi con un periodo storico, la Repubblica di Weimar (1919-1933), socialmente e culturalmente decisivo per comprendere il cosiddetto Secolo breve. Inquietanti e ammonitrici appariranno al visitatore le similitudini con l’epoca attuale, anche se chi scrive queste righe non confida nel potere dissuasorio degli esempi storici…

L’arco temporale preso in esame si estende dalla Rivoluzione di Novembre del 1918 fino alla nomina di Hitler alla Cancelleria nel 1933. Una sintesi cronologica dipana gli avvenimenti più significativi del quindicennio, le cui radici scendono fino a quel fatale 28 giugno 1914 – l’attentato di Sarajevo – che avrebbe segnato la fine di quattro imperi.
Mostra multidisciplinare
Un avviso avverte i visitatori che il percorso della mostra include alcuni spazi che possono provocare una sensazione di malessere e ansia. Del resto si stanno compiendo gli ultimi passi verso il baratro in cui il Nazionalsocialismo getterà la Germania, ma solo dopo averci buttato l’intera Europa. A me la cosa che più ha inquietato è stato l’odore di plastica emanato da alcuni elementi dell’allestimento.
Ma inoltriamoci in questa mostra multidisciplinare che accosta documenti e libri, opere d’arte e arredi, foto e filmati, nonché possibilità di approfondire numerosi temi grazie a una serie di podcast (in lingua spagnola: la puntata del musicologo Miguel Ángel Morate Benito, per esempio, è dedicata alla musica di Weimar).

Qua e là sono collocate alcune citazioni di scrittori come Bertolt Brecht (“L’arte non è uno specchio per riflettere la realtà, ma un martello per darle forma”) e Stefan Zweig. È proprio con le parole di quest’ultimo che si apre il primo pannello che forma il trittico della mostra. Si intitola Il mondo di ieri come l’opera autobiografica portata a termine dallo scrittore giusto poco prima del suicidio nel 1942. Segue la tappa centrale che si focalizza sulla nuova Germania della Repubblica di Weimar, per concludersi con la sezione intitolata Un presente incerto.
Ciascuno dei tre momenti è a sua volta suddiviso in sotto-temi. Ben nove sono quelli della sezione centrale, la più ricca di spunti di riflessione. Ne cito soltanto alcuni: il rapporto tra l’individuo e la massa; le nuove regole di genere; la crisi della ragione e la fine del sogno democratico (a questo proposito, vi consiglio di leggere l’intervista a Curtis Yarvin pubblicata dal New York Times pochi giorni fa. L’eco di discorsi di un secolo fa vi farà venire i brividi!).
Un’epoca intensa
Un video mostra l’esplosione dell’inflazione; ci sono diverse foto di Marianne Breslauer, tra cui alcune che ritraggono la viaggiatrice e scrittrice svizzera Annemarie Schwarzenbach; dipinti di Otto Dix, come il Ritratto di Hugo Erfurth con cane, prestato dal Museo Thyssen-Bornemisza che si trova a pochi passi di distanza e in cui si potrà visitare fino al 9 febbraio la mostra Gabriele Münter. La grande pittrice espressionista, un’artista importante per comprendere il periodo di Weimar.
Ci sono anche statue, come il Pilota che precipita / Icaro realizzata nel 1919 da Georg Kolbe per commemorare un soldato caduto (concessa dal museo berlinese dedicato all’artista) o come Stehende (Figura in piedi) della scultrice Marg Moll.

Nel percorso sono compresi anche angoli e momenti d’interazione, in cui il pubblico è invitato a intervenire e a esprimersi. Può far cadere una pallina dentro un modulo per osservare come si comporta un essere umano secondo il modello proposto dal filosofo Ernst Cassirer e confrontarlo col percorso che la pallina prende nel modulo che esemplifica il modello proposto da Martin Heidegger.
La parola ai visitatori
Ma soprattutto il visitatore può dire la sua e verificare in tempo reale quanto si discosti o coincida con l’opinio communis della maggioranza. Alla fine del percorso, infatti, ci sono alcuni display che propongono quesiti come “Gli animali hanno diritti?” (la maggioranza dice di sì), “La tecnologia risolverà i nostri problemi?” (prevalgono i no), “Credi nell’amore per sempre?” (i giovani rispondono positivamente, mentre le persone sopra i 55 anni, al momento della mia visita, si dividevano perfettamente a metà tra scettici e convinti).
Stranamente più cinici i giovani si dimostrano nel giudizio verso i politici. Alla domanda “Tutti i politici mentono?” i tre quarti dei giovani risponde affermativamente, mentre gli over 55 anni sono per metà contrari. Va anche detto che al momento della mia visita non era ancora entrato in carica il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti…
Saul Stucchi
Didascalie:
- Otto Dix
Hugo Erfurth con cane (1926)
© Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid, 2024 - Due immagini dell’allestimento
Tiempos inciertos. Alemania entre guerras
Informazioni sulla mostraDove
CaixaForumPaseo del Prado 36, Madrid
Quando
Dal 17 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025Orari e prezzi
Orari: da lunedì a domenica 10.00 – 20.00Biglietti: intero 6 €