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Voi siete qui: Teatro & Cinema » Il cecchino di Eastwood spara per due ore ma non ammazza la noia

3 Gennaio 2015

Il cecchino di Eastwood spara per due ore ma non ammazza la noia

AmericanSniper_1Nelle prime pagine di Esecuzioni a distanza (pubblicato in Italia da Adelphi) l’autore, William Langewiesche, racconta il suo incontro con Russ Crane (nome fittizio per preservarne l’anonimato), istruttore di tiro texano abituato a sparare ai coyote che hanno la cattiva idea di passare nel raggio d’azione del suo fucile. I vicini sono contenti del suo operato. “Mi ha detto che quasi tutti quelli che vivono nella zona sono bravi cristi, solo che se c’è in giro un lupo tendono a comportarsi come un branco di pecore. Lui, ha continuato, sarebbe il cane pastore, la creatura più adatta, per indole e addestramento, a intervenire”.

La stessa suddivisione della società in tre specie (lupi, pecore e cani pastore) viene insegnata dal padre ai due figli in una delle prime scene di American sniper di Clint Eastwood. A scuola il primogenito ha salvato il fratello minore che le stava prendendo da un bullo: ha la stoffa per difendere i più deboli e quando vedrà alla TV gli attentati contro le ambasciate USA in Kenia e Tanzania (correva l’anno 1998), deciderà di dare il suo contributo alla patria. La fase dell’addestramento risulta involontariamente comica, abissalmente lontana dal modello di Ufficiale e gentiluomo. Poi il nostro eroe parte per il primo di quattro turni nell’inferno dell’Iraq.

AmericanSniper_2Basato sulla storia vera del cecchino Chris Kyle, il tiratore con il maggior numero di “centri” all’attivo nella storia degli Stati Uniti, il film di Eastwood mi è parso piatto e incolore come la pianura dell’Iraq. Totalmente privo di ironia, dai dialoghi tra il banale e l’imbarazzante, risulta perdente nei confronti diretti con le più celebri pellicole di guerra. Anche il duello a distanza tra i due cecchini pare la copia pallida di quello attorno a cui ruota Il nemico alle porte di Annaud. Il film non scava nella psicologia dei personaggi, né nella storia né tantomeno nella geopolitica mediorientale. È una carrellata di azioni militari con qualche intermezzo americano che trasuda retorica Dio – Patria – Famiglia. A commuovere sono le immagini finali, ma sono un documentario, non un film.
Saul Stucchi

AMERICAN SNIPER
Regia: Clint Eastwood
Interpreti: Bradley Cooper, Sienna Miller, Kyle Gallner, Max Charles, Luke Grimes, Sam Jaeger, Jake McDorman
134 minuti, 2014, USA

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