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Voi siete qui: Teatro & Cinema » Ultimo tango a Cipro per la bella Desdemona e il geloso Otello

18 Aprile 2013

Ultimo tango a Cipro per la bella Desdemona e il geloso Otello

Una scena di "Otello" per la regia di Massimo Navone

L’anno scorso l’Otello “tanguero” di Massimo Navone ha riscosso un grande successo e chi se l’è perso o vuole rivederlo ha tempo fino al 21 aprile per andare al Teatro Tieffe di Milano. Sul palco, insieme agli attori che impersonano il Moro, Desdemona e gli altri personaggi della tragedia ci sono alcune coppie di ballerini che con i loro movimenti sinuosi conferiscono un’atmosfera sensuale alla torbida vicenda.

Al principio l’eros pulsa vivace e solare: Otello e Desdemona sono due giovani innamorati che hanno superato con lo slancio dell’entusiasmo l’ostacolo dell’opposizione del padre di lei alla loro unione. Si sono sposati in segreto e ora vogliono godersi il reciproco amore. Si comportano come sono e dicono quello che pensano. Ah, se il mondo fosse abitato soltanto da puri di cuore! Invece tra loro allignano i meschini, i subdoli, i gelosi. È per gelosia e invidia (verso Otello e Cassio) che Iago mette in moto il perverso meccanismo che ha progettato. Non riesce a godere della felicità altrui e il suo orizzonte è limitato dalla propria soddisfazione.

“La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre”: un mostro irresistibile contro cui non valgono nulla le armi del buon senso e della fiducia. E i fasci di luce verde che illuminano Otello mentre precipita nel gorgo della gelosia sottolineano il fascino di questa perversione.

Nel serrato dialogo al tavolino, Otello e Iago più e più volte dicono parole di tragica ironia: inconsapevole il primo, subdolo il secondo, come orologi inceppati esprimono in qualche momento la verità. Ma il tempo dell’inganno procede spedito e il piano di Iago si completa, pezzo dopo pezzo, come un mosaico di morte. Nella Cipro argentina di Navone Eros e Thanatos si stringono in un ultimo tango.
Saul Stucchi
Una scena di "Otello" per la regia di Massimo Navone
“La milonga con il suo linguaggio particolare, fatto di sguardi, piccoli gesti, attese, che creano intorno alla danza un rituale misterioso e seduttivo. Il tango colpisce per la qualità ossessiva della tensione che si instaura nella coppia, per quella sensazione di ineluttabile necessità reciproca, d’impossibilità di distacco. In questa dimensione emotiva di densa e scura vitalità, vedo radicarsi molto bene i temi e la patologia della vicenda shakespeariana, famosa nell’immaginario popolare come “dramma della gelosia”, ma meglio definibile come “dramma dell’invidia”. È questo infatti il sentimento velenoso che accende ed alimenta il motore della tragedia. E mentre lo spettatore è costretto ad essere complice suo malgrado della macchinazione, il rito del tango prosegue implacabile, scandisce col suo ritmo i movimenti della trama, crea una scenografia umana che trasforma lo spazio e amplifica gli scarti emotivi”.
Massimo Navone


OTELLO
Ancora un tango… ed è l’ultimo
di William Shakespeare

Adattamento e regia: Massimo Navone
con: Giovanni Rossi, Marco Maccieri, Sara Bellodi, Cecilia Di Donato, Giusto Cucchiarini, Luca Mammoli, Giulia Angeloni, i tangueros di Otello

Scene e costumi: Elisabetta Gabbioneta
Luci: Mario Loprevite

Aiuto regia: Luca Rodella e Mario D’Avino

Movimenti coreografici e selezione musicale: Marcella Formenti

Dal 12 al 21 aprile 2013

Teatro Tieffe
Via Ciro Menotti 11
Milano

Tel. 02.36.59.25.38
www.tieffeteatro.it

Biglietto: intero 24 €; ridotto 18/12 € – Prevendita 1.50 €
Orari spettacolo: martedì, giovedì, venerdì e sabato ore 21.00; mercoledì ore 19.30; domenica ore 17.00

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