• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Luoghi
    • Italia
    • Europa
    • Mondo
    • A letto con ALIBI
  • Mostre
    • Arte
    • Fotografia
    • Storia
  • Spettacoli
    • Teatro & Cinema
    • Musica & Danza
  • Biblioteca
  • Interviste
  • Egitti

Alibi Online

Voi siete qui: Mondo » Stare a mollo nel Mar Morto è un’esperienza indimenticabile

25 Marzo 2010

Stare a mollo nel Mar Morto è un’esperienza indimenticabile

marmorto_ante Quinta parte del reportage di Valeria Lonati sulla Palestina.

Sdraiata sulla immensa spiaggia di Asquelon con un sole talmente caldo da non permettere di rimanere scoperta, chiacchiero a lungo con Noa e con Mary. Chiacchieriamo di ciò che ci sta più a cuore: questo infinito conflitto. Si potrebbe cercare di parlare di altro, ma in fondo lì è impossibile. Si viene sommersi da questa situazione, dalle incoerenze, dalle ingiustizie, dalle frustrazioni. E parlandone ci si sente meno soli. Si chiacchiera anche di questi cartelli scritti in russo come seconda lingua. Il motivo è che in questa zona c’è una concentrazione molto alta di ebrei russi trasferitisi qui per vivere nella terra promessa. Già. Come non capirlo da sola. Ogni sera, seduta nel giardino di casa mia a Betlemme, ciò che vedevo era proprio una colonia di ebrei russi. Come dimenticare.
marmorto_4
Cerco di fare una nuotata, ma la corrente è molto forte e, a volte, è come se la sabbia sotto i piedi ti risucchiasse. Penso che sia io a non saper nuotare molto bene e dunque ho particolarmente paura, invece scopro che qui, ad Haifa (famosa per il perenne vento e le altissime onde del mare adorate dai surfisti e dai kite-surfisti) e a Tel Aviv, gli annegati sono molti, proprio a causa di queste fortissime correnti. Ecco perché in quasi tutte le spiagge sventola perennemente la bandiera rossa di divieto di balneazione. Tuttavia nonostante questo, il caldo eccessivo che si respira in questo lembo di terra non permette di stare fuori dall’acqua per molto tempo. Nonostante anche la temperatura dell’acqua sia molto alta. Come nel Mar Morto. marmorto_2
Dove invece non è pericoloso fare il bagno. È solo un’esperienza fantastica. Nonostante la strana sensazione dei primi momenti, una volta che ci si lascia andare affidandosi a questa acqua tanto salata è una sensazione meravigliosa.
L’importante è che non si abbiamo tagli sul corpo… altrimenti si rischia di urlare e farsi sentire fino in Giordania tanto il bruciore è insopportabile! Qui galleggi e quasi fai fatica a stare con i piedi per “terra”. Questa “terra” che nasconde il fango. Il famoso fango con cui noi donne usiamo farci belle. Ma la differenza è che qui è gratis! È stata la seconda gita clandestina fatta con Mary. A solo un’ora da Betlemme, a 400 metri sotto il livello del mare. Il punto più basso di tutta la terra. Un caldo mai provato in vita mia.
marmorto_1
Mentre scendiamo l’aria condizionata della nostra macchina israeliana non si sente neanche più. Proviamo ad abbassare il finestrino..entra vento…ma soffocante. Neanche nel deserto il caldo è così terribilmente difficile. Inizia la lotta per un goccio di acqua. Cercando di fare adattare il nostro corpo a questa afa, iniziamo a goderci il paesaggio. Una natura morta. Nessun tipo di vegetazione. Nessun tipo di essere vivente. Ecco perché il nome Mar Morto. Niente resisterebbe a tanto caldo e a un’acqua così salata.
marmorto_3
Ma noi umani riusciamo in tutto. O almeno per una giornata. Arriviamo in questa “spiaggia”. E vediamo all’orizzonte l’altra riva, quella giordana. Mi ricordo che esattamente un anno fa ero proprio là, dall’altra parte, così diversa. La riva israeliana così naturale, così poco contaminata, la riva giordana con queste strutture di lusso con piscina, costruite per i turisti, con il ristorante, le docce, e quant’altro. Qui sembra la parte “povera” del Mar Morto. Eppure, a confronto, è molto più affascinante. O almeno per me. Tutto così più naturale. Dove anche il turismo sembra più libero. Tranne per il turismo dei vicini palestinesi.
Testo e foto di Valeria Lonati

Tweet
Share
0 Condivisioni

Archiviato in:Mondo

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • Da Nutrimenti “Le variazioni Reinach” di Filippo Tuena
  • “La fanciulla è morta” di Colin Dexter in 10 curiosità
  • Abel Selaocoe al Conservatorio di Milano
  • Thomas Chigioni chiude “I giorni dell’Ostinazione”
  • “Anna A.” di Silvia Colasanti al Teatro alla Scala

Footer

INFORMAZIONI

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Informativa privacy & Cookie

La rivista online

ALIBI Online è una rivista digitale di turismo culturale, diretta dal giornalista Saul Stucchi. Si occupa di mostre d'arte, storia e archeologia, di cinema e teatro, di libri di narrativa e di saggistica, di viaggi in Italia e in Europa (con particolare attenzione alle capitali come Parigi, Madrid e Londra). Propone approfondimenti sulla cultura e la società attraverso interviste a scrittori, giornalisti, artisti e curatori di esposizioni.

Copyright © 2025 · ALIBI Online - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano; reg. n° 213 8 maggio 2009
Direttore Responsabile Saul Stucchi