Maggio è per me il più intenso dei mesi (o comunque sicuramente sul podio dei primi tre, con settembre e forse aprile). Un po’ per la Sagra dell’Asparago rosa organizzata dalla Pro Loco di Mezzago – giunta quest’anno alla sessantacinquesima edizione – a cui do il mio contributo come volontario lavando migliaia di piatti; un po’ per le attività culturali in cui sono coinvolto: da quelle con gli Amici della Biblioteca ai “Lampi. Duetti culturali” di Lucia Crespi. Ma soprattutto per i concerti di musica classica a cui mi sto appassionando sempre di più.

Ieri, sabato 24 maggio, ho assistito a quello che ha suggellato – con calorosissimi applausi del pubblico – l’ottantesima stagione sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, significativamente intitolata “80 anni suonati”. Sul podio uno strepitoso Pietari Inkinen che ha diretto l’orchestra in un programma a dittico interamente dedicato ad Antonín Dvořák:
- Sinfonia n. 8 in Sol maggiore op. 88
- Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 “Dal Nuovo Mondo”
Oggi pomeriggio, invece, sono stato all’Auditorium per il concerto dell’Orchestra Sinfonica di Milano diretta da Emmanuel Tjeknavorian per questo programma altrettanto esaltante:
- Ludwig van Beethoven, Egmont, Ouverture in Fa minore op. 84
- Gustav Mahler, Sinfonia n. 1 in Re maggiore “Il Titano”
In questo caso gli applausi sono stati più che calorosi e particolarmente prolungati, a dimostrazione della soddisfazione del pubblico e del feeling che si è instaurato con il giovane direttore. Il concerto è stato interrotto alla fine del II movimento della Prima sinfonia per il malore di uno spettatore in platea. Per fortuna, grazie all’intervento di un medico presente in sala (a quanto ho visto dalla balconata da cui stavo assistendo al concerto), lo spettatore si è poi ripreso e il maestro Tjeknavorian è tornato ad alzare la bacchetta.
Segnalo che la Nona di Dvořák chiuderà il programma del concerto della Sinfonica previsto per le date di venerdì 13 e domenica 15 giugno. Ad aprirlo la Cuban Ouverture di George Gershwin seguita poi da Four Walt Whitman Songs di Kurt Weill.
Domani, lunedì 26 maggio, alle ore 20.00 sarò al Teatro Gerolamo per assistere alla prima esecuzione assoluta di Proesie, Libro I di Francesco Filidei – su testi di Federico Maria Sardelli – con il soprano Jeanne Crousaud e il musicologo Marco Lenzi. Sono molto curioso per questo spettacolo che poi verrà replicato al Museo Archeologico di Mantova domenica 1° giugno alle 12.00 nell’ambito della rassegna Trame sonore.
Saul Stucchi