Ad Ajaccio ho dormito a casa del nemico di Napoleone

Lui dormiva su un lettino da campo, a prima vista spartano, ma tutt’altro che improvvisato. Non ho fatto in tempo a visitare la mostra Il bivacco di Napoleone. Lusso imperiale in campagna (allestita al Musée Fesch nel febbraio – marzo 2014), ma il catalogo edito per l’occasione è più che sufficiente per rievocare l’estrema attenzione con cui Napoleone preparava le sue campagne militari, senza tralasciare nulla. A cominciare dal suo letto. Non potendo, per ovvie ragioni, dormire a casa sua (la Maison Bonaparte è Museo Nazionale, non un albergo!), ho optato per uno degli hotel più quotati di Ajaccio. Destino ha voluto che Palazzu U Domu, hotel a quattro stelle, a pochissimi metri dalla viuzza Rue Saint-Charles dove sorge la casa natale dell’Imperatore, sia stato il palazzo del suo acerrimo nemico, Carlo Andrea Pozzo di Borgo.
Memore del realismo del Grande Corso (Napoleone, intendo), che senza false ipocrisie aveva ammesso “Se ho bisogno di un uomo, sono pronto a baciargli il sedere”, ho prenotato una camera nella tana del lupo. L’ingresso ha un portone davvero scenografico che la dice lunga sulle ambizioni del suo antico proprietario. Sul palazzo di fronte, invece, è collocata una lapide a ricordo del breve soggiorno di Gioacchino Murat, ex re di Napoli e Maresciallo dell’Impero (nonché cognato di Napoleone, naturalmente), che ripartì dalla Corsica per riprendersi il trono e invece trovò il plotone d’esecuzione borbonico a Pizzo Calabro (fu fucilato il 13 ottobre 1815).
Quanta storia in pochi metri quadri!Molti metri quadri invece davano aria alla mia camera, dotata di un letto matrimoniale davvero comodo e di un bagno pulito con ampio box doccia. La rete wireless funzionava soltanto con il portatile, mentre per lo smartphone il segnale era troppo debole, ma poco male. Deludente invece la colazione, non compresa nel prezzo del pernottamento. Dodici euro per un’offerta molto limitata di prodotti preconfezionati mi pare una scelta non in linea con il livello dell’hotel e le aspirazioni dei suoi ospiti, antichi e contemporanei.PS: per un altro dei giochi della storia, la via in cui sorge Palazzu U Domu è intitolata alla famiglia Bonaparte…
Saul Stucchi