Nella programmazione del Piccolo Teatro di Milano – per quanto riguarda la sala del Grassi – hanno trovato posto nei giorni scorsi i Tre lai di Giovanni Testori. Erano in calendario da martedì 20 a domenica 25 maggio. Io ho assistito alla rappresentazione speciale del sabato, quando la trilogia è stata messa in scena in tutti i suoi capitoli.
Ad aprirla Cleopatràs in forma di concerto, per la regia di Valter Malosti, a cui hanno fatto seguito Erodiàs e Mater strangosciàs, nel progetto di Sandro Lombardi. A dare vita alle tre figure di donne sofferenti per amore lei, la bravissima Anna Della Rosa, già ammirata in un paio di occasioni nel ruolo di Cleopatràs al Teatro della Triennale (2021) e al Teatro Franco Parenti (2023).

Di particolare rilievo sono le parole (in realtà l’intero suo intervento) che Federico Tiezzi dedica nel testo pubblicato nel libretto di sala. Qui ne riporto un brano:
Ma come avviene il passaggio da un interprete a un altro? Non esiste una funzione air drop negli attori: il passaggio avviene, è avvenuto, attraverso molti giorni di prova e domande e assuoni. Da quella specie di orizzonte degli eventi che è i Due lai del passato si alza la particolare songline del primo interprete, Sandro, l’Antenato di cui Anna deve imparare il canto, inseguire le orme per fare rinascere la poesia. E come nelle ‘Vie dei Canti’ che il mio, stavolta, alter ego Bruce Chatwin ha descritto nel bush aborigeno dell’Australia, l’andamento melodico, qui chiamato intonazione, ha il compito di descrivere la geografia del paesaggio di pensiero, di azione di quel lontano spettacolo. Erano anni che Sandro cercava un interprete al quale passare il suo canto. E sono anni che gli sento ripetere che quell’attore è una attrice: Anna”.
A un altro testo vorrei rimandare il lettore/spettatore appassionato di cose testoriane. Mi riferisco a Mater strangosciàs alla Pietà Rondanini pubblicato da Edizioni L’Obliquo. Ne traggo questo brano che mi pare particolarmente significativo:
Primo lavoro sul testo: di un accecato che ha la necessità di dire quel racconto: a chi lo dice e perché. Masticazione del racconto, e dalle bave si produce un filo di seta nel quale l’Attore si imbozzola. Forma una rete di parole che cattura il personaggio che le dice: poi si allontana dal personaggio, che non si pronuncia e solo si rappresenta, è un altro che parla, dall’esterno e con mente fredda.
L’Attore inizia a connettere. Si circonda di altri testi: sostiene che il senso di un personaggio è in altri personaggi, in altre parole. Taglia e incolla il suo testo-base fino a formare un testo-nido che lo accoglie come un letargo del pensiero. Da allora entra, nel campo della preparazione, la memoria: che ha prodigiosa. Dalla memoria nasce la tramatura delle intonazioni: che avvengono attraverso il richiamo di immagini, di luoghi, di ricordi e di persone”.
Durante lo spettacolo è impossibile non pensare alla complessa trama di parole di cui sono intessuti i pannelli di questo trittico, ciascuno per sé e nel loro insieme. Giochi (ciamada – ciavada), rimandi interni ed esterni, allusioni e citazioni, latinismi dantismi e dialettismi… sempre sorpresi di quanto i termini a prima vista più colloquiali e finanche volgari siano in verità gemme preziose collocate ciascuna al posto giusto con straordinaria maestria di orafo.
La prossima stagione del Piccolo Teatro – che avrà per titolo Complemento di relazione – consentirà di tornare a godere di e a interrogarsi sull’opera (e sulla vita) di Testori. Dal 25 al 30 novembre 2025 lo Studio Melato riproporrà l’Edipus di Federico Tiezzi e Sandro Lombardi (in calendario all’inizio del prossimo mese di luglio al Festival dei Due Mondi di Spoleto), mentre dal 2 al 7 dicembre nella stessa sala andrà in scena Per sempre, di e con Alessandro Bandini, dedicato alla storia d’amore tra lo scrittore poeta artista giornalista e Alain Toubas.
Anna Della Rosa invece tornerà al Piccolo – sempre al Melato – dal 17 al 22 febbraio 2026 in Orlando (da Virginia Woolf) nell’adattamento di Fabrizio Sinisi, con la regia di Andrea De Rosa.
Saul Stucchi
Foto di Daniela Neri
Cleopatràs
in forma di concerto
da “Tre lai” di Giovanni Testoricon Anna Della Rosa
regia Valter Malosti
progetto sonoro e live electronics Gup Alcaro
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Teatro Piemonte Europa
Erodiàs + Mater strangosciàs
da “Tre lai” di Giovanni Testoriun progetto di Sandro Lombardi per Anna Della Rosa
assistente alla regia Virginia Landi
assistente alla drammaturgia Alberto Marcello
disegno luci Vincenzo De Angelis
elettricista Umberto Camponeschi
sarta Maria Vittoria Pelizzoni
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Compagnia Lombardi-Tiezzi
progetto realizzato in collaborazione con Associazione Giovanni Testori
Informazioni sullo spettacolo
Dove
Piccolo Teatro GrassiVia Rovello 2, Milano
Quando
Dal 20 al 25 maggio 2025Orari e prezzi
Orari:martedì, giovedì e sabato 19.30
mercoledì e venerdì 20.30
domenica 16.00
Durata: Cleopatràs 70 minuti senza intervallo
Erodiàs + Mater strangosciàs 70 minuti senza intervallo
Biglietti: platea 33 €, balconata 26 €