In margine alla mostra cesenate su Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato, ALIBI Online ne ha intervistato il curatore Massimo Pulini.
Dottor Pulini, qual è la definizione più adatta per descrivere la personalità del Sassoferrato?
Io l’ho definito un “Minimalista della bellezza” perché nella ripetizione ossessiva di alcuni modelli iconografici, di propria invenzione o desunti da altri, è sempre riuscito a infondere una differenza, una qualità pittorica e una intensità di sentimento che danno a ogni replica la dignità di un individuo, l’unicità dell’aura.
A quali pittori, contemporanei o meno, possiamo accostare il Salvi?
Possiamo accostarlo a un pittore della generazione che lo ha preceduto: Scipione Pulzone da Gaeta (un altro artista che, assieme al Sassoferrato, fu amato da Federico Zeri). Ha poi avuto un alter ego tra i suoi contemporanei: Carlo Dolci. E i Nazareni tedeschi, due secoli dopo di lui, sono stati quelli che lo hanno imitato nello stile e nella spiritualità.
Che rapporto ebbe il Sassoferrato con Raffaello?
Raffaello è stato un’Orsa Maggiore per il Sassoferrato, un modello assoluto che, forse senza volerlo, Giovan Battista Salvi ha perfezionato con la propria modestia, togliendo cioè alla Bellezza dell’Urbinate quel tanto di superba consapevolezza che era propria dei geni rinascimentali.
Tra le numerose Madonne che ha dipinto, a suo parere qual è la più bella o la più significativa e perché?
Tra le bellissime Madonne del Sassoferrato scelgo l’Addolorata della Pinacoteca di Cesena, che ho messo anche nella copertina del catalogo, perché in quella invenzione, che si deve interamente all’artista, tutti i sentimenti del dolore sono rappresentati in una striscia d’ombra, sopra gli occhi.
a cura di Saul Stucchi
Didascalia:
Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato (part.)
Busto di Madonna
Olio su tela
cm. 54×39,5
Faenza, collezione privata
La recensione della mostra si può leggere qui: Cesena celebra con una mostra i 400 anni del Sassoferrato
Sassoferrato. Un preraffaellita tra i puristi
Dal 16 maggio al 25 ottobre 2009
Galleria Comunale d’Arte
Palazzo del Ridotto
Piazza Almerici
Cesena
Tel. 0547.355727
Orari: da martedì a domenica 9.30–12.30; 17.00–20.00 (chiusa il lunedì)
Ingresso gratuito
Catalogo:
Il Sassoferrato. Un preraffaelita tra i puristi del Seicento
A cura di Massimo Pulini
Medusa
160 pp.
25,00 €
www.edizionimedusa.it