• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Luoghi
    • Italia
    • Europa
    • Mondo
    • A letto con ALIBI
  • Mostre
    • Arte
    • Fotografia
    • Storia
  • Spettacoli
    • Teatro & Cinema
    • Musica & Danza
  • Biblioteca
  • Interviste
  • Egitti

Alibi Online

Voi siete qui: Arte » I sovrani di Spagna sono in posa al Palazzo Reale di Madrid

30 Marzo 2015

I sovrani di Spagna sono in posa al Palazzo Reale di Madrid

Il Palazzo Reale di Madrid ospita fino al prossimo 19 aprile la bella mostra Il Ritratto nelle Collezioni Reali. Da Juan de Flandes ad Antonio López. In poco più di cento opere racconta l’evoluzione della rappresentazione dei sovrani di Spagna, dalla casa di Trastámara a quella dei Borbone, passando per gli Asburgo. Nella prima sala, dedicata all’eredità sobria del ritratto fiammingo-borgognone, caratterizzato dalla semplicità compositiva della persona raffigurata e insieme dalla minuziosità dell’esecuzione tecnica, emergono tra le altre opere esposte il Ritratto di Filippo il Buono eseguito dalla bottega di van der Weyden (il Museo del Prado ha appena inaugurato una piccola mostra sul maestro fiammingo) e la Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Juan de Flandes, ma soprattutto il Ritratto di Isabella la Cattolica, realizzato da quest’ultimo quando la sovrana era già in età avanzata (attorno al 1500-1504) ed era stata colpita ma non abbattuta dalle tre gravi perdite dei figli Giovanni e Isabella e del nipote Michele. Una trentina d’anni dopo Jakob Seisenegger e Tiziano creeranno una nuova immagine dell’imperatore Carlo V e poi ci vorrà quasi un secolo perché l’arrivo di Velázquez alla corte di Madrid, nel 1623, imponga un cambio di rotta nella ritrattistica ufficiale.

Il percorso è ricco di suggestioni grazie a intelligenti accostamenti e può essere intrapreso come un interessante viaggio nella storia di Spagna che, per incroci, sovrapposizioni e scontri, è quella dell’intero continente europeo. Un’enorme tela di José de Ribera, per esempio, raffigura don Giovanni d’Austria a cavallo, ovvero colui che ha soffocato nel sangue la rivolta di Masaniello, mentre accanto si può ammirare una miniatura del Conte Duca de Olivares di Velázquez. Una piccola sezione è dedicata alla devozione degli Asburgo, difensori della fede cattolica e alcuni quadri sono stati prestati da Apsley House, la residenza del Duca di Wellington che li aveva ricevuti come ricompensa per aver rimesso i Borbone sul trono di Spagna. Ma facciamo qualche passo indietro e torniamo alla morte di Carlo II che innescò quella che sarebbe passata alla storia come Guerra di Successione Spagnola, una guerra “di religione” anche se i due principali contendenti, ovvero Filippo V e Carlo VI, erano entrambi cattolici. Tra i protagonisti di quello scontro epocale non vanno dimenticati il Re Sole Luigi XIV con la moglie Maria Teresa d’Austria (da non confondere con la madre della regina Maria Antonietta), il loro figlio Luigi il Gran Delfino e il bisnipote Luigi XV.

Re e regine, principi e principesse (infante); oltre all’identità delle persone ritratte, le opere rivelano molte informazioni anche attraverso la raffigurazione di abiti e uniformi, capigliature (alcune davvero eccentriche!), decorazioni, gesti, strumenti del potere e sottili allegorie a volte difficili da comprendere per noi umili cittadini del XXI secolo. E poi i cavalli! Si potrebbe agevolmente ricavare un percorso nel percorso interamente dedicato ai quadrupedi, a cominciare da quello montato da Filippo V che guarda direttamente lo spettatore, come se fosse in posa lui stesso, a quello in posizione di riposo cavalcato da Alfonso XIII (nel ritratto di Ramón Casas), passando per i bei bronzetti di Domingo de Urquiza. Nei ritratti dei bambini, invece, è quasi impossibile distinguere a una prima occhiata i maschi dalle femmine, anche se queste ultime di solito hanno fiori tra i capelli…

Un’altra data da tenere a mente è il 1799, quando Goya viene nominato primo pittore di corte. Tutta da ammirare la parete che ospita, in ordine, il busto marmoreo di Carlo IV come cesare, re padre in esilio nel 1815, opera di Ramón Barba Garrido; il ritratto del sovrano come cacciatore dipinto da Goya proprio nel 1799 e quello che l’aragonese realizzò nello stesso anno della regina Maria Luisa, per chiudersi con il busto della Maria Luisa (nel 1815 ormai regina madre), ancora di Barba Garrido. Interessante il dialogo tra pittura e scultura. Ma non perdetevi il curioso ritratto di Carlo IV rappresentato di spalle (!) da Jean-Jacques Guillaume Bauzil: la regina lo chiamava – non a torto, si vede… – “Bosil, el pintor loco”. Un altro percorso nel percorso avrebbe per filo conduttore i pittori francesi alla corte di Spagna.

Con la creazione del Museo del Prado numerosi ritratti reali vennero raccolti nella nuova istituzione, ma molti altri restarono nelle Collezioni Reali. L’esposizione procede affrontando l’evoluzione stilistica che accompagna il cambio di regime, dall’Assolutismo alla Monarchia Costituzionale e si chiude con il ritratto dell’attuale famiglia reale, opera di Antonio López. Al momento della realizzazione sul trono sedeva ancora Juan Carlos I che l’anno scorso ha abdicato a favore del figlio, diventato re col nome di Filippo VI. Si può dire dunque che tutto il percorso della mostra si dipana tra due Filippi, il Buono e l’Alto (quasi 2 metri!).
Saul Stucchi

Didascalie:
Jakob Seisenegger
Carlo V con un mantello foderato di linci (1530)
Olio su tela, 205 x 127,5 cm
Patrimonio Nacional, Palacio Real de la Almudaina
(c) Foto: Patrimonio Nacional

Francisco de Goya
Carlo IV cacciatore (1799)
Olio su tela, 210 x 130 cm
Patrimonio Nacional, Palacio Real de Madrid
(c) Foto: Patrimonio Nacional

Antonio López
Ritratto della Famiglia di Juan Carlos I
(c) Foto: Patrimonio Nacional

IL RITRATTO NELLE COLLEZIONI REALI
Da Juan de Flandes ad Antonio López

Palacio Real de Madrid
Calle Bailén
Madrid

Fino al 19 aprile 2015

Orari: tutti i giorni 10.00 – 18.00 (la biglietteria chiude alle 17.00)
Biglietto: intero 11; ridotto 6 € (mostra + visita del Palazzo)
Informazioni:
www.patrimonionacional.es

Tweet
Share
0 Condivisioni

Archiviato in:Arte Contrassegnato con: Madrid

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • “Shanzhai. Pensiero cinese e decreazione”
  • Gruppo di lettura: “Uomini e topi” di John Steinbeck
  • “La lista di Socrate” di Simone Cozzi: una recensione
  • Da Voland “Di fronte al fuoco” di Aleksej Nikitin
  • Camilla Barbarito in “Studio (macabro) per donna piumata…”

Footer

INFORMAZIONI

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Informativa privacy & Cookie

La rivista online

ALIBI Online è una rivista digitale di turismo culturale, diretta dal giornalista Saul Stucchi. Si occupa di mostre d'arte, storia e archeologia, di cinema e teatro, di libri di narrativa e di saggistica, di viaggi in Italia e in Europa (con particolare attenzione alle capitali come Parigi, Madrid e Londra). Propone approfondimenti sulla cultura e la società attraverso interviste a scrittori, giornalisti, artisti e curatori di esposizioni.

Copyright © 2025 · ALIBI Online - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano; reg. n° 213 8 maggio 2009
Direttore Responsabile Saul Stucchi