Qualche mese fa mi sono imbattuto, casualmente, in una galleria di immagini piuttosto curiose, pubblicata sul sito del quotidiano Repubblica. Le foto ritraevano il contenuto della borsa di alcune persone “normali” (ma chi avrebbe il coraggio di definirsi davvero “normale”?) ed erano state realizzate dal fotografo americano Francois Robert. Volendone sapere di più su di lui e sulla sua opera, decisi di scrivergli per proporgli un’intervista. Ricevetti ben presto una mail in cui mi diceva che si trovava in viaggio, in India e in Nepal, per realizzare un reportage fotografico.
Qualche giorno fa ho ricevuto le sue risposte ed ecco l’intervista:
– Come è nata l’idea di fotografare il contenuto delle borse delle persone comuni?
Quando avevo tredici anni sono stato sorpreso a rubare pochi spiccioli dalla borsa di un’amica di mia madre e lei mi disse: “La borsa di una donna è più privata del suo corpo”.
– Chi sono stati i suoi maestri, se ne ha avuti?
Sono un fotografo autodidatta, ma avevo un cugino più grande che aveva una camera oscura, un mucchio di libri fotografici e ho passato molto tempo a guardarli.
– Che cosa pensa della fotografia digitale e dei programmi di fotoritocco?
È una tecnologia affascinante e i programmi di fotoritocco sono strumenti grandiosi.
– Ha mai fatto una mostra delle sue foto in Italia?
Non ancora, ma sarei molto felice di farne una.
A cura di Saul Stucchi
Per saperne di più su Francois Robert potete visitare il suo sito www.francoisrobertphotography.com oppure leggere qui: http://lens.blogs.nytimes.com/tag/francois-robert/