• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Luoghi
    • Italia
    • Europa
    • Mondo
    • A letto con ALIBI
  • Mostre
    • Arte
    • Fotografia
    • Storia
  • Spettacoli
    • Teatro & Cinema
    • Musica & Danza
  • Biblioteca
  • Interviste
  • Egitti

Alibi Online

Voi siete qui: Biblioteca » Luciano Canfora ha portato il “suo” Tucidide a teatro

13 Maggio 2016

Luciano Canfora ha portato il “suo” Tucidide a teatro

Mercoledì scorso, 11 maggio, la Sala Grande del Teatro Franco Parenti di Milano ha ospitato la lectio magistralis del professor Luciano Canfora intitolata “Tucidide e la guerra”, presentazione sui generis del suo ultimo saggio, Tucidide. La menzogna, la colpa, l’esilio, edito da Laterza.

Luca Micheletti e Luciano Canfora al Teatro Franco Parenti di MilanoSul palco insieme a Canfora c’era l’attore (ma anche regista e drammaturgo) Luca Micheletti a cui è stata affidata la lettura di un paio di brani della Guerra del Peloponneso. Il primo di essi vedeva come protagonista lo stesso Tucidide alle prese con la difesa di Eione, alla foce del fiume Strimone, nel sud della Tracia. La vicina Anfipoli, di cui Eione costituiva il porto, si era consegnata a Brasida.

Tucidide protagonista

La lettura teatrale è stata molto interessante. Micheletti ha sottolineato gli aspetti drammatici delle pagine tucididee e gli spettatori (ché di spettacolo si trattava, in fondo) hanno sicuramente ricordato quanto ha scritto Canfora, in varie occasioni, sulla possibilità che alcune parti dell’opera dello storico (in particolare il celebre Dialogo dei Melii e degli Ateniesi) venissero lette in pubblico.

Questa entrata “in medias res”, ha detto Canfora, è un buon punto di partenza perché lo storico parla di sé, in terza persona, come poi faranno Senofonte, Cesare e tanti altri. Quello tracico era il secondo teatro di guerra, dopo la Beozia, dove, nel 424, a Delio gli Ateniesi avevano subito una batosta, lasciando sul campo un migliaio di opliti.

La copertina del libro Tucidide di Luciano CanforaMa la mossa di Brasida rischiava di avere conseguenze ancora più gravi per Atene. Il generale spartano, audace ma non molto amato in patria, aveva preso l’iniziativa di colpire il nemico nelle retrovie. Considerava l’arma politica più efficace di quella militare. “Libertà per le città greche” era lo slogan della sua campagna propagandistica volta a sgretolare il consenso filo ateniese. Ad Anfipoli ebbe successo e solo la rapida contromossa di Tucidide impedì la piena vittoria spartana.

Quel sostanziale pareggio – per usare il linguaggio sportivo – e il silenzio dello stesso Tucidide circa un’eventuale condanna degli strateghi sono per Canfora la prova che non ci fu alcun esilio. L’esilio tramandato dalle fonti antiche deriva da un cortocircuito della tradizione. Come avrebbe fatto, del resto, a conoscere nei minimi dettagli quello che accadde ad Atene nei vent’anni del suo allontanamento coatto?

La seconda lettura recitata da Micheletti ha messo in luce come Tucidide giudicava e valutava i protagonisti della presa del potere da parte degli oligarchi. Fu un progressivo svuotamento della democrazia dal suo interno.

Per prima cosa, su mozione di Pisandro (un popolano di parte popolare passato all’altro fronte), venne stabilito all’assemblea convocata a Colono che nessuna proposta potesse essere accusata di essere illegale. In questo modo venne disattivata quella “clausola di garanzia” che appunto garantisce de iure le moderne costituzioni e de facto il meccanismo della democrazia ateniese.

Il suicidio della democrazia

Il secondo passaggio fu quello di stabilire che nessuna carica venisse retribuita: in questo modo soltanto i possidenti potevano permettersi di partecipare attivamente alla vita politica.

Al caloroso applauso tributato dal pubblico all’attore Canfora è intervenuto sorridendo per dire che una parte andava sicuramente riconosciuta a Tucidide, provocando così un secondo applauso.

“È il cuore di tutta l’opera tucididea il passo appena letto”, ha spiegato il professore. Cento anni dopo la cacciata dei tiranni venne sospesa la libertà del popolo di Atene che da mezzo secolo si era abituato a imporre il proprio dominio sulle altre città dell’impero.

Al principio dell’opera Tucidide dichiara di voler raccontare i fatti con imparzialità, ma in queste pagine emerge il suo vero sentire, severamente critico e ostile nei confronti del meccanismo della democrazia popolare. “La guerra del Peloponneso” fu l’atto politico di un pensatore politico, convinto che potesse servire da lezione per i politici del futuro perché la natura umana sostanzialmente non cambia.

In un clima di paura, con cadaveri di cittadini misteriosamente assassinati lasciati per le strade, la democrazia fu svuotata dall’interno, in pratica commise suicidio. “Occorre sempre vigilare” ha osservato sornione Canfora, tra il mormorio di approvazione del pubblico. Applausi e sipario.
Saul Stucchi

  • Luciano Canfora
  • Tucidide
  • La menzogna, la colpa, l’esilio
  • Laterza, 2016
  • 351 pagine, 20 €
Tweet
Share
0 Condivisioni

Archiviato in:Biblioteca

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • Alberto Casiraghy ospite della MicroMostra di ALIBI
  • “Jünger. Una biografia letteraria e politica”
  • “La ballata dell’ultimo ospite” di Peter Handke
  • “Zombie contro zombie – One Cut of the Dead”
  • Capire il mondo tra “Tecno-archía” e “Buio americano”

Footer

INFORMAZIONI

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Informativa privacy & Cookie

La rivista online

ALIBI Online è una rivista digitale di turismo culturale, diretta dal giornalista Saul Stucchi. Si occupa di mostre d'arte, storia e archeologia, di cinema e teatro, di libri di narrativa e di saggistica, di viaggi in Italia e in Europa (con particolare attenzione alle capitali come Parigi, Madrid e Londra). Propone approfondimenti sulla cultura e la società attraverso interviste a scrittori, giornalisti, artisti e curatori di esposizioni.

Copyright © 2025 · ALIBI Online - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano; reg. n° 213 8 maggio 2009
Direttore Responsabile Saul Stucchi