“L’ALIBI della domenica” è dedicato ai libri. What else?
Archiviata la trentatreesima edizione del Salone del Libro di Torino, è arrivato il momento di parlare di… libri! Del resto, è sempre il momento giusto per parlare di libri, non siete d’accordo?
Giulio Perrone Editore ha pubblicato il “Taccuino delle letture” sulla cui copertina si legge questa citazione della scrittrice Giulia Caminito, vincitrice quest’anno del Premio Campiello con il suo romanzo “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani): “La lettura dovrebbe sempre accadere tra le righe, per indagare e riuscire a intendere ciò che dai segni e i significati è con intenzione taciuto”.

Quello che segue è l’elenco dei dieci libri che al momento (e nelle prossime settimane) hanno la mia attenzione.
- Irene Vallejo, Papyrus. L’infinito in un giunco (tradotto da Monica R. Bedana), Bompiani.
“Oltre 250 mila copie vendute in Spagna. Traduzioni in corso in 33 lingue” dichiara la fascetta di questo volume che racconta “la grande avventura del libro nel mondo antico”. Mi aspetto molto da quest’opera.
Folgorante la prima citazione in esergo. Viene da “Trilogía de Mozambique” di Mia Couto: “Sembrano disegni, ma dentro alle lettere ci sono le voci. Ogni pagina è un diffusore acustico di voci”. - Stendhal, “La Certosa di Parma” (traduzione di Maurizio Cucchi), Mondadori.
Sto leggendo questo classico al ritmo di dieci pagine al giorno. Ho da poco superato la metà e mi trovo al capitolo XVII. Fabrizio del Dongo rischia la testa, la duchessa Sanseverina è tornata in società e il conte Mosca vuole dare le dimissioni. Ma è tutto più complicato di così… - Fabio Isman, Quando l’arte va a ruba, Giunti.
Solo a sfogliarlo, intriga. In undici capitoli arricchiti da uno splendido apparato iconografico, il giornalista racconta “furti e saccheggi, nel mondo e nei secoli” (per citare il sottotitolo), dalla “Madonna della Misericordia” del Perugino al “Bambinello” di Santa Maria in Aracoeli, passando per la “Flagellazione di Cristo” di Piero della Francesca, rubata nel 1975 e per fortuna recuperata l’anno dopo. - Marco Aime e Andrea De Giorgio, Il grande gioco del Sahel, Bollati Boringhieri.
“Dalle carovane di sale ai Boeing di cocaina”. Dunque tutt’altro genere di loschi affari – rispetto ai furti d’arte – in questa fascia del continente africano, “una striscia lunga 8500 chilometri, vasta circa 6 milioni di chilometri quadrati, che attraversa dodici Stati”. Sapete quali? - Benedetta Craveri, La contessa. Virginia Verasis di Castiglione, Adelphi.
L’autrice ne parlerà domani sera (lunedì 25 ottobre) alle ore 18.00 nella Sala AcomeA del Teatro Franco Parenti di Milano, in dialogo con la scrittrice e giornalista Cristina Soffici. Vi racconterò. - Beniamino Placido, Nautilus. La cultura come avventura, a cura di Franco Marcoaldi, Laterza
Edito nel 2010, l’ho acquistato un paio di giorni fa in un chiosco di remainders a Bari. Raccoglie una cinquantina di articoli pubblicati su “La Repubblica” nel trentennio tra il 1977 e il 2007. Di una buona parte di essi dovrei avere la copia cartacea in un raccoglitore ad hoc: insieme ai reportage di Stefano Malatesta gli articoli di Placido erano la ragione per cui leggevo il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. - Paul K. Feyerabend, Conquista dell’abbondanza, Raffaello Cortina Editore.
Gironzolando per i vicoli di Bari vecchia ho notato un uomo seduto al tavolino di un bar intento a leggere questo libro. Mi è sembrato concentrato e interessato. Questo incontro di un paio di secondi (giusto il tempo di leggere il titolo sulla copertina) ha destato la mia curiosità. Girato l’angolo ho cercato in internet informazioni su questo libro, che è la “Storia dello scontro tra l’astrazione e la ricchezza dell’Essere”. Approfondirò. - Mario Luzi, Pietra oscura. Controversia, Libri Scheiwiller.
L’ho acquistato ieri a Verona, con lo sconto del 50% (il libro è stato pubblicato nel 2004). Non conoscevo questo testo del poeta toscano, di cui invece amo moltissimo “Il libro di Ipazia” (rimando alla recensione della lettura scenica fatta da Valerio Bongiorno e Laura Piazza allo Spazio Banterle di Milano nel 2019). - Franco Cassano, Il pensiero meridiano, Laterza.
Rimpiango di non aver conosciuto il sociologo (e politico) Franco Cassano, scomparso a febbraio di quest’anno all’età di 77 anni. In biblioteca ho preso questo suo saggio pubblicato nel 1996. Sulla quarta di copertina si legge: “Occorre restituire al Sud l’antica dignità di soggetto del pensiero, interrompere una lunga sequenza in cui esso è stato pensato solo da altri. Il pensiero meridiano è, innanzitutto, riformulazione dell’immagine che il Sud ha di sé: non più periferia degradata dell’‘impero’, ma nuovo centro di un’identità ricca e molteplice, autenticamente mediterranea”. - Antonio Pascale, La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini, Einaudi
Confesso di non sapere nulla di questo libro appena pubblicato, se non che è arricchito da undici illustrazioni di Stefano Faravelli. Mi basta per incuriosirmi. Senza contare, poi, che il fico è il mio frutto preferito.
Il libro verrà presentato il 16 novembre alle ore 18.30 al Circolo dei lettori di Torino, in collaborazione con Libreria La Montagna.
A ben vedere, alle tavole di Faravelli si addice la bella immagine di Mia Couto: nei suoi disegni si possono sentire tutte le voci del mondo.
E voi, che libri avete tra le mani?