L’estate volge ormai al termine, annunciato dai forti temporali di questi giorni, almeno a Milano e dintorni. Cosa ricorderemo della bella stagione? Frammenti di letture e incontri, foto di luoghi visitati o solo intravisti di passaggio, sensazioni ed emozioni che col tempo solidificheranno per fossilizzarsi nella memoria. Ai poeti riconosciamo il dono di fissare in versi e parole tutte queste cose.
È quindi con grande piacere che pubblichiamo qui tre poesie estive inedite di Giovanni Granatelli, collaboratore ma soprattutto amico di ALIBI Online.

A DIEPPE
Sulla spiaggia normanna
– dove la spinta del vento
può fare impazzire
il giorno felice –
il frammento di ciottolo
scelto fra tutti
senza esitare
inciso
come se contenesse
una misteriosa iscrizione
ignoti ideogrammi
ancora valevoli
per una breccia di possibile.
RIVA
Si ripete – metodica
la visita dei gabbiani,
contraddittori animali
che non ci degnano
di uno sguardo.
Dalla nostra nuvola
di fumo e sconforto
stupore e salmastro
noi invece
li interroghiamo.
Siamo enormi mancanze
suturate alla meglio
e tutto ribadiamo
alla notturna magnificenza
dei fuochi pirotecnici
che si specchiano nell’acqua.
STRISCIA
L’Orsa Maggiore
sopra il cantiere deserto
nell’estate alla fine.
C’è una fatica
anche dentro le stelle?
Una malattia silenziosa
che sposta le orbite?
Non hai altra scelta
se non conservare
come un diadema
tra le facciate e l’asfalto
questa sottile
sfilacciata nei bordi
striscia di speranza.
Giovanni Granatelli
- Tra le opere di Giovanni Granatelli ricordiamo qui Nomi, cose, musiche e città (Arkadia) e Resoconto. Poesie 2002-2022 (Scalpendi).