Saremo brevi: quella delle “letture sotto l’ombrellone” ci è sempre parsa una ridicola scusa per leggersi porcheriole varie con la scusa del caldo, della “leggerezza estiva” (?), del disimpegno vacanziero giustificato da un anno di fatiche. Ridicola perché ognuno faccia un po’ quello che crede, ma è tipico di chi cerca benevolenza ingozzandosi al mare di pessimi gialli o noir partoriti con il beneplacito de La Repubblica, o con le Littizzetto e i Wilbur Smtih non leggere alcunché per il resto dell’anno.
Sì che sarebbe meglio non leggere nulla. Soccorre nell’argomentazione, al dritto e al rovescio, Umberto Eco. Che se sbagliava clamorosamente quando sosteneva che leggere sarebbe una buona cosa comunque, aveva ragione da vendere ricordando che molti dei suoi impegnativi tomi medievali o di semiotica li metabolizzava in spiaggia, proprio perché la vacanza gli consentiva di non essere reperibile per altri impegni di lavoro e poteva trovare così tempo e concentrazione per dargli dentro con san Tommaso o C.S. Pierce. Certo, le spiagge della sua giovinezza non erano quelle odierne, ma non possiamo risolvervi tutti i problemi del mondo, ragazzi.
Intanto, ecco a voi tre titoli insoliti, che non è affatto detto, peraltro, non possano appassionare.
Il primo, la biografia molto ben scritta di Alan Turing, matematico e logico inglese del quale quest’anno cade il centenario della nascita. Storia di un enigma viene riproposta da Bollati Boringhieri dopo la prima edizione del 1991. Timido, imbranato, a disagio ovunque, ma dotato di un’apertura mentale pressoché unica, omosessuale per il quale una fonte di godimento fisico erano le ore trascorse a studiare matematica, Turing lega letteralmente il suo nome a una macchina che viene considerata l’antecedente del calcolatore e alla decrittazione del codice di trasmissioni dei nazisti, Enigma – fatto non trascurabile nell’economia complessiva del secondo conflitto mondiale. Gli inglesi lo ripagarono condannandolo per omosessualità alla castrazione chimica che ne deturpò il fisico e forse lo spinse al suicidio poco tempo dopo. L’ipotesi dell’autore Andrew Hodges – uno scienziato che potrebbe dare più di una pista a professionisti della fiction – è che in realtà Turing, che a un certo punto cercò viaggiando di appagare il suo naturale bisogno di rapporti umani e sessuali e diventò secondo le autorità inglesi piuttosto pericoloso per la sicurezza nazionale fosse stato immolato alle ragioni di una realpolitik assai brutale. Hodges racconta la sua storia con indubbia capacità di passare dalle questioni storiche generali e scientifiche ai dettagli della vita più intima del genio (gran personaggio di suo).
Una specie di narrazione è anche Il libro degli universi di John D. Barrow (Mondadori). Studioso di fama internazionale, autore di testi fondamentali fra fisica e cosmologia, Barrow qui conduce il lettore in un viaggio riassuntivo attraverso le configurazioni possibili dell’universo – anzi degli universi. Da Aristotele a Newton, da Einstein (che è un po’ il punto di svolta che permette una descrizione e una narrazione coerenti degli universi, comprese ragionevoli ipotesi sul loro futuro) a Tolman a Carl von Weizsäcker. Che si tratti di “universi arrotolati su se stessi” o di “mirabili mondi nuovi”, Barrow ricolloca quell’insignificante puntino che siamo nel posto che gli compete: dentro uno scenario di infiniti in cui tutto ciò che possiamo fare è osservare, comprendere fin dove riusciamo a comprendere.
L’ultimo libro evoca nel titolo e nella copertina della :duepunti edizioni ancora l’idea di futuro – ne abbiamo bisogno, no? Future umanità è un saggio di Yves Citton che sollecita l’attenzione verso il rischio di un abbandono della cultura umanistica intesa non come campo di retoriche nostalgiche o monumentali, né quale enclave di residuati accademici che funzionino come foglie di fico per coprire la violenza della tecnica e dell’attuale capitalismo. L’impegno investe la nozione di interpretazione quale principio attivo e fondante dello stare al mondo, il solo che può consentire di conservare e rinnovare la disposizione critica senza la quale l’uomo smette di esser tale per assoggettarsi alla volontà del potere. Niente è come ci viene raccontato, ma occorre non limitarsi a immagazzinare informazioni. Bisogna imparare a interpretarle.
Michele Lupo
Andrew Hodges
ALAN TURING
Storia di un enigma
Bollati Boringhieri
2012, pagine 762
18 €
John D. Barrow
IL LIBRO DEGLI UNIVERSI
Guida completa agli universi possibili
Mondadori
2012, pagine 360
20 €
Yves Citton
FUTURE UMANITA’
Storia di un enigma
:Duepunti Edizioni
2012, pagine 220
20 €