La mostra “Give Me Yesterday” è l’occasione per scoprire il nuovo Osservatorio della Fondazione Prada, inaugurato lo scorso dicembre in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Rimarrà aperta fino al 12 marzo.
Sono esposti oltre 50 lavori di 14 artisti, “ognuno dei quali costituisce un campione di una specifica modalità di utilizzo della fotografia come diario personale dai primi anni Duemila fino a oggi” spiega il foglietto di sala. Vi consiglio di prenderlo per seguire il percorso espositivo che si snoda dal quinto al sesto piano. È questo il fil rouge, almeno quello principale. Altri, meno evidenti, si possono trovare seguendo la propria sensibilità.
Gli artisti selezionati sono quasi tutti giovani o giovanissimi. L’unico a sfiorare la sessantina è lo statunitense Greg Reynolds, classe 1958. Per il resto si va dai ventidue anni della giapponese Izumi Miyazaki ai quarant’anni dell’americano Leigh Ledare e del cinese Wen Ling.
Artisti in mostra:
- Melanie Bonajo
- Kenta Cobayashi
- Tomé Duarte
- Irene Fenara
- Lebohang Kganye
- Vendula Knopová
- Leigh Ledare
- Wen Ling
- Ryan McGinley
- Izumi Miyazaki
- Joanna Piotrowska
- Greg Reynolds
- Antonio Rovaldi
- Maurice Van Es
Disposte senza alcun ordine cronologico, foto in bianco e nero accanto a immagini a colori, formati e tecniche diversi tra loro, le opere costituiscono un immenso murale, la facciata di un palazzo in cui possiamo curiosare attraverso le finestre aperte. Sono gli artisti stessi a invitarci a guardare, a curiosare nella loro vita.
Anche intima.
Le loro opere si soffermano spesso sulle relazioni familiari, a volte letteralmente mettendole a nudo, come nel caso di Leigh Ledare che ha immortalato la madre in atti sessuali con compagni e sconosciuti (con buona pace di benpensanti e psicologi e per il piacere dei vouyers).
Da parte sua la polacca Joanna Piotrowska si concentra sulle tensioni che accompagnano le relazioni familiari, mentre Lebohang Kganye ha preso dagli album di famiglia alcuni scatti che ritraevano la madre, da poco scomparsa, e vi ha inserito digitalmente il proprio ritratto. Indossando gli abiti della mamma e imitandone i gesti accentua la somiglianza con lei, in qualche modo ne celebra il ricordo raddoppiandone l’immagine.
Nella serie “Ho preso le distanze” Irene Fenara ha scritto sulla cornice delle Polaroid da lei scattate il nome della persona ritratta, la data e l’ora dello scatto e la distanza che separava il soggetto dall’artista.
Alcuni progetti sono o appaiono estemporanei, come “Camera Woman” sviluppato “al volo” da Tomé Duarte, appena lasciato dalla compagna. L’ironia è qui arma di difesa / offesa, un gesto di liberazione da apprezzare in tempi (tragici) di femminicidio.
Altri sono evidentemente più elaborati, come “Orizzonte in Italia” di Antonio Rovaldi. Le foto esposte sono state scattate durante due viaggi in bicicletta, il primo lungo tutta la costa italiana, il secondo attorno alla Sardegna. Fate attenzione anche alla locandina del giornale locale appesa di fronte all’enorme “collage” di immagini: testimonia, se ce ne fosse bisogno, che quello dell’artista è un mestiere pericoloso…
Saul Stucchi
Didascalie:
- Una panoramica della mostra
Da sinistra a destra:
- Tomé Duarte
Camera Woman 2015 - Izumi Miyazaki
Izumimiyazaki.tumblr.com, 2016 - Melanie Bonajo
Thank You for Hurting Me I Really Needed It, 2008-2016
Immagine della mostra “Give Me Yesterday”
Fondazione Prada Osservatorio
Galleria Vittorio Emanuele II, Milano
21 dicembre 2016 – 12 marzo 2017
Foto Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti
Courtesy Fondazione Prada
- Antonio Rovaldi
Orizzonte in Italia (dalla serie), 2011-2015
Immagine della mostra “Give Me Yesterday”
Fondazione Prada Osservatorio
Galleria Vittorio Emanuele II, Milano
21 dicembre 2016 – 12 marzo 2017
Foto Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti
Courtesy Fondazione Prada
GIVE ME YESTERDAY
Fino al 12 marzo 2017
Fondazione Prada Osservatorio
Galleria Vittorio Emanuele II
Milano
Orari: da lunedì a venerdì 14:00-20:00; sabato e domenica 10:00-20:00
Biglietti: intero 10 €; ridotto 8 €
L’acquisto del biglietto alla Fondazione Prada Osservatorio consente l’ingresso gratuito presso Fondazione Prada (Largo Isarco 2) entro 7 giorni dalla sua emissione