Fino al 24 settembre la capitale austriaca ospiterà la mostra Egon Schiele e la sua cerchia – I cavalieri della tavola rotonda. Un must per gli ammiratori dell’Espressionismo. La mostra presenta 120 opere di Schiele e dei

suoi colleghi e fedeli compagni di percorso tra cui Gustav Klimt, suo maestro ed amico, ed Oskar Kokoschka, nonchè i bozzetti preparatori delle sue più grandi opere dove ricchi sono gli studi anatomici cui l’artista si affida per mettere a punto i suoi capolavori. Da queste schede si nota che il pittore ritragga le sue modelle – 177 sono i nomi siglati nel suo diario – in diverse pose, ed in momenti diversi della stessa posa per analizzarne le pieghe e le tensioni muscolari dei corpi che dipinge, poi gli stessi soggetti sono passati e ripassati con i colori, stesi a macchie, fanghi di colori accesi, verdi, rossi, gialli su corpi ossuti tenuti insieme da linee nere, contorni che non mediano più il rapporto tra figura e sfondo, ma incidono nel vivo. E queste donne sono un’esemplificazione della sensualità vissuta come moto dell’anima e come colpa.
Tutti a Vienna dunque, alla Galleria Austriaca belvedere 4, per ammirare questi precursori del Modernismo che si raggrupparono per poter organizzare delle mostre anticonvenzionali e di rottura.