Lo scorso Natale invitavo i lettori di ALIBI a partecipare a una sorta di gruppo di lettura online sul romanzo Anna Karenina di Tolstoj. Io lo sto leggendo al ritmo di 10 pagine al giorno nell’edizione della collana ET Classici di Einaudi con la traduzione di Claudia Zonghetti. Nei piani dovrei portarne a termine la lettura poco prima della fine di marzo.
Lasciato alle spalle il primo mese – e dunque le prime 310 pagine – è giunto il momento di segnalare quelli che secondo me sono temi interessanti che potrebbero dare spunto a una chiacchierata all’interno del nostro ipotetico gruppo di lettura online.
Come potete constatare già alla prima scorsa dell’elenco, si tratta di annotazioni e considerazioni molto varie tra loro, per contenuto e tipologia.

Ogni lettore del romanzo è naturalmente libero di aggiungerne altre o concentrarsi su alcune o una soltanto di quelle qui sotto indicate.
La prima, in realtà, è una domanda (che sa anche – non lo nego – di provocazione):
- la protagonista, Anna Karenina, vi pare simpatica o antipatica? Almeno fino a pagina 310, ovvero al capitolo 13 della parte terza. A ben vedere, la domanda vale anche per il suo amante, Vronskij.
- Lo stile di Tolstoj: il ricorso alle similitudini (con una certa frequenza, per esempio, nel descrivere il comportamento di Karenin, il marito di Anna).
- I dialoghi tra coniugi, con frequenti – e significativi – passaggi dal tu al voi e dal russo al francese e viceversa.
- La parlata dei contadini e dei domestici, a volte sgrammaticata. Immaginiamo sia stato uno dei banchi di prova per la traduttrice.
- Gli aristocratici condiscono le loro discussioni di citazioni elevate e riferimenti letterari: da Platone a Goethe e Heine, a Puškin e Dickens.
- Tornando ai coniugi: centrale nel romanzo è il rapporto tra mariti e mogli. In particolare molte pagine sono istruttive per comprendere come vivessero le donne – delle diverse classi sociali – nella società russa, come agivano e si comportavano, come le consideravano e le trattavano gli uomini.
- Altrettanto fondamentale è il tema della natura, in particolare quella a cui gli uomini mettono mano – con fatica, ma anche soddisfazione – per procurarsi il proprio sostentamento.
- Nel romanzo Tolstoj intreccia diverse storie che vedono confrontarsi coppie antinomiche: principalmente città e campagna (Oblonskij e Levin ne sono i rispettivi campioni), ma anche Pietroburgo e Mosca, Russia ed Europa.
- Quali sono le scene più “cinematografiche”, quelle che hanno più colpito la vostra immaginazione? Io scelgo la scena ambientata alla pista di pattinaggio e quella della corsa all’ippodromo.
- Al centro di una bella discussione sarebbe il caso di mettere il carattere dei tre fratelli Levin: il “campagnolo” Konstantin, il povero Nikolaj e il fratellastro Sergej, diversi tra loro quanto lo sono i fratelli Karamazov…
Cosa ne pensate? Considerazioni, commenti, suggerimenti o critiche? Intanto procedo nella lettura di Anna Karenina (Vronskij ha un sacco di debiti ma non pare granché preoccupato).
Saul Stucchi
Lev Tolstoj
Anna Karenina
Traduzione di Claudia Zonghetti
Prefazione a cura di Natalia Ginzburg
Einaudi
Collana ET Classici
2017, pagine XI – 901
13 €