Questo pomeriggio ho visitato alla sede veneziana di Fondazione Prada – in Ca’ Corner della Regina – la mostra Diagrams il cui progetto espositivo è stato ideato dallo studio AMO/OMA: ne scriverò nei prossimi giorni qui su ALIBI.
Ho capito che tutto, o quasi, può essere trasformato in diagramma per fornire chiavi di lettura e di interpretazione che vadano al di là del mero dato. Certo, occorre saper gestire le informazioni ed essere in grado di prospettarle in modo chiaro e – possibilmente – autoesplicativo. Capacità che, evidentemente, mi mancano.
Da inizio anno, però, per la prima volta registro in una tabella i libri che si aggiungono alla mia biblioteca. Giusto ieri ho toccato quota 100: un buon numero, mi pare, in poco meno di sette mesi. Questo dato, di per sé, dice poco. Il discorso si fa più articolato, e forse interessante, se lo corredo con altre informazioni.
Per esempio: fino a oggi ho letto, nel 2025, trentacinque libri (mi mancano poche pagine del trentaseiesimo), ma soltanto una piccola parte rientra nell’elenco delle cento nuove entrate. A questo punto devo chiarire che la prima lista riguarda soltanto i volumi cartacei, mentre la seconda – quella dei libri letti – contiene anche le opere lette in altri formati: eBook o PDF.

La spesa media per libro è di poco inferiore a 8 € (7,86 € per la precisione: il che porta a 786 € la spesa totale fino al 22 luglio). Mediamente ho speso dunque circa 100 € al mese, finora. Non è poco, me ne rendo conto adesso… soprattutto considerando che una buona parte dei libri (poco meno di un terzo: trentadue!) mi è arrivata da uffici stampa o in regalo dagli autori. Pulito da omaggi e regali, il prezzo medio dei libri che ho acquistato sale a 11,50 € circa.
I titoli rientrano, per la stragrande maggioranza dei casi, nell’ampia categoria della saggistica (per me è una new entry l’editoria dedicata alla musica). Qualche volume di poesia – tra Kavafis e Antonio Prete – e un discreto numero di opere di narrativa.
Non è un caso – né poteva esserlo – che il centesimo libro entrato in casa quest’anno è Il processo di Franz Kafka, curato e tradotto da Giorgio Zampa per Adelphi. Lo leggerò in vacanza in vista dello spettacolo di ArchivioZeta al Cimitero Militare Germanico al Passo della Futa. Un grande classico che ancora mi mancava. Così come Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini di Mario Luzi (Garzanti), registrato al n. 98.
Chissà che bel diagramma realizzerebbe con questi dati l’information designer (e geografo e cartografo) Philippe Rekacewicz, i cui lavori sono esposti – in copia – alla Fondazione Prada di Venezia!
Saul Stucchi