Aristofane in blue è uno spettacolo ambizioso e complesso, volutamente di non immediata e pacifica fruizione, a cominciare dalla definizione di “opera musical – teatral – multimediale”. Ma è proprio così che l’ha voluto il suo ideatore Maurizio Pisati che lo porta in scena (fino al 31 marzo) al Teatro Oscar di Milano, per la regia di Annig Raimondi. “Lo spettacolo non sono le commedie. È lui: Aristofane!” è il monito che a prima vista spiazza lo spettatore, ma in effetti gli fornisce le coordinate principali per seguire il viaggio in quell’Atene di fine V secolo che è poi la città di oggi, la città di sempre, cioè il mondo. Si tratta di un viaggio insieme musicale, poetico e politico (nel senso primario del termine), compiuto tra e con le parole di Aristofane, di cui emerge la conturbante attualità (o più correttamente perennità).
Sul palco Riccardo Magherini, a cui sono affidate la voce antica e quella del parlamento, si muove su una strana sedia a rotelle invitando gli spettatori-cittadini a ridare la vista a Pluto, dio della ricchezza, perché finalmente possa vedere a chi finiscono i suoi doni. Ma i più pericolosi nemici della città sono (fin troppo spesso) quelli che ne sono al comando, capaci di nascondere un cuore nero dietro un volto pulito. E allora bisogna affidarsi alla poesia, alla musica, ampliare gli orizzonti proprio come fanno gli uccelli che si librano nell’aria senza curarsi degli ostacoli della terra (a loro dà voce il vocalist Bernardo Lanzetti, storico componente della P.F.M.). Annig Raimondi invece rievoca le voci delle donne e della pace, tra desiderio di affermazione e malinconica disillusione.
Domenica scorsa, al termine dello spettacolo, l’autore e i protagonisti hanno tenuto un incontro col pubblico. La chiacchierata informale è stata molto istruttiva perché ha permesso ai presenti di chiarire e approfondire molti aspetti dello spettacolo, oltre che a conoscere le opinioni personali degli attori. Annig, per esempio, ha messo in evidenza il ritardo del teatro rispetto alla musica, accumulato negli ultimi anni, mentre prima non era inusuale ascoltare musica contemporanea durante uno spettacolo. Fulvio Michelazzi ha invece spiegato il suo tentativo (riuscito) di rendere la luce un suono tra gli altri suoni, proprio come la parola e la musica.
Saul Stucchi
ARISTOFANE IN BLUE
Dieci domande a nuvole, poeti e uccelli
Ideazione e drammaturgia di Maurizio Pisati
Regia di Annig Raimondi
Con Annig Raimondi, Riccardo Magherini e Bernardo Lanzetti
Spazio scenico e luci Fulvio Michelazzi
Dal 21 marzo al 31 marzo 2012 ore 21.00; domenica ore 17.00
Teatro Oscar
Via Lattanzio 58
Milano
Biglietto
Intero 24 €; ridotto 18 €
Informazioni e prenotazioni
Tel. 02.36503740