Nelle prime pagine di Esecuzioni a distanza (pubblicato in Italia da Adelphi) l’autore, William Langewiesche, racconta il suo incontro con Russ Crane (nome fittizio per preservarne l’anonimato), istruttore di tiro texano abituato a sparare ai coyote che hanno la cattiva idea di passare nel raggio d’azione del suo fucile. I vicini sono contenti del suo operato. “Mi ha detto che quasi tutti quelli che vivono nella zona sono bravi cristi, solo che se c’è in giro un lupo tendono a comportarsi come un branco di pecore. Lui, ha continuato, sarebbe il cane pastore, la creatura più adatta, per indole e addestramento, a intervenire”.
La stessa suddivisione della società in tre specie (lupi, pecore e cani pastore) viene insegnata dal padre ai due figli in una delle prime scene di American sniper di Clint Eastwood. A scuola il primogenito ha salvato il fratello minore che le stava prendendo da un bullo: ha la stoffa per difendere i più deboli e quando vedrà alla TV gli attentati contro le ambasciate USA in Kenia e Tanzania (correva l’anno 1998), deciderà di dare il suo contributo alla patria. La fase dell’addestramento risulta involontariamente comica, abissalmente lontana dal modello di Ufficiale e gentiluomo. Poi il nostro eroe parte per il primo di quattro turni nell’inferno dell’Iraq.
Basato sulla storia vera del cecchino Chris Kyle, il tiratore con il maggior numero di “centri” all’attivo nella storia degli Stati Uniti, il film di Eastwood mi è parso piatto e incolore come la pianura dell’Iraq. Totalmente privo di ironia, dai dialoghi tra il banale e l’imbarazzante, risulta perdente nei confronti diretti con le più celebri pellicole di guerra. Anche il duello a distanza tra i due cecchini pare la copia pallida di quello attorno a cui ruota Il nemico alle porte di Annaud. Il film non scava nella psicologia dei personaggi, né nella storia né tantomeno nella geopolitica mediorientale. È una carrellata di azioni militari con qualche intermezzo americano che trasuda retorica Dio – Patria – Famiglia. A commuovere sono le immagini finali, ma sono un documentario, non un film.
Saul Stucchi
AMERICAN SNIPER
Regia: Clint Eastwood
Interpreti: Bradley Cooper, Sienna Miller, Kyle Gallner, Max Charles, Luke Grimes, Sam Jaeger, Jake McDorman
134 minuti, 2014, USA