• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Luoghi
    • Italia
    • Europa
    • Mondo
    • A letto con ALIBI
  • Mostre
    • Arte
    • Fotografia
    • Storia
  • Spettacoli
    • Teatro & Cinema
    • Musica & Danza
  • Biblioteca
  • Interviste
  • Egitti

Alibi Online

Voi siete qui: Arte » La Vienna di Klimt e Schiele è in mostra a Losanna

30 Aprile 2020

La Vienna di Klimt e Schiele è in mostra a Losanna

Avrebbe dovuto chiudere i battenti il 24 maggio la mostra “À fleur de peau. Vienne 1900, de Klimt à Schiele et Kokoschka”, allestita al MCBA Musée Cantonal des Beaux-Arts di Losanna. Invece l’emergenza Coronavirus ha rivoluzionato tutti i piani.

Chiusa come tutte le altre esposizioni in attesa di nuovo ordine [riaprirà il 2 giugno: aggiornamento del 1° maggio, ndr], è stata comunque prorogata fino al 23 agosto 2020. L’augurio è che possiate fare in tempo a visitarla. Io l’ho vista prima del lockdown. Si tratta della prima esposizione organizzata nel nuovo MCBA, cuore di Plateforme 10 che riqualifica il quartiere in prossimità della stazione ferroviaria.

Richard Gerstl, Autoritratto

Davvero un peccato che la pandemia abbia guastato i programmi, ma siamo certi che quando tutto sarà tornato nella “normalità”, ci saranno tempi e modi e soprattutto lo spirito e la voglia di una nuova inaugurazione. Già la semplice riapertura sarà l’inizio di un altro capitolo, tutto da scrivere.

Per quello che ho avuto modo di vedere, ci sono tutti gli elementi per fare un ottimo lavoro. Le sale del nuovo spazio sono molto ampie e regolari: sono state create appositamente per ospitare mostre e ogni visitatore può muoversi a suo agio, compresi i portatori di handicap. Durante la mia visita ho visto diverse persone in carrozzina, autonome o con accompagnatori. Devo confessarlo: una scena che – purtroppo – non ho mai avuto occasione di vedere in un museo italiano… Dobbiamo prendere esempio dai vicini Svizzeri.

Il percorso espositivo

Il percorso espositivo esamina il ventennio che va dal 1897, anno della fondazione della Secessione viennese, al 1918 con la dissoluzione dell’impero Austroungarico come conseguenza della Prima guerra mondiale. Il titolo della mostra è un omaggio al noto aforisma di Paul Valéry: “Ce qu’il y a de plus profond dans l’homme c’est la peau” (La cosa più profonda nell’uomo è la pelle).

E proprio questa profondità intende indagare il percorso che si articola in sei sezioni, nelle quali trovano posto un centinaio tra dipinti e disegni, una cinquantina di mobili e una trentina di oggetti d’arte applicata realizzati dalla Wiener Werkstätte.

Coulisses: montage de l’exposition “À fleur de peau. Vienne 1900, de Klimt à Schiele et Kokoschka” from MCBA Lausanne on Vimeo.

La prima sezione è dedicata alle “pelli bianche” e analizza la lotta degli artisti contro l’accademismo, portata avanti denudando i corpi. E che nudi, signori miei, soprattutto quelli di Klimt, come i disegni di donne in pose provocanti che poco lasciano alla fantasia e molto al desiderio.

Ma si comincia con l’imperatrice Elisabetta Amalia Eugenia, per tutti “Sissi”. È presentata nel bianco del busto di marmo di Marcello e nel nero del suo costume d’amazzone in stoffa di lana. Gli appassionati d’arte antica ammireranno l’idria attica dipinta a figure nere dal “Pittore di Antimene” con il Giudizio di Paride, prestata dall’Antikenmuseum di Basilea.

Il segno di Schiele

Nella seconda – “Pelli colorate” – l’espressione delle emozioni emerge nei giochi di muscoli e articolazioni. Qui è Schiele a lasciare il segno, con il cambio radicale impresso alla sua arte nel 1908, dunque giusto a metà del ventennio preso in esame. Confrontando il Nudo maschile inginocchiato del 1906 (prestato da un collezionista privato, ma in prestito a lungo termine al Leopold Museum di Vienna) con la Donna nuda distesa del 1908 arrivata dal Kunsthaus Zug si ha l’idea di avere davanti opere di due artisti diversi!

Egon Schiele
Nudo di schiena, appoggiato sulle braccia (1910)
Mina di piombo, matita nera e gouache su carta, 45 × 30,7 cm
Vienna, Leopold Museum
Foto: © Leopold Museum, Wien/Manfred

È senza dubbio questo il cuore o almeno uno dei nuclei più intensi dell’intera esposizione. L’Autoritratto con le braccia sul petto di Schiele (1910) domina al centro della parete. Gli fanno eco sulla parete di frammezzo, al centro della sala, altri capolavori. Da sinistra: il Nudo maschile seduto, il Nudo di schiena appoggiato sulle braccia e il Nudo con la gamba alzata, tutti datati al 1910. Uno più bello dell’altro.

La terza sezione è intitolata “Sotto la pelle” e propone l’esplorazione della carne sotto la profondità superficiale della pelle. In una teca al centro della sala fa “bella mostra di sé” un brano di pelle con alcuni tatuaggi, prelevato sul cadavere di una persona non identificata all’Istituto di Medicina Legale di Ginevra verso il 1890. Roba da Hannibal Lecter.

Meglio dedicarsi ai ritratti realizzati da Schiele, Kokoschka e Oppenheimer esposti nella sezione “Attorno alla pelle”. L’Anton Weber dipinto da Oppenheimer sembra Massimo Popolizio. Un po’ inquietante il suo Heinrich Mann, per non parlare del Visionario II (La Morte e l’uomo) di Schiele, del 1911.

“Lo spazio – pelle” si concentra sulla concezione di un nuovo spazio plastico. Il percorso si conclude con la sezione “Stare bene nella propria pelle” con opere selezionate per esemplificare i cambi dell’ambiente quotidiano nella vita moderna.

Tante sono le opere straordinarie. Impossibile non citare almeno due dipinti di Richard Gerstl, l’Autoritratto a torso nudo (dal Leopold Museum) e l’Immagine di gruppo con Schönberg. Di quest’ultimo, il cui ruolo è fondamentale in quel periodo, non solo nella musica, menzioniamo il Ricordo di Oskar Kokoschka e Sguardo (Karl Kraus – La Muraglia cinese). Klimt si fa ammirare in tutti i suoi lavori, ma qui citiamo almeno i Pesci d’oro (capolavoro tra i capolavori) e la Testa di donna del LENTOS Kunstmuseum di Linz. Di Koloman Moser le Due ragazze del Kunstmuseum di Berna e le Tre donne di Vienna.

Mobili e oggetti d’arte

Il percorso espositivo prosegue e si conclude al secondo piano. Qui sono esposti essenzialmente mobili e oggetti, ma anche altri quadri, come il Ritratto del pittore Hans Massmann di Schiele, il cui schizzo preparatorio è esposto al primo piano. Armadi e letti, sedie e tavolini, vasi e bicchieri, servizi da tè e caffè… La poltrona reclinabile disegnata da Josef Hoffmann e realizzata da Jacob & Josef Kohn fa venire in mente la sdraio de “La montagna magica” di Thomas Mann!

Josef Hoffmann. Realizzazione: Jacob & Josef Kohn, Vienna
Poltrona con spalliera inclinable, detta "Sitzmaschine", modello prodotto dal 1906
Faggio massiccio curvato, multistrato, mogano tinto e lucidato, 110 × 68,5 × 82,5 cm
Zoug, Kunsthaus Zug, Stiftung Sammlung Kamm
Foto: © Kunsthaus Zug

Ad accogliere il visitatore in questi ampi spazi è il divano in legno e velluto verde attribuito ad Adolf Loos. Sopra è appeso il dipinto Uomo nudo disteso di Max Kurzweil. Girando la testa a destra lo sguardo del visitatore è catturato dalla gigantografia della foto che ha immortalato i membri della Secessione. Il Who’s Who di un’epoca che ha lasciato il segno. Come un tatuaggio indelebile.

Saul Stucchi

Didascalie:

  • Richard Gerstl
    Autoritratto a torso nudo (1902-1904)
    Olio su tela, 159 × 109 cm
    Vienna, Leopold Museum
    Foto: © Leopold Museum, Wien/ Manfred Thumberger
  • Egon Schiele
    Nudo di schiena, appoggiato sulle braccia (1910)
    Mina di piombo, matita nera e gouache su carta, 45 × 30,7 cm
    Vienna, Leopold Museum
    Foto: © Leopold Museum, Wien/Manfred
  • Josef Hoffmann. Realizzazione: Jacob & Josef Kohn, Vienna
    Poltrona con spalliera inclinable, detta “Sitzmaschine”, modello prodotto dal 1906
    Faggio massiccio curvato, multistrato, mogano tinto e lucidato,
    110 × 68,5 × 82,5 cm
    Zoug, Kunsthaus Zug, Stiftung Sammlung Kamm
    Foto: © Kunsthaus Zug

À fleur de peau. Vienne 1900, de Klimt à Schiele et Kokoschka

Informazioni sulla mostra

Dove

MCBA Musée Cantonal des Beaux-Arts
Place de la Gare 16, Losanna (Svizzera)

Quando

Dal 14 febbraio al 23 agosto 2020

Orari e prezzi

Orari: da martedì a domenica 10.00 – 18.00
giovedì fino alle 20.00
Biglietti: intero 20 CHF; ridotto 12 CHF

Maggiori informazioni

Sito web ufficiale:

www.mcba.ch

Informazioni su Losanna

www.lausanne-tourisme.ch
Tweet
Share
0 Condivisioni

Archiviato in:Arte

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • “Jünger. Una biografia letteraria e politica”
  • “La ballata dell’ultimo ospite” di Peter Handke
  • “Zombie contro zombie – One Cut of the Dead”
  • Capire il mondo tra “Tecno-archía” e “Buio americano”
  • Da Araba Fenice “Alberi maestri. Un bosco di storie”

Footer

INFORMAZIONI

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Informativa privacy & Cookie

La rivista online

ALIBI Online è una rivista digitale di turismo culturale, diretta dal giornalista Saul Stucchi. Si occupa di mostre d'arte, storia e archeologia, di cinema e teatro, di libri di narrativa e di saggistica, di viaggi in Italia e in Europa (con particolare attenzione alle capitali come Parigi, Madrid e Londra). Propone approfondimenti sulla cultura e la società attraverso interviste a scrittori, giornalisti, artisti e curatori di esposizioni.

Copyright © 2025 · ALIBI Online - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano; reg. n° 213 8 maggio 2009
Direttore Responsabile Saul Stucchi