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Voi siete qui: Arte » A Milano la predella della Pala Oddi di Raffaello

8 Dicembre 2022

A Milano la predella della Pala Oddi di Raffaello

Si potrà visitare fino al 29 gennaio 2023 la mostra “Raffaello. Predella della Pala Oddi dai Musei Vaticani”, allestita al Museo Diocesano Carlo Maria Martini per la XIV edizione dell’iniziativa Un capolavoro per Milano.

Curata da Barbara Jatta e Nadia Righi, rispettivamente Direttrice dei Vaticani e del Diocesano milanese, con la collaborazione di Fabrizio Biferali, l’esposizione presenta al pubblico lombardo (e ai numerosi turisti, anche internazionali) un’opera straordinaria del pittore urbinate, straordinaria come il restauro a cui è stata sottoposta.

Come svela il titolo, si tratta della predella della cosiddetta Pala Oddi (rimasta ai Vaticani), ovvero della tavoletta orizzontale che la completa, suddivisa in tre scene che raffigurano – da sinistra a destra – l’Annunciazione, l’Adorazione dei Magi e la Presentazione al Tempio.

Raffaello. Annunciazione, Adorazione, Presentazione al Tempio. La predella della Pala Oddi. Musei Vaticani

Il percorso espositivo, il cui allestimento – curato da Alessandro Colombo e Paola Garbuglio – ha lo scopo di avvicinare il visitatore in punta di piedi al capolavoro, instaurando con esso un dialogo e giocando con un “cortocircuito delle dimensioni” (parole della dottoressa Righi), si apre con una citazione del Vasari, dalla prima edizione (quella del 1550) della sua celebre opera Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori, e architettori:

ma più di tutti il graziosissimo Raffaello da Urbino, il quale studiando le fatiche de’ maestri vecchi e quelle de’ moderni, prese da tutti il meglio, e fattone raccolta, arricchì l’arte della pittura di quella intera perfezzione…

I pannelli raccontano la storia rocambolesca dell’opera, prelevata dagli “emissari raffinatissimi di Napoleone” (ancora la Righi) e poi tornata in Italia, grazie a Canova, ma non a Perugia, bensì in Vaticano. Ne spiegano i dettagli stilistici e quelli tecnici del delicato restauro. Sono anche riprodotti i brani dei Vangeli relativi alle scene rappresentate, come il passo di Luca 2, 25-28 richiamato dall’ultimo riquadro.

Raffaello, Annunciazione: predella della Pala Oddi. Musei Vaticani

Tante sono le informazioni che vi si possono leggere, a cominciare da quelle riguardanti la vita e la carriera di Raffaello che realizzò pala e predella giovanissimo (ventenne o poco più), attorno al 1504. L’opera era destinata alla chiesa di san Francesco al Prato a Perugia, una sorta di pantheon cittadino e fu quindi pensata per dialogare con i lavori dei grandi maestri già presenti nello stesso tempio.

Tipicamente francescani sono i temi mariani qui raffigurati, in uno stile che ricorda da vicino quello del Perugino (che Raffaello sia stato suo allievo non è dimostrato. Al proposito rimando alla recensione della mostra al Musée Jacquemart-André di Parigi).

La dottoressa Righi sottolinea, però, soprattutto le vicinanze con il Pinturicchio. Non va dimenticato che fu proprio Bernardino di Betto Betti, più noto come Pinturicchio, uno dei primi artisti a calarsi nella Domus Aurea di Nerone, per poi decorare l’Appartamento Borgia nel Palazzo Apostolico con delle candelabre, prime prove di grottesche nell’arte rinascimentale. Si noti, en passant, che Raffaello dipinse le candelabre sulla predella Oddi a tempera e non a olio come il resto della tavola.

Utile all’approfondimento e prezioso “souvenir” della mostra è il piccolo catalogo pubblicato da Silvana Editoriale. Tra i saggi segnalo in particolare quello del dottor Biferali, intitolato La Pala Oddi e la sua predella. Vicende, stile, iconografia.

Il visitatore non manchi di confrontare la predella raffaellesca con quella che completa il polittico dell’Assunzione della Vergine tra i santi Giovanni Battista e Stefano, dipinto da Marco d’Oggiorno attorno al 1510, ovvero soltanto una manciata d’anni dopo. Il polittico è appeso a pochi metri dall’ingresso alla mostra, a sinistra dello scalone monumentale.

La mostra è dedicata a Guido Cornini, “raffinato studioso di Raffaello”, responsabile del dipartimento delle arti e curatore del reparto per l’arte dei secoli XVI-XVI dei Musei Vaticani, scomparso la scorsa estate.

Saul Stucchi

Raffaello. La predella della Pala Oddi

Informazioni sulla mostra

Dove

Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Piazza Sant’Eustorgio 3, Milano

Quando

Dal 4 novembre 2022 al 29 gennaio 2023

Orari e prezzi

Orari: da martedì a domenica 10.00 – 18.00
Lunedì chiuso

Biglietti: intero 9 €; ridotto 7 €
Cumulativo Chiostri: intero 12 €; ridotto 9 €

Maggiori informazioni

Sito web ufficiale:

https://chiostrisanteustorgio.it

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