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Voi siete qui: Fotografia » Le fotografie di Giordano Morganti sono in mostra: Blood on Blood

3 Dicembre 2009

Le fotografie di Giordano Morganti sono in mostra: Blood on Blood

morganti_ante I respiri della città, freddi, affannati, disperati, folli sono quelli dei senza fissa dimora che Giordano Morganti (Milano, 1956) ha raccolto in alcune immagini per la mostra Blood on blood (a Genova fino al 29 novembre). Compassione, pianto, severi giudizi nei confronti di una società che lascia ai margini donne, bambini, uomini senza più lavoro, immigrati, fuggitivi.
In realtà, a parte l’ultimo periodo di ricerca più approfondita sull’argomento, questa esperienza fotografica nasce undici anni fa a Roma, quando Simona Marchini chiese a Morganti di fare qualche scatto ai clochards per il Premio Anima, tenutosi in Campidoglio. Morganti per due settimane si dedicò al lavoro, destinando al progetto nove ritratti. Successivamente, quando tornò a Milano non perse di vista l’inusuale tema ma cercò di farlo suo, di metterlo a fuoco fin al punto di dedicare tre mesi della sua vita proprio ai senza tetto. Furono tre mesi nei quali Morganti osservò i barboni alla Stazione centrale e convisse con altri mendicanti nei bunker, nei capannoni sotterranei di piazzale Lodi che poi il sindaco Moratti fece demolire: luoghi abitati da seicento persone, ratti, insetti, senza servizi igienici, senza acqua calda, senza luce. Il fotografo si alzava alle sei per poter svolgere il lavoro in armonia con la luce; alcune immagini sono state scattate a lume di candela con pellicole iper-sensibili senza mai l’uso del flash. Alcune volte subentravano poliziotti e avvenivano irruzioni durante le quali questa povera gente veniva aggredita e malmenata con manganelli.
morganti_1
La gente di strada oggi è cambiata rispetto a quando Morganti era bambino. Oggi la popolazione ai margini è molto varia; ci sono prigionieri politici, gente che fa uso di stupefacenti e che usa la strada come mezzo e palcoscenico di vendita e prostituzione; e ancora… mendicanti, travellers, extracomunitari che non trovando lavoro finiscono sui marciapiedi. Ma ci sono anche poeti, gente che non vuole stare alle regole della società… L’associazione Linea Gialla Onlus si interessa ai senza tetto della Stazione Centrale. Potete trovare notizie sul blog “Non superate la linea gialla”.

Qualcuno tra i clochards di strada ha scritto una poesia sul coraggio: “Abbiate il coraggio di guardarmi/ Di dirmi ciò che pensate/ Non nascondete la rabbia che vi procura la mia vista/ L’indifferenza mi lacera la carne/ Abbiate il coraggio di guardarmi/ nei miei occhi c’è ancora un domani/ ma se il vostro sguardo si ferma sui miei stracci che potrete mai capire di me?”.

Vige una dura legge in strada, anche lì c’è chi comanda e chi subisce. Il poliziotto picchia il barbone, il re dei mendicanti dà regole inflessibili come racconta Bertolt Brecht ne “L’opera da tre soldi”, ironizzando sulle sorti dei senza tetto; nella Ballata della vita piacevole scrive: “è vita questa? Ormai non trovo più sapore in niente… Di esempi edificanti ce n’è un pozzo, gente per un libro salta i pasti. E vive in mezzo ai topi e ai muri guasti… la libertà? D’accordo! Ma tenetelo a mente, solo chi ha la borsa piena vive piacevolmente”.

Oltretutto c’è il pappone che comanda la prostituta e punisce i clienti che disertano i pagamenti come hanno scritto in un articolo il 29 ottobre riguardante un fatto accaduto quest’anno: un uomo dopo aver litigato con la moglie, uscì fuori da casa in cerca di una donna di strada ma volendo consumare senza pagare venne sequestrato per ben due giorni da due albanesi finché essi non hanno chiesto il riscatto alla famiglia.
morganti_2
Tra i senza tetto Morganti ricorda anche la presenza di un ex-giornalista de L’Unità: “Quando la redazione si trasferì a Roma, siccome la moglie del giornalista non voleva trasferirsi, egli perse il posto di lavoro, e non ne trovò mai più un altro; la moglie, per questo motivo, lo sbatté fuori di casa e lui  finì in strada”.
Le foto sono in vendita a un prezzo “contenuto” e un terzo del ricavato verrà devoluto all’associazione Linea Gialla Onlus.


Testo e video di Valentina Cavera

Blood on blood
VisionQuest Gallery
Piazza Invrea 4r
Genova
Tel. 010265629
www.visionquest.it

Orari: dal mercoledì al venerdì 15.30–19.30; sabato 10.00–12.30; 15.30–19.30 e su appuntamento

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