In occasione dell’edizione 2016 (la quarta) di Brianza Book Festival, ALIBI Online ha intervistato il suo ideatore, Dario Lessa.
Com’è nato il Brianza Book Festival?
Come tutte le cose belle, nasce per caso, da un’idea, un’intuizione. Collaborando da tempo con Roberto Masi, che è nel circuito dei grandi concerti, si è pensato di dare uno spazio ai libri e alla letteratura. Un po’ in sordina nasce il Brianza Book Festival con la sua prima edizione presso le Cucine di Villa Reale, ma è subito un successo. Da allora abbiamo ospitato scrittori di alto livello, come esordienti alle prime armi.
L’edizione di giugno è stata fatta all’interno del Museo e Tesoro del Duomo di Monza, due serate, dodici scrittori più dodici esordienti. Per l’edizione del 16 dicembre siamo tornati in Villa Reale, al terzo piano, quello della Triennale di Milano. Tutto grazie all’agenzia Hemingway & Co, a Valentina, Elvina, Roberta e Matteo, a MonzaBrianzaEventi e a tutti quelli che credono in noi.
Come vengono scelti gli ospiti?
La scelta degli ospiti è una delle fasi più delicate. Intanto cerchiamo di invitare scrittori “freschi” di pubblicazione, poi stendiamo un elenco in base a un argomento, un tema che viene selezionato e deciso a tavolino. Allora si comincia con gli inviti.
Comunque, nella scelta, guardiamo soprattutto i contenuti e lo spessore artistico dello scrittore. Abbiamo un debole per le penne affilate e cariche d’ironia. Ci piace portare la cultura col sorriso sulle labbra.
Cosa ha ispirato il tema “Il peso specifico delle parole”?
L’amore…l’amore per la parola, l’amore incondizionato per le parole. Con le parole si può fare tutto, una dichiarazione di guerra o una dichiarazione d’amore. Con le parole si scrive un libro. Saper usare le parole è una delle armi più potenti al mondo. Avere coscienza delle parole è una condizione indispensabile per una convivenza serena.
Tutto questo possiamo trasmetterlo senza pesi di zavorra di cultura d’élite, ma con sorsi piccanti di ironia concentrata, con un briciolo di sarcasmo e, soprattutto, con piacevole simpatia. Non dimentichiamo mai che leggere è bello, è piacevole, è crescita.
Gioie e dolori di fare cultura in Brianza…
Fare cultura è sempre gioia, sia in Brianza come ovunque. Certo i brianzoli non sono ricettivi come i milanesi che, abitando in una metropoli, sono abituati a cose del genere. Ma è questione di tempo, poco, è questione di superare un piccolo scoglio. Alla fine la risposta c’è sempre.
La Brianza ha sete di queste cose, ha fame di cultura. Ne ha bisogno e sente di averne bisogno. Infatti negli ultimi tempi gli eventi si stanno moltiplicando, Monza è più “aperta”. Uno dei nostri obiettivi è quello di portare Monza a livello nazionale su eventi letterari. E ce la faremo.
I prossimi progetti
Chiuso il Brianza Book Festival venerdì, abbiamo, già domenica 18 dicembre, la seconda puntata di “Lettere Aperte sul Palco”, il nostro X-Factor letterario. Sei puntate di reading letterario, sei partecipanti a serata, un vincitore a puntata, sei finalisti nella finalissima di maggio. Chi vince il contest, oltre a un premio, aprirà il Book Festival di giugno.
Come agenzia letteraria siamo davvero molto attivi. Portiamo scrittori nelle scuole, nei pub, in TV, nelle cene, librerie e club… A maggio organizzeremo il Festival della letteratura a Salsomaggiore e a luglio un’edizione esplosiva del Brianza Book Festival a Monza, in piazza, con stand di piccoli e medi editori, librerie, un palco centrale ed eventi paralleli in tutto il centro. Poi si parla di Sirmione ed altre città.
Insomma, un 2017 coi botti. Viva i libri, viva la letteratura. Sempre.
A cura di Saul Stucchi
BRIANZA BOOK FESTIVAL
Il peso specifico delle parole
16 dicembre 2016 ore 21.00
- Reggia di Monza
Sala Belvedere
Viale Brianza 1
Monza
Ingresso gratuito