Si apre oggi, 4 maggio 2022, la mostra fotografica “Gianni Berengo Gardin. L’occhio come mestiere”. Curata da Margherita Guccione e Alessandra Mauro, è allestita al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, dove potrà essere visitata fino al prossimo 18 settembre.
Sono esposte oltre duecento immagini realizzate dal grande fotografo, veneziano d’adozione e di ascendenze: GBG è nato infatti dall’altra parte dell’Italia, a Santa Maria Ligure, nel 1930. Un esempio del suo understatement è nella dichiarazione: “Molti mi dicono che sono un artista, ma non ci tengo a passare per artista, sono un fotografo artigiano”.

L’eccelsa qualità della sua artigianalità spicca nelle foto selezionate dalle curatrici per questa personale del maestro che ha per titolo – “L’occhio come mestiere”, appunto – quello di un famoso libro curato da Cesare Colombo, uscito poco più di cinquant’anni fa, nel 1970, dall’editore Il Diaframma.
Il percorso espositivo non poteva che aprirsi con la “sua” Venezia, per poi articolarsi in sezioni dedicate a Milano e all’Italia, ai reportage sui luoghi di lavoro e sugli ospedali psichiatrici, ai popoli Rom, alla città dell’Aquila ferita dal terremoto del 2009, ai cantieri e agli incontri con personalità di spicco del mondo della cultura.
Con il proprio smartphone i visitatori potranno farsi guidare dalla voce dello stesso Berengo Gardin che racconta ricordi e aneddoti della sua lunga carriera: basta inquadrare i QR Code disseminati lungo il percorso: facilissimo. Difficile, invece, realizzare scatti come i suoi. Inconfondibili.
Didascalia:
Gianni Berengo Gardin
Taranto, 2008
© Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
Gianni Berengo Gardin
L’occhio come mestiere
Informazioni sulla mostra
Dove
Spazio Extra MAXXIVia Guido Reni, 4a, Roma
Quando
Dal 4 maggio al 18 settembre 2022Orari e prezzi
Orari: lunedì chiusoda martedì a venerdì 11.00 – 19.00
sabato e domenica 10.00 – 19.00
la biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti: intero 7 €; ridotto 5 €