Alla domanda “Dove vai in vacanza?” la risposta è sempre stata “Paesi Baschi”. In effetti quella è la meta, ma per raggiungerla abbiamo deciso di fare un giro largo.
Ingredienti del viaggio:
- Camper
- Nessun campeggio prenotato
- (Quindi) Improvvisazione
- Tanta strada da percorrere
- Francese da rispolverare e spagnolo da inventare
- Un compleanno da festeggiare (unica tappa certa)

Prime tappe del viaggio:
- Lago di Monteynard: fermata di passaggio. Lago molto carino, ma visto solo da lontano perché i campeggi più belli erano “complet”. Ci siamo accontentati di un campeggio più piccolo e di un bagno in piscina.
- Carcassonne: prima vera tappa, raggiunta dopo quasi nove ore di viaggio fra paesi di campagna e vigneti. Fortunatamente il fascino di Carcassonne ha ripagato la fatica. La città medievale e il Canal du Midi sono due siti iscritti UNESCO. È possibile visitare il castello con visita guidata o liberamente (il costo del biglietto è di 9,50 €). In ogni caso, preparatevi a fare tante scale e a lasciarvi incantare dalle sue torri e dalle sue mura perfettamente conservate.
- Lac du Mercus: il viaggio prosegue verso i Pirenei. Pomeriggio di relax e lettura. Io ho terminato Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi, l’ultimo libro di Michela Murgia, pubblicato a maggio 2023 da Mondadori nella collana Strade blu. Fiction.
- Col du Tourmalet: il passo dei Pirenei centrali francesi, famoso per essere tappa di passaggio o di arrivo del Tour de France, offre un panorama da cartolina, che merita di essere visto. Certo, il cielo azzurro è stato un valido alleato, ma la vista è davvero incantevole. Da qui è possibile raggiungere il Pic du Midi de Bigorre, dove si trova l’omonimo osservatorio astronomico.
Il viaggio è iniziato da soli – o già, dipende dai punti di vista – quattro giorni, ma qualcosa abbiamo imparato:
- andare in vacanza ad agosto non è mai una buona idea, neanche andando all’estero.
- le autostrade francesi sono costose. Tanto costose.
- l’improvvisazione, anche non volendo, avrebbe fatto parte del viaggio. Molti campeggi, infatti, non accettano la prenotazione e usano la regola “chi primo arriva, meglio alloggia”. Quindi, puntare la sveglia per mettersi in viaggio presto può essere utile: bisogna conquistarsi un posto, così, poi, si può dormire.
- i francesi ti salutano con “Bonjour” anche alle 19, ma salutano sempre, sono molto gentili.
- “le pain aux pépites de chocolat” batte “la chocolatine”.
Il viaggio continua con un’altra giornata nel Parc National des Pyrenées, prima di passare il confine e andare in Spagna.
Ilaria Cattaneo