Alcuni dicono che la Palestina non esiste. Chi, come noi, ha avuto la fortuna di aver vissuto in quel lembo di terra circondato da un muro alto 8 metri, sa che la Palestina invece esiste. Altri dicono che esiste solo la Palestina. Chi lo dice sono quei palestinesi che non hanno mai potuto oltrepassare quel Muro. Chi, come noi, non solo ha avuto la fortuna di essere stato lì, ma di passare liberamente attraverso il Muro, sa che esiste qualcosa fuori dalla Palestina. A noi, quindi, che abbiamo qualche fortuna in più, è sembrato necessario far conoscere questa difficile realtà, dove chi soffre è una popolazione intera, bambini compresi. La complicata situazione politica ed economica causata da un conflitto infinito ed iniquo tra Israele e Palestina, colpisce infatti fortemente bambini e ragazzi palestinesi, molti dei quali non ricevono una educazione adeguata e a cui si riscontrano problemi di apprendimento causati da un ambiente particolarmente duro, come quello di un campo profughi o quello di un orfanotrofio. L’obiettivo di questa iniziativa organizzata da Obiettivamente in collaborazione con l’Assessorato alla Cooperazione e Pace e l’Assessorato alla Cultura è dare un aiuto a quelle associazioni che, come Vento di Terra e le Suore del Verbo Incarnato, hanno deciso di dedicare i loro sforzi, la loro energia, il loro tempo, e a volte la vita intera, a quei bambini.

Il modello di intervento di Vento di Terra ONLUS nell’area si basa sulla necessità di costruire reti dal basso, relazioni forti e consolidate con i soggetti attivi nella comunità locale, primi ed essenziali motori di un possibile cambiamento. La metodologia è quella dello sviluppo di comunità in un contesto di emergenza perenne, ovvero di un processo partecipato che permetta alla comunità stessa di elaborare le forme ed i modi per rispondere ai bisogni che ritiene prioritari, anche allo scopo di affrontare i problemi sociali immediati, generati dalla situazione di conflitto e povertà che caratterizzano l’area.
La strategia d’intervento segue lo sviluppo di diverse aree: economica, educativa e sanitaria ed è orientata a promuovere processi di sviluppo sostenibili. Gli interventi sono rivolti alla popolazione palestinese dei Campi Profughi di Shufat e Qalandia, ai confini di Gerusalemme.
Le suore argentine del Verbo Incarnato hanno invece creato Hogar Niño Dios, una casa nata nel 2005 a Betlemme che accoglie in modo gratuito bambini abbandonati o con gravi handicap. Qui 4 suore ogni giorno hanno cura di 15 bambini e bambine e di qualche persona adulta che non ha altro posto dove stare. Instancabilmente, queste suore portano avanti la casa, facendo da mamme, da confidenti, da cuoche, da infermiere, senza un attimo di pausa e con un sostegno dato loro solo dalla ‘Provvidenza’, ma sempre con il sorriso sul volto. E nonostante tutto, il loro sogno non è di avere un giorno di vacanza, ma, a causa dell’elevato numero di richieste, quello di poter accogliere ancora più bambini. A tutti i bambini palestinesi, handicappati, abbandonati o dei campi profughi è dedicato quindi questo evento, a loro andranno tutti i soldi raccolti.
A cura di Valeria Lonati
SGUARDI OLTRE IL MURO
Esperienze di solidarietà in Palestina
Mostra fotografica
Da sabato 12 a venerdì 18 dicembre 2009
Circolino di Via Marconi 50
Arluno
Orari: 18.00-22.00
Ingresso gratuito
Programma:
– sabato 12 dicembre 2009, ore 18.00: inaugurazione della mostra fotografica con aperitivo, a cura dell’Associazione Fotografica Arlunese “Obiettivamente”.
– domenica 13 dicembre 2009, ore 13.00: pranzo solidale a sostegno dei progetti per i bambini palestinesi, con piatti tipici, in collaborazione con l’Associazione “Vento di Terra”. Prenotazione obbligatoria ai numeri 340/2369072 – 339/3868212 oppure presso il Bar del Circolino.