Pomponio Amalteo Pictor Sancti Viti (1505 – 1588): questo il nome della mostra organizzata presso la chiesa di San Lorenzo, a San Vito al Tagliamento, per celebrare i cinquecento anni della nascita del grande artista friulano.
Pomponio Amalteo nacque a Motta di Livenza nel 1505 e cominciò i primi studi sotto la guida dello zio Marcantonio, eruditissimo Pubblico Maestro della Città, dal 1510 al 1515. Avendo scoperto la vocazione per l’arte del pennello, andò alla scuola da un certo Domenego Depentór di Motta, dal quale imparò i primi elementi di base della pittura.
Successivamente l’Amalteo si trasferì a San Vito al Tagliamento, che divenne la sua città di adozione e sede dell’operosa bottega, dove ebbe la fortuna di poter frequentare la scuola del Pordenone, di cui sposò anche la figlia Graziosa.
Dal maestro il giovane artista apprese le tecniche pittoriche e trasse l’amore per la grandiosità delle forme, per l’esasperato movimento e per l’affollamento delle composizioni. Pittore fecondissimo, numerose sono le testimonianze lasciateci. Tra queste numerose opere di cavalletto, per la quasi totalità di soggetto sacro, ed alcuni vasti cicli di affreschi che decorano palazzi, chiese e case del Friuli.
Particolarmente portato per l’affresco, l’Amalteo fin dagli esordi si trovò ad affrontare ampie superfici, riuscendo a fondere una notevole abilità nell’organizzazione degli spazi con buone doti “narrative”, indispensabili per ricoprire così vaste superfici. Perfettamente inserito nella contesto sociale del tempo e – dopo la morte del suocero – quasi senza concorrenti in terra friulana, Amalteo, con la sua pittura scenografica, spettacolare, ricca di virtuosismi prospettici e di particolari ripresi dal vero, si configura come un anello di congiunzione tra due epoche, il primo Cinquecento veneto e l’età della Maniera.
Artista longevo e fecondissimo, nell’arco della sua attività, protrattasi per oltre mezzo secolo, ha lasciato testimonianza di sé in numerosi edifici sacri e palazzi del Nord est.
La mostra, allestita nella chiesa di San Lorenzo dove il pittore trovò sepoltura – nel cuore del borgo friulano ricco di testimonianze storiche ed artistiche – consentirà, con oltre cinquanta dipinti, di ridisegnare il profilo artistico dell’Amalteo e dei suoi più stretti seguaci, confrontando la sua opera con quella del Pordenone e di alcuni tra i più importanti pittori veneti del Cinquecento – Paolo Veronese, Palma il Giovane, Domenico Tintoretto, ecc. – che in Friuli hanno lasciato significative testimonianze
Simona Silvestri
Pomponio Amalteo – Pictor Sancti Viti 1505-1588
Chiesa di San Lorenzo, San Vito Al Tagliamento (PN) – dal 28 settembre al 28 ottobre 2006