Meglio chiarirlo subito in apertura: nella mostra “Bosch e un altro Rinascimento”, allestita al Palazzo Reale di Milano, prevale quantitativamente la seconda parte del titolo. Di Jheronimus Bosch, infatti, sono presenti cinque opere soltanto. Ma che opere! Basterebbero da sole a giustificare il biglietto, ma prive di tutto il materiale che i curatori (Bernard Aikema, Fernando Checa Cremades e Claudio Salsi) hanno selezionato come “contorno” risulterebbero ai visitatori come tesori strappati dal proprio contesto – storico, artistico e culturale – con grave menomazione della loro comprensione.

Organizzata da Palazzo Reale, Castello Sforzesco, Comune di Milano e 24 ORE Cultura, l’esposizione si potrà visitare fino al 12 marzo 2023. Consiglio però di non perdere tempo: diverse opere, infatti, rimarranno esposte per un periodo più limitato.
È il caso per esempio dell’arazzo Assalto a un elefante turrito, dalla serie delle Feste dei Valois che le Gallerie degli Uffizi hanno concesso solo fino al 30 gennaio o la tavola Meditazioni di san Giovanni Battista prestata dal Museo Lázaro Galdiano di Madrid fino al 13 febbraio “per ragioni conservative”. Realizzato attorno al 1495, è uno dei cinque Bosch presenti. Eccoli:
- Meditazioni di san Giovanni Battista (1495 circa)
Museo Lázaro Galdiano, Madrid - Trittico delle Tentazioni di sant’Antonio (1500 circa)
Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona - Trittico degli Eremiti (1495-1505 circa)
Gallerie dell’Accademia, Venezia - Trittico del Giudizio Finale (1500-1505 circa)
Groeningemuseum, Bruges - Le tentazioni di sant’Antonio (1510-1515 circa)
Museo Nacional del Prado, Madrid
Il visitatore dovrà armarsi di pazienza perché non si troverà mai da solo nelle sale del percorso espositivo, con la maggior parte dei presenti fermi davanti alle tavole di Bosch, per ammirare (e fotografare) i singoli elementi e dettagli delle sue scene fantastiche.

I primi tre capolavori accolgono i visitatori nella prima sala. Purtroppo il trittico lisboneta – senza dubbio l’ospite più illustre dell’intera mostra – è esposto dentro una teca di vetro. Rispetto però alla sua sede abituale qui a Milano è possibile girarci intorno, in modo da vederne con agio anche le scene dipinte sui pannelli esterni.
L’allestimento è scuro e l’illuminazione si concentra sulle opere: l’atmosfera è intima ma un poco soffocante. Per fortuna sono numerose le opere da ammirare e in cui perdersi, non soltanto quelle dipinte da Bosch. Del centinaio di opere selezionate – tra dipinti e sculture e bronzetti, incisioni e arazzi, ma anche libri antichi (come la celeberrima Hypnerotomachia Poliphili) e oggetti rari da camera delle meraviglie – mi accontento qui di segnalare soltanto una piccola scelta. Aggiungo che diversi sono i prestiti di collezionisti privati: uno dei punti di forza della mostra.
Il Codice Trivulziano di Leonardo da Vinci è aperto su pagine con schizzi di volti grotteschi. In una teca sono affiancati due scudi: a sinistra una Rotella con Trionfo di Bacco, realizzata da una bottega milanese nel 1563 (viene dal Museo delle Armi “Luigi Marzoli” di Brescia). A destra uno scudo con scena di parata militare di fantasia (Santiago Vencedor de los Moros guárdeme del Enemigo: ovvero San Giacomo, vincitore dei Mori, proteggimi dal nemico), attribuito a Pieter Huys e datato attorno al 1550. È stato prestato dal Museo Nazionale di Praga. Rappresentano rispettivamente il Rinascimento classico e quello anticlassico.

Tra le due “visioni del mondo” si staglia Albrecht Dürer come compromesso – o meglio sintesi – tra i due rinascimenti. Del maestro di Norimberga è esposta l’incisione al bulino Il mostro marino (1498 circa). E poi l’Allegoria del Fuoco di Jan Brueghel il Vecchio (olio su rame), dalla Pinacoteca Ambrosiana, il Paradiso terrestre di Herri met de Bles detto il Civetta per l’usanza di firmare le proprie opere disegnando un rapace nella composizione (ma in questo tondo non c’è o non sono stato in grado di scovarlo…), prestato dal Rijksmuseum di Amsterdam. Accanto c’è un’altra versione, in formato rettangolare, che la didascalia attribuisce a Herri met de Bles II, courtesy della galleria torinese Caretto & Occhinegro.
Il tema delle tentazioni di sant’Antonio fa la parte del leone. Un’intera sezione del percorso – la sesta – le è dedicata, ma qua e là sono disseminate opere (non solo dipinti) che hanno per soggetto la prova dell’eremita egiziano.
Ben fatti i pannelli didascalici che illustrano le varie sezioni. Cito qui un brano da quello introduttivo che serve come sintesi della concezione della mostra:
Uno degli obiettivi di questa mostra è fornire una diversa prospettiva, che si discosti dalla concezione di un Rinascimento uniforme, monolitico e di stampo tosco-romano, ovvero quello descritto dalla narrazione vasariana. Si propone invece l’idea di un momento storico multiforme, in cui l’arte di Bosch sia rappresentativa di un Rinascimento “alternativo”, parallelo a quello classicheggiante, ma non solo: anche ad altri “rinascimenti” – molteplici – che hanno caratterizzato centri e periferie artistiche in questi secoli di grandi scoperte e di curiosità culturale. I punti cardine della mostra sono gli esiti dell’impatto della cultura immaginativa boschiana e il contesto della sua recezione. Perciò, anziché una convenzionale presentazione monografica, si propongono sezioni tematiche e stimolanti confronti tra dipinti dell’artista e una varietà di pitture e oggetti d’arte.
“Bosch e un altro Rinascimento” è una mostra da gustare con calma e, se possibile, tornare a visitare. L’audioguida è compresa nel prezzo del biglietto.
Saul Stucchi
Didascalie:
- Jheronimus Bosch
Trittico delle Tentazioni di sant’Antonio (1500 circa)
Olio su tavola
Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga
© DGPC/Luísa Oliveira - Le foto dell’allestimento sono di Carlotta Coppo
Bosch e un altro Rinascimento
Informazioni sulla mostraDove
Palazzo RealePiazza del Duomo 12, Milano
Quando
Dal 9 novembre 2022 al 12 marzo 2023Orari e prezzi
Orari: da martedì a domenica 10:00 – 19:30Giovedì 10:00 – 22:30
La biglietteria chiude un’ora prima
Lunedì chiuso
Per le aperture straordinarie consultare il sito ufficiale
Biglietti: intero 15 €; ridotti 13/10/6 €