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Alibi Online

Voi siete qui: Fotografia » Da John Lennon a Olivia Rodrigo sulle ali dell’adolescenza

30 Luglio 2025

Da John Lennon a Olivia Rodrigo sulle ali dell’adolescenza

Recentemente ho visitato la mostra Tutti pazzi per i Beatles. Il concerto del 1965 a Milano nelle fotografie di Publifoto allestita presso le Gallerie d’Italia in piazza della Scala a Milano.

La mostra esibisce alcune delle 500 foto scattate dai reporter dell’agenzia Publifoto in occasione del primo concerto italiano dei Fab Four, tenutosi al Velodromo Vigorelli il 24 giugno 1965. L’allestimento è interessante: alloggiato in un padiglione ottagonale, i pannelli sono esposti in una doppia cerchia concentrica.

Quella più interna ospita le foto ormai celebri che ritraggono i quattro di Liverpool sulle Terrazze del Duomo, o a bordo dell’Alfa Romeo decappottabile, o dalla terrazza dell’Albergo Duomo.

Sul giro più esterno, ci sono invece le immagini a mio parere più interessanti: quelle del pubblico accorso in quell’afosa giornata di inizio estate. Un pubblico educato, ma travolto dall’emozione. Ragazze con il fiato corto, i volti rigati dalle lacrime, i cartelli stretti al petto come reliquie. Urla, mani protese, svenimenti. Ma anche compostezza, occhi lucidi, felicità pura. Un’isteria gentile, tutta anni Sessanta.

Qualche giorno dopo ho accompagnato mia figlia Rachele, che di anni ne ha quindici, al concerto di Olivia Rodrigo, la nuova icona della Z-generation. Sessant’anni esatti dal concerto del Vigorelli, un’altra estate, lo stesso incanto.

Nonostante la giornata torrida che inondava di caldo e di luce la curva dell’Ippodromo dove era allestito il palco, e nonostante io conoscessi poco la musica della rockstar californiana (se non per averla ascoltata con mia figlia), è stata un’esperienza divertente che mi ha concesso uno sguardo su questo mondo giovanile spesso ingiustamente vessato dalle critiche di chi ha ormai dimenticato come sia bello vivere quell’età.

Ragazzine truccate e vestite come la loro beniamina, con magliette che riportavano versi dei brani più amati, hanno atteso l’ingresso con pazienza e compostezza. Si aggregavano con naturalezza, parlando di musica di sogni di scuola, giocando a carte, con quella confidenza immediata che solo gli adolescenti sanno avere. Nell’aria, non solo l’attesa per il concerto, c’era l’attesa del futuro.

Quando la musicista americana di origine filippina è salita sul palco in un rombo di chitarre e di batteria, le fan sono esplose in un fragore che sovrastava la voce della Rodrigo, cantando ogni canzone, parola per parola, come se le avessero scritte loro. Perché in effetti è un po’ come se quelle canzoni le avessero scritte loro: in quei testi ci sono le loro stesse emozioni, gli stessi tormenti del cuore, le stesse aspirazioni. Anche le stesse lacrime che rigavano i volti delle adolescenti del 1965, e gli stessi urletti suscitati dalla vista di John, Paul, George, Ringo.

E alla mente mi sono tornati alcuni commenti espressi da personaggi illustri della cultura italiana nel lontano 1965 — tra cui Pier Paolo Pasolini, che non esitò a stroncare i Beatles — e li ho sovrapposti, quasi senza accorgermene, ai commenti caustici che oggi affollano Facebook o Instagram sotto i video di Olivia Rodrigo.

Cambiano i nomi, restano i giudizi affrettati, lo scetticismo ottuso verso l’entusiasmo giovanile, la paura di ciò che si muove troppo in fretta, l’insensata pretesa di proporre ai giovani un futuro che ricalchi il passato remoto.

E mi sono reso conto di quanto resti sempre attuale la poesia di un inatteso Premio Nobel per la letteratura, quel Bob Dylan che nel 1964, in un brano intitolato The times they are a-changing, ammoniva:

“E voi, madri e padri di ogni angolo del paese,
non giudicate ciò che non riuscite a comprendere.
I vostri figli e le vostre figlie non vi appartengono più,
seguono strade che non potete controllare.
Il mondo che conoscete sta invecchiando in fretta.
Se non siete in grado di dare una mano,
meglio che vi facciate da parte:
perché i tempi stanno cambiando”.

Simone Cozzi

Didascalia:

I Beatles ritratti sulla terrazza del Grand Hotel Duomo; sullo sfondo la cattedrale.
Milano, 24 giugno 1965

Tutti pazzi per i Beatles
Il concerto del 1965 a Milano nelle fotografie di Publifoto

Informazioni sulla mostra

Dove

Gallerie d’Italia
Piazza della Scala 6, Milano

Quando

Dal 24 giugno al 7 settembre 2025

Orari e prezzi

Orari: da martedì a domenica 9.30 – 19.30
Giovedì fino alle 22.30
Lunedì chiuso
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Biglietti: intero 10 €; ridotti 8/5 €

Maggiori informazioni

Sito web ufficiale:

https://gallerieditalia.com

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Archiviato in:Fotografia

Info Simone Cozzi

Una laurea in Economia e Commercio, una passione per la scrittura, la fotografia, la musica. Ha pubblicato con Panda Edizioni: La pace inquieta, Doppio strato, Lo spazio torbido e Il buio è prossimo. Informazioni sull'autore Simone Cozzi.

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