Come sapete, lo scorso 21 aprile la Regina Elisabetta II del Regno Unito ha festeggiato il suo novantesimo compleanno. Tra gli innumerevoli regali che ha ricevuto da tutto il mondo si può annoverare anche un omaggio molto particolare.
Si tratta di un quadro raffigurante la sua omonima di quattro secoli fa. Non è un “semplice” ritratto di Elisabetta I, che regnò dal 1558 al 1603, bensì un dipinto carico di storia e di grande valore emotivo per i sudditi di Sua Maestà.
È una vera e propria icona della storia britannica (anzi, di uno dei suoi momenti più alti, l’età d’oro elisabettiana), nota con il nome di “Armada Portrait”, ovvero “Ritratto dell’Armada”. Il riferimento è al celebre tentativo di invasione dell’Isola da parte spagnola con la temibile Grande y Felicisima Armada che proprio in quell’occasione dimostrò di non essere Invencible.
Esistono tre versioni di questo celeberrimo ritratto: una è conservata a Woburn Abbey, residenza del Duca di Bedford, mentre un’altra, “ritagliata” ai lati è esposta alla National Portrait Gallery di Londra.
E la terza? Apparteneva ai discendenti di Sir Francis Drake, vice ammiraglio della flotta inglese che sconfisse quella spagnola nell’estate del 1588. Messo all’asta, il dipinto rischiava di finire in una collezione privata da qualche parte del mondo. Sarebbe stato uno smacco per i Britannici che per scongiurarlo hanno partecipato con spirtio patriottico alla campagna di raccolta fondi che ha avuto successo grazie a un importante contributo di 7,4 milioni di sterline (pari a quasi 9 milioni di euro) da parte del Heritage Lottery Fund.
Per la prima volta nella sua storia questa versione dell’Armada Portrait diventa di proprietà pubblica. Il dipinto ha trovato casa, come parte della collezione nazionale, nella residenza della Regina (Queen’s House) a Greenwich. Un altro legame molto forte: la Queen’s House, infatti, sorge sul sito del Greenwich Palace in cui nacque, nel 1533, Elisabetta I.
La raccolta fondi è iniziata a maggio con il contributo di 1 milione di sterline da parte dell’Art Fund, a cui i Musei Reali di Greenwich hanno aggiunto 400 mila sterline. Hanno poi fatto seguito le donazioni dei privati, compresi i più giovani. Una bambina di 7 anni, di nome Christina Ryder, per esempio ha raccolto fondi vendendo cupcake glassati con il volto di Elisabetta I, mentre girava indossando un costume ispirato allo scenografico abito della sovrana.
Nel 2017 il dipinto sarà sottoposto a un restauro per poi diventare uno dei protaonisti della prossima stagione di mostre nei Musei Reali di Greenwich che, lo ricordiamo, comprendono il Museo Marittimo Nazionale, l’Osservatorio Reale di Greenwich e il clipper Cutty Sark, oltre alla già citata Queen’s House.
Didascalie:
- Scuola inglese
“Armada Portrait” di Elisabetta I (1590 circa) - Scuola olandese
Il Greewich Palace visto da Nord Est con una nave da guerra (1630 circa)
(c) National Maritime Museum - The Queen’s House a Greenwich