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Voi siete qui: Biblioteca » Leggere “Turista da banane” di Simenon in quarantena

7 Aprile 2020

Leggere “Turista da banane” di Simenon in quarantena

Ricordo bene la prima occasione in cui mi sono imbattuto in quello che è diventato uno dei miei proverbi preferiti. Stavo guardando alla TV il film “Men of Honor – L’onore degli uomini”. Il comandante Billy Sunday, impersonato da Robert De Niro, avverte il marinaio Carl Brashear (Cuba Gooding Jr) che sogna di diventare il primo capo-palombaro di colore della marina statunitense: “You know what the Chinese say, cookie? Beware what you wish for”. Hanno ragione i Cinesi: attenzione a quello che desideriamo (e sogniamo), perché potrebbe avverarsi!

Georges Simenon, Turista da banane, Adelphi

Quante volte – io per primo – abbiamo sognato di non avere impegni, obblighi e scadenze, per rimanere a letto a leggere?! Eccoci serviti! Vi siete accorti? Quando è diventata concreta, l’esperienza ha perso molto del fascino che aveva quando aveva la consistenza di un sogno…

Ma bisogna comunque approfittarne, pur con la speranza che non ricapiti. E allora eccomi a leggere con una certa voracità. E tra i vari libri che sto leggendo contemporaneamente (compreso il mio primo tentativo di cimentarmi con un catalogo in tedesco, lingua di cui conosco appena una manciata di sostantivi…) c’è un romanzo che avevo acquistato quasi un quarto di secolo fa, per la precisione il 21 ottobre del 1996. Lo testimonia la data che vi ho apposto nella prima pagina, seguita dal prezzo d’acquisto, scontato del 30%: 17.000 £ al posto delle 24.000 del prezzo di copertina.

Si tratta di “Turista da banane. O Le domeniche di Tahiti” di Georges Simenon, pubblicato da Adelphi nella collana Biblioteca Adelphi.

Le domeniche di Tahiti

Un brano subito all’inizio del romanzo mi ha colpito per la particolare consonanza con questo periodo di quarantena da Coronavirus. Eccolo, nella traduzione di Laura Frausin Guarino (ho letto in un’intervista su “Liberi di scrivere” che la sua prima traduzione professionale è stata proprio di un romanzo di Simenon):

L’Île-de-Ré era già all’altro capo del mondo a tagliare pazientemente, con un ronzio di macchine, la superficie troppo piatta e abbagliante del Pacifico, che costringeva a portare gli occhiali scuri. Il tratto di penna che si allungava ogni giorno di più sulla carta affissa nel salone di prima classe avrebbe toccato ben presto i puntini sparsi che rappresentavano le Marchesi. Da trentasette giorni non si era più né in Francia né da nessun’altra parte. Eppure era domenica!
Una vera domenica, una domenica come qualsiasi altra – anche se quella sorta d’infinito in cui navigava l’Île-de-Ré poteva far credere che le giornate fossero tutte uguali.

Ecco: giornate che sembrano tutte uguali… Non so ancora che fine farà il protagonista Oscar Donadieu, il ragazzotto timido che ha lasciato La Rochelle per cercare la sua vera dimensione a Tahiti.

Ho la sensazione che non la troverà. Al momento vive solitario in una valle all’interno dell’isola, in uno scenario paradisiaco con tanto di cascata a portata di mano. E la sensuale Tamatéa gli ha lasciato il segno, non soltanto la scia di profumo. Il soggiorno a Tahiti sarà un sogno o un incubo?

I sogni di Elio Aristide

A proposito di sogni: tra i libri che sto leggendo in questi giorni ci sono i “Discorsi sacri” di Elio Aristide (117 – 181 d.C.), anche questi pubblicati da Adelphi, ma nella Piccola Biblioteca, a cura di Salvatore Nicosia (in questo caso non ho segnato la data d’acquisto, ma l’etichetta riporta il prezzo ancora in lire).

Pagina dopo pagina non so se mi sorprende maggiormente la fantasia onirica dell’autore o il suo atteggiamento di totale e cieca fiducia nell’operare (a suo dire) del dio Asclepio, spesso in aperto contrasto con i consigli e le disposizioni dei medici che avevano in cura Aristide.

Mi verrebbe da giudicare come assurdo, irrazionale e superstizioso il comportamento del retore, ma poi rifletto e concludo che Aristide si troverebbe perfettamente a suo agio in quest’anno 2020. Lui, del resto, è sopravvissuto alla terribile peste antonina.

Saul Stucchi
In copertina: Ralston Crawford, Marina con isola (1934)
Ralston Crawford Estate, New York.

  • Georges Simenon
    Turista da banane
    Adelphi
  • Elio Aristide
    Discorsi sacri
    Adelphi
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